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CENTRALE TURBOGAS DI OFFLAGA (BS): LA VITTORIA DEL POLITICANTE.
- Subject: CENTRALE TURBOGAS DI OFFLAGA (BS): LA VITTORIA DEL POLITICANTE.
- From: "<-- davide ferrari -->" <archide at libero.it>
- Date: Mon, 22 Sep 2003 19:24:14 +0200
CENTRALE TURBOGAS DI OFFLAGA (BS): LA VITTORIA DEL POLITICANTE. 16 settembre 2003 35 sindaci, consiglieri e assessori provinciali e regionali, senatori, riuniti per decidere una linea comune di azione "contro la centrale": NO, NI'.magari da un'altra parte ., forse SI' ma non sarebbe colpa nostra. di davide ferrari OFFLAGA. Una sconfitta, ben sceneggiata naturalmente, per una intera comunità, la quale esce da un "convegno" di politici di vario livello gerarchico, con un bicchiere di vino stinto in mano, mezzo vuoto o mezzo pieno. 35 sindaci della bassa bresciana, consiglieri e assessori provinciali e regionali, che con le loro parole riempiono la sala gremita di un fastidioso senso di vuoto. Le parole volano, in una assonanza di intenti contrastanti la più che possibile costruzione della annunciata centrale da 800 MW. Come da un terreno arato di fresco riemergono slogan oramai sbiaditi e parzialmente decomposti dal tempo. Evidentemente ancora buone all'uso: " vista la vocazione agricola "doc" del territorio coinvolto dall'impattante impianto, se ne sottolinea per l'ennesima volta l'assurdità". Una assurdità talmente banale, che non fossero nati i vari comitati "contro", talmente cresciuti quantitativamente e qualitativamente, da assumere sempre più peso politico-elettorale, di centrali ne sarebbero già sorte 3 o 4 nei dintorni, stimando per difetto. Ero anch'io un amministratore fino al conflitto in Irak, di un comune coinvolto da una fra le tante domande, scese a pioggia sulla bassa, per costruire le "turbogas", in un momento in cui la maggioranza degli stessi sindaci presenti in aula erano favorevoli, chi più chi meno. Attratti da un disastro territoriale spacciato per "affare" economico, molti si sono prestati al gioco delle lobbyes proponenti, altri, i più furbi, scrutavano l'evolversi della situazione, forti di un progetto standard ben chiuso nel cassetto. In Provincia, i cosigli, personalmente seguiti con il malumore tipico di chi spera inutilmente che la rappresentazione di un copione già scritto, possa cambiare. Invece repliche continue. NO.NI'.forse SI'.si aspettano sviluppi. Sviluppi delineati e chiari, che continuavano il loro iter burocratico, senza grandi scossoni, solo con ritardi conseguenti alla forte pressione e soprattutto tenacia del dissenso popolare diffuso a macchia d'olio in ogni angolo della penisola. In Regione, un piano sopra nel "palazzo" del potere, trapelavano poche e contrastanti notizie diffuse ad arte, per poter agire conseguentemente con efficacia. Non parliamo delle farse tenute a Roma, in conferenza dei servizi. A decidere sul tipo di "sviluppo" energetico una combriccola di volpi. Sicuro. Pochi decisionisti, ma capaci di vendere la madre per un pugno di dollari in più, hanno saputo reggere la situazione, scaricando barili a destra e a manca con la naturalezza di vissuti scaricatori portuali, rubando ( non che sia una novità) qualche applauso, tramite vaghi intenti manifestati all'assemblea da alcuni loro portavoce pubblici. Mi diceva il mio amico Mario - grande osservatore - che strategicamente frammisti ai presenti c'erano molti "infiltrati" mai visti dalle nostre parti, dove ci conosciamo tutti, quasi per nome. Sarà. E' vero, non di tutta l'erba si può fare un fascio, e a scanso di equivoci al proposito voglio spendere due euri per ringraziare chi, tra i politici veri, ha sempre agito e difeso coerentemente la propria posizione, favorevoli o contrari, ma comunque a ragion veduta, la propria, onesta, e come tale da rispettare a priori. Per la cronaca l'assemblea, dopo infinite elucubrazioni estratte dal cilindro di "Piani Energetici" alquanto enigmatici e contrastanti ai vari livelli di programmazione territoriale, dopo l'immancabile e sempre buona sviolinata sulla "vocazione agricola "doc" della zona", dopo attestati di solidarietà alla comunità preoccupata e parecchio arrabiata, si è alfine giunti al dunque, così per dire. Nessuno dei presenti ritiene cosa giusta questa "maledetta" centrale targata A.S.M. S.p.a. (Azienda Servizi Municipalizzati), potentato quotato in borsa, fiore all'occhiello di amministrazioni ambidestre, deciderà comunque il Ministero di concerto con la Regione. (!) Un "seminario" sbiadito ed inconcludente quindi, infarcito di piagnistei e sterili polemiche; ritrovo di molti, forse troppi, politicanti di professione, "costretti" a scendere a patto con un fastidioso dialogo (?), quasi che il governo di un territorio non debba essere prerogativa di chi lo vive quotidianamente. Insomma la politica sempre più in crisi continua a rifiutare l'unica via possibile per un futuro armonico, quella di puntare ad uno "sviluppo sostenibile", con una azione che parte dal locale in un ottica che non perde di vista il globale. Peccato. Eppure ieri a Cancun. Il cambiamento evidentemente risulta essere troppo lento, frenato dagli enormi interessi finanziari e dall'inerzia di succubi governanti. L'imperativo per i dissidenti alla logica dell'Impero è correre , correre più forte, come il vento, più del tempo. Un Mondo Diverso è Possibile, ma soprattutto Necessario. @rchide - archide at libero.it - Borgo San Giacomo (BS) - 030.9408066 www.otherx.org http://www.dennyportal.info/modules.php?name=News&file=article&sid=571
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