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Legambiente Trieste: il giorno più buio
- Subject: Legambiente Trieste: il giorno più buio
- From: Legambiente Trieste <verdeazzurro_trieste at yahoo.it>
- Date: Tue, 4 Mar 2003 23:02:44 +0100
Legambiente Trieste: Il giorno più buio Carissimi amici, lo scorso venerdì sera il direttivo regionale della Legambiente del Friuli-Venezia Giulia, presieduto da Elena Gobbi, ha deciso, su richiesta dei soci Lino Santoro ed Andrea Wehrenfennig, lo scioglimento del direttivo del Circolo Verdeazzurro di Trieste. All'origine della gravissima decisione, che non ha precedenti a livello nazionale nella storia recente di Legambiente, pare esserci l'esito dell'ultima assemblea dei soci del Circolo Verdeazzurro, che con assoluta regolarità, nel pieno rispetto delle regole statutarie, ha deciso di sostituire il vecchio direttivo del Circolo, che negli ultimi anni ha pressoché dimezzato i soci e ridotto l'attività al lumicino, sradicando l'associazione dal territorio e dalla realtà di Trieste ed astenendosi da ogni attività rispetto alle gravi emergenze ambientali che colpiscono la città di Trieste e la sua Provincia, con un nuovo gruppo mol to più giovane, composto da due ex-presidenti del Circolo Verdeazzurro (Franco Manzin e Claudio Siniscalchi , entrambi attivi in Leg ambiente da più di 10 anni), da altri ex-soci alcuni dei quali già nel in passato nel direttivo del Circolo (Paolo Degrassi, Paola Barban, Nevio Brcic e tanti altri) e da molte persone attive e conosciute nel tessuto associazionista triestino (Mauro Felluga, Stefania Zanusso, Mariagrazia Beinat, ecc.ecc.). Il risultato delle votazione (una lista votata per alzata di mano, come consuetudine sia nel Circolo sia nelle votazioni regionali) segnalava 15 soci favorevoli al rinnovamento (tra i quali Santoro del Direttivo uscente), 9 astenuti e nessun contrario, non lasciando alcun dubbio sulla volontà, democraticamente espressa, di voltare pagina. Gli apparati dell'Associazione hanno deciso, sulla base di un verbale scritto da uno dei ricorrenti, Andrea Wehrenfennig, che "il metodo introdotto per l'individuazione degli organismi dirigenti e successiva presentazione delle liste, non corrisponde alle normali procedure di garanzia democratica che sono tradizione indiscutibile di Legambie nte", e, in burocratese stretto, viene "ribadita la volontà politica di massima apertura ed accoglienza di volontari che, condividendo i contenuti e l'approccio analitico dell'Associazione, ne realizzino la piattaforma d'azione.". Traduzione: benvengano i 'peones' a lavorare, basta che non si sognino di pretendere di decidere loro qualcosa. Vi chiediamo di darci un segno di solidarietà ed amicizia, nel nostro ormai disperato tentativo di ristabilire un minimo di decenza democratica dentro un'Associazione in cui molti di noi hanno speso dieci anni di impegno ambientale, sociale e civile e che, nella sua base, accoglie tante persone che lavorano onestamente e con entusiasmo sui temi della difesa del territorio, della giustizia e della pace. Grazie di cuore. il direttivo "commissariato" del Circolo Legambiente di Trieste
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