2.9 mln di vegetariani in Italia



BABBO NATALE LIBERA LE MUCCHE NEL CENTRO DI ROMA.



Sabato 21 dicembre. Conferenza stampa degli Animalisti Italiani/PeTA nel
centro di Roma, per ricordare gli animali uccisi durante le feste di Natale.

"In questo periodo la richiesta di carne, pesce e alimenti di derivati
animali aumenta vertiginosamente:" - dichiara Manuela Baroncelli, direttore
Animalisti Italiani-PeTA (People for the ethical Treament of Animals, la più
grande associazione animalista al mondo che ha tra i suoi testimonial Paul
McCarteny e Pamela Anderson) -"siamo qui per ricordare le centinaia di
migliaia di agnelli, polli, molluschi e crostacei che vengono uccisi per
imbandire le tavole natalizie degli italiani".



"Vogliamo ricordare" - prosegue Manuela Baroncelli per gli Animalisti
Italiani - "che un'alimentazione vegetariana è possibile ed ormai una realtà
anche in Italia: per contribuire a ridurre la fame nel mondo, per combattere
la deforestazione, ridurre l'inquinamento e salvare la vita a milioni di
animali e di persone.

Gli ultimi sondaggi dell' EURISPES rivelano che il numero dei vegetariani è
in costante aumento: dal 1.500.000 vegetariani del 1999 siamo passati ai
2.900.000 del 2002.



La crescita dei vegetariani è tangibile e visibile: recandosi al
supermercato, gli scaffali ospitano molti prodotti privi di carne e pesce
(freschi, surgelati, primi e secondi piatti, dolci o antipasti) che sono
ormai alla portata di tutti.



Gli animali rinchiusi negli allevamenti intensivi sono privati della loro
dignità e trasformati in macchine da reddito: ogni singolo movimento e
respiro ha un riscontro economico. Con il fenomeno "mucca pazza" è
finalmente venuto alla luce lo sfruttamento degli animali negli allevamenti
intensivi, considerati oggetti e non soggetti portatori di diritti da
tutelare. Il fenomeno mucca pazza si è diffuso in quanto gli allevatori
hanno nutrito animali erbivori con farine di carne, provocando in loro un
squilibrio che è sfociato in malattia ed in morte per gli uomini".



Oggi è possibile essere vegetariani, poiché nessuno dei prodotti derivati
dall'uccisione e dallo sfruttamento degli animali è insostituibile: cuoio,
pelle, pellicce e seta sono oggi sostituibili con materiali presenti sul
mercato, meno costosi e di qualità superiore.





Roma, 21 dicembre 2002



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