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contro l'informazione controllata: rompiamo il silenzio
- Subject: contro l'informazione controllata: rompiamo il silenzio
- From: <margrita at libero.it>
- Date: Sun, 8 Dec 2002 22:35:08 +0100
Care/i sorelle e fratelli, compagne/i,
quello che segue è un esempio palese del controllo
spregiudicato dell'informazione che risponde ai suoi padroni ed ai loro
interessi.
Rompiamo il muro del silenzio colposo, diffondiamo
questa notizia e chiediamo ai media di rispondere del loro TACERE.
Hasta siempre
Margherita
quale informazione nel nostro paese e nel mondo?
chi decide e chi controlla gli articoli? a quali interessi economici rispondono
i media? quanto contano le pubblicità sui giornali, ormai strapieni di annunci
ammiccanti?
a questo rispondete voi, ma voglio offrirvi un
ulteriore elemento di riflessione.
Ieri per la prima volta nel nostro paese una forza
politica istituzionale, i Verdi, ed il movimento dei disobbedienti e
l'associazione Ya basta hanno occupato la sede centrale dell'Eni, individuando
nella multinazionale petrolifera la reponsabile di devastazioni ambientali
certificate, violenze documentate, sfruttamento dei lavoratori, soprusi,
corruzione ed arresti e deportazioni illegali....(personalmente mi ricordo
qualcosa....).
I cancelli erano stranamente già chiusi quando
abbiamo iniziato il blitz (sarà un caso? chi ci controlla? come sapevano? e
perchè ci controllano ed a chi le forze di polizia passano le informazioni?); a
quel punto abbiamo scavalcato in settanta, compreso la presidente onoraria dei
verdi Grazia Francescato, che incurante dell'altezza delle sbarre si è
arrampicata ed è entrata all'interno. Con noi c'erano le telecamere del TG3 ed
in seguito quelle del TG1. Le agenzie di stampa hanno battuto immediatamente la
notizia, essendo un fatto senza precedenti nel nostro paese. Nessuna forza
istituzionale aveva mai occupato una multinazionale e si era posta degli
obiettivi così precisi. Abbiamo ricordato all'Eni le sue responsabilità nel
progetto di morte dell'OCP (di cui fa parte), l'arresto e la deportazione
illegale di De Marzo che aveva come unica colpa quella di difendere la vita, le
devastazioni in Ecuador, in Val D'Agri, in altri sud del mondo,
ecc..
In Italia gli ecologisti ed il movimento hanno
finalmente individuato i veri responsabili della catastrofe umana, sociale ed
ambientale del nostro pianeta: le multinazionali, vero governo della
globalizzazione. La politica delle multinazionali è inconciliabile con la pace,
la giustizia sociale ed il rispetto della natura.
A conferma di questo, infatti, il governo
della globalizzazione ha deciso di oscurare una notizia dirompente come questa e
fatti salvi i media indipendenti dal controllo delle multinazionali (il
Manifesto, Carta e vari siti), la notizia è stata censurata.
Questo esercito di schiavi ha avuto la faccia tosta
di difendere i veri criminali, come l'eni, e di impedire all'opinione pubblica
italiana di sapere e di conoscere la verità e di schierarsi dalla parte di chi
difende la vita.
VERGOGNA. Se pensano di scoraggiarci hanno compiuto
un enorme errore; le nostre iniziative continueranno incessanti e senza
tregua.
Giuseppe De
Marzo |
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