Algeria news. Speciale elezioni 2



Salve,
queste le notizie arrivateci da associated press alle 18.30 del pomeriggio tradote dalla nostra redazione.
in più tanti altri elementi sugli eventi di Kabylia sul nostro sito: http://digilander.libero.it/asaka/LesPages/Page2.htm

Associated Press - 18h44 | Elezioni locali in Algeria: le opérazioni di voto molto perturbate in Kabylia.

Scontri violenti, strade bloccate, seggi chiusi : le elezioni locali organizzate giovedì in Algeria sono state marcate da forti perturbazioni in Kabylia, dopo l’appello al boicottaggio attivo delle elezioni locali in questa regione in ribellione larvata contro il potere centrale dal mese di aprile 2001. In Cabilia, dove solo il 2% aveva votato durante le legislative
Mentre le votazioni andavano avanti normalmente nel resto del paese, in Kabylia la maggior parte dei seggi non hanno potuto essere aperti.

Secondo le testimonianze raccolte telefonicamente presso la popolazione e delle permanenze dei partiti impegnati nella gara elettorale, questa chiusura sarebbe dovuta alla chiusura dei principali assi stradali da parte da parte dei manifestanti ostili alla tenuta delle elezioni che hanno erreto già mercoledì sera delle barricate sulle strade della regione.
Questa mobilitazione dei partigiani del boicott ha reso impossibile, giovedì mattina, il trasporto delle urne a partire delle sedi delle sottoprefetture dove erano custodite, verso i centri di votazione dei villaggi di questa regione montuosa.
 
Nel capo luogo della wilaya di Tizi-Ouzou, capitale della Grande Kabylia solo tre seggi sono stati aperti in mattinata mentre regnava una viva tensione. Uno dei seggi, aperto in una scuola elementare, nella città nuova è stato teatro di scontri tra partigiani della partecipazione alla consulta e sostenitori del sabotaggio del voto.
Le forze anti sommossa hanno fatto uso di bombe lacrimogeni per respingere questi giovani che ritornavano però al carrico ogni volta che una persona si avventurava ad avvicinarsi al seggio.
"Temiamo il riempimento delle urne da parte delle autorità e per questo che vogliamo impedire questa votazione, questo è per noi l’unico modo di impedire la fraude elettorale” ha dichiarato al telefono con l'Associated Press Abrika Belaïd, uno dei responsabili del coordinamento degli Aarch (comitati dei villaggi della Cabilia), che ha chiamato al boicott di questa “pagliacciata elettorale”.
Federatore di «un movimento di resistenza cittadina » che agita la Kabylia dal mese di aprile 2001, Il Coordinamento degli Aarch aveva chiamato a boicottare anche le elezioni del 30 maggio scorso.

Da parte sua, il Fronte delle forze socialiste (FFS), unico partito berbero impegnato nella gara, ha denunciato il clima di terrore che ha marcato queste elezioni. In alcune località intorno a tizi Ouzou, come Draâ ben Khedda, Draâ el Mizan, Tadmait, che sono tradizionali roccaforti del FFS, un tasso appezzabile di partecipazione è stato registrato, sempre secondo i responsabili di questa formazione.
Da parte delle autorità, ci si tentava ugualmente di minimizzare l’impatto del boicott. “la maggior parte dei seggi della Wilaya di Tizi Ouzou hanno aperto normalmente le loro porte questo giovedì, mentre altri non hanno potuto farlo in mattinata a causa del blocco delle strade e di raduni sediziosi”, scriveva stamani l'agenzia ufficiale APS.

Nella seconda città della Kabylia, Béjaia, la parola d’ordine di boicott è stata, ugualmente, largamente seguita. Degli scontri si sono verificati in fine di mattinata tra poliziotti e manifestanti. Qualche centinaio di giovani hanno chiuso la strada principale della città con carri-attrezzi e lanciavano pietre sulla polizia che ripostava con bombe lacrimogeni.

Qualche 17 milioni di Algérini erano invitati giovedì a designare le assemblee popolari Comunali e le assemblee di Wilayat (dipartimenti). Le prime cifre ufficiali davano una partecipazione verso mezzogiorno pari ai 25% al livello nazionale. Cifra molto bassa ma in aumento rispetto alle legislative del 30 maggio scorso, che non avevano superato il 46%, record storico dall’indipendenza dell’Algeria nel 1962. .

Fonte : Associated Press - Algeri - 10/10/2002 - 18h44