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le citta' uccidono i bambini
- Subject: le citta' uccidono i bambini
- From: Andrea Agostini <lonanoda at tin.it>
- Date: Sat, 27 Apr 2002 20:05:28 +0200
- Resent-date: Sat, 27 Apr 2002 20:03:56 +0200
- Resent-from: Vittorio Moccia <v.moccia at itb.it>
- Resent-message-id: <200204271803.g3RI3ug32696 at dns.itb.it>
il manifesto - 19 Aprile 2002 Le città uccidono. I bambini Un rapporto dell'Agenzia europea dell'Ambiente e dell'Oms denuncia: 700 milioni di minori malati a causa dell'inquinamento urbano. Il pericolo è ovunque, dai gas di scarico all'elettrosmog, senza escludere acqua e cibo TIZIANA BARRUCCI Non esistono isole felici per i bambini. Se il cattivo ambiente rappresenta un grave rischio da affrontare in tempi brevi per gli adulti, quelli che più ne subiscono le conseguenze negative sono per ora i più piccoli. Dalla culla fino agli anni dell'adolescenza sono decine i fattori che minacciano gli zero-sedici, ma soprattutto i bambini sotto i cinque anni: auto come camere a gas, rumore, fumo passivo, acqua inquinata, sostanze tossiche e chimiche che arrivano dai cibi ma anche l'esposizione all'elettrosmog, e gli stessi cambiamenti climatici sono all'origine di allergie, asma, malattie respiratorie e gastrointestinali e di patologie più gravi come leucemie, tumori e disordini neurologici. A illustrarlo, con un rapporto dettagliato, l'Agenzia europea dell'ambiente e dell'organizzazione mondiale della sanità. Secondo il direttore tecnico Oms per l'Europa, Roberto Bertollini «un terzo delle malattie provocate da fattori ambientali colpisce i bambini sotto i cinque anni che rappresentano il 12% della popolazione mondiale». In sostanza, sarebbero ben settecento milioni i bambini nel mondo vittime del 40% di tutte le malattie ambientali. I bambini infatti sono, rispetto al loro peso corporeo, molto più degli adulti esposti agli inquinanti, dato che respirano, mangiano e bevono più dei grandi. Ad esempio, l'area respirata da un neonato addormentato è il doppio rispetto a quella assorbita da un adulto, mentre un bambino assorbe il 40% in più rispetto ad un adulto del piombo presente nel cibo. Se i nemici numero uno dei bambini sono l'inquinamento atmosferico e le sigarette, va ricordato che essi devono fare i conti con oltre 300 residui chimici inesistenti nelle passate generazioni. In Italia, nelle otto maggiori città, ben 30 mila casi di asma negli under 15 sono provocati dallo smog. Il 36% delle malattie è contratto in case private, il 6 in asili nido e mense scolastiche (secondo gli esperti almeno il 10% dell'amianto incorporato negli edifici si sta deteriorando e diventa quindi accessibile ai bambini) ma in alcuni paesi dell'Est si arriva a livelli del 74% almeno nel periodo che va tra il 1994 e il 1998. Nei paesi in via di sviluppo i pericoli vengono comunque anche da acqua e cibo contaminati e un rischio gravissimo viene dal fumo passivo: i casi di mortalità improvvisa dei neonati raddoppiano se la madre è fumatrice. Anche spostarsi in automobile diventa pericoloso: l'abitacolo di una vettura è un vero e proprio concentrato di inquinanti. Alcune stime rivelano paradossalmente che i ciclisti che pedalano sulla strada di un'auto respirano aria più pulita di chi sta nell'interno dell'auto. Mentre secondo gli esperti per mitigare in parte l'impatto dell'inquinamento da traffico sui piccoli, bisognerebbe mantenere nelle aree residenziali e nei pressi di scuole o giardinetti una velocità di 30 chilometri orari.
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