[Prec. per data] [Succ. per data] [Prec. per argomento] [Succ. per argomento] [Indice per data] [Indice per argomento]
Fabiocchi NEWS 2 Mar 2002
- Subject: Fabiocchi NEWS 2 Mar 2002
- From: "F A B I O C C H I::" <fabiocchi at inwind.it>
- Date: Sat, 2 Mar 2002 23:17:47 +0100
Newsletter Eco-Internazionalista -Belize: Una diga potrebbe distruggere 1,100 ettari di foresta -Indonesia: APRIL ha distrutto 220,000 ettari di foresta -USA: 63% dei detenuti sono neri ed ispanici -Ambiente: 680 mln di ettari di suolo in degrado per il pascolo -Camerun: Effetti socioambientali delle politiche neoliberiste del FMI -OGM: 12 nazioni formano un'alleanza contro la biopirateria -WWF: L'allevamento di tonni minaccia gli esemplari selvatici -Russia: Greenpeace ed Amnesty chiedono il rilascio di G. Pasko *FIRMA IN DIFESA DELLA LEGGE 185/90 che proibisce l'esportazione di armi in paesi in guerra http://web.vita.it/185 *WWF: FIRMA CONTRO IL TERZO TRAFORO DEL GRAN SASSO http://www.yepa.com/attivisti/petizioni/gsasso.htm *CHIEDI IL RILASCIO DEL GIORNALISTA RUSSO GRIGORY PASKO http://act.greenpeace.org/aas/e?a=pasko&s=blue2s *************** Fabiocchi segnala: http://passport.panda.org WWF Action Center http://www.humanrightsrisk.org Studio su diritti umani e businness *************** Se volete ricevere questa newsletter, potete iscrivervi mandando una email vuota a mailto:econotizie-subscribe at yahoogroups.com *************** Traduzione a cura di Fabio Quattrocchi mailto:FABIOCCHI at inwind.it Pubblicato su http://www.ecquologia.it Comunita' Intellettuale dei Verdi http://www.verdinrete.it/verditoscana Verdi Toscana http://www.informationguerrilla.org Information Guerrilla http://italia.indymedia.org Indymedia - Become the media http://www.ecplanet.net EcPlanet Archivi: http://www.verdinrete.it/verditoscana/fabionews/lenews.html *************** Si prega di citare sempre la fonte delle news quando vengono pubblicate in altri siti, includendo la fonte primaria piu' il nome e cognome ed email del traduttore. *************** Belize: Una diga potrebbe distruggere 1,100 ettari di foresta 20 Febbraio 2002 - Alcune organizzazioni ambientaliste stanno intentando una causa per bloccare la costruzione della diga Chalillo in Belize. Le ONG contestano il processo di approvazione del progetto avvenuto, secondo loro, senza consultazione delle parti sociali e degli scienziati, come invece e' richiesto dalla legislazione nazionale. La multinazionale canadese Fortis Inc. avrebbe cominciato i lavori di costruzione gia' prima che la valutazione di impatto ambientale fosse completata. La costruzione della diga comportera' l'inondazione di 1,100 ettari di foresta pluviale vergine e la scomparsa di habitat importanti per la sopravvivenza di specie minacciate come il giaguaro e il tapiro. Anche l'economia legata all'eco-turismo e' minacciata dal progetto. Per esprimere il proprio dissenso alla diga, e' possibile firmare la petizione elettronica al sito http://www.stopfortis.org/petition.html Fonte: ENS; StopFortis; trad. di Fabio Quattrocchi fabiocchi at inwind.it Indonesia: APRIL ha distrutto 220,000 ettari di foresta 11 Febbraio 2002 - Secondo un rapporto degli Amici della Terra inglesi, i fornitori britannici starebbero comprando carta proveniente dalle foreste pluviali piu' preziose del pianeta. Il rapporto sostiene che almeno nove fornitori di carta in Gran Bretagna acquistano i prodotti della multinazionale APRIL, una delle peggiori compagnie del settore, proprietaria della piu' grande fabbrica di pasta di legno del mondo. La APRIL ha gia' deforestato 220,000 ettari di territorio in Indonesia, e sta cominciando a sfruttare il legname della foresta Tesso Nilo. Secondo una recente ricerca del WWF, questa foresta con i suoi 180,000 ettari, e' la piu' ricca di biodiversita' del pianeta: in media si possono trovare 218 specie di piante in 200 metri quadri. Le operazioni della APRIL sono state spesso appoggiate da altre compagnie: la Amec, una delle piu' grandi industrie edilizie inglesi, ha costruito la fabbrica di pasta di legno della APRIL in Indonesia, mentre una banca inglese ha prestato alla APRIL 130 milioni di sterline per coprire i costi della costruzione. Secondo il rapporto degli Amici della Terra, la maggior parte del legname giunto alla fabbrica proveniva da foreste indonesiane tagliate con la tecnica a raso; la stessa multinazionale ha annunciato che distruggera' 140,000 ettari di foresta entro i prossimi 6 anni, spesso privando gli indigeni delle loro terre. Attualmente il 60% del legname tropicale importato in Gran Bretagna potrebbe provenire da fonti illegali. Questo significa che ogni anno un milione di ettari di foresta finiscono in GB illegalmente. Il Regno Unito e' il maggiore importatore di legname illegale dell'UE (un quinto del legname illegale importato dalla EU va in GB), e nessuna legge lo impedisce. Fonti: FoE UK; WWF Int.; trad. di Fabio Quattrocchi fabiocchi at inwind.it USA: 63% dei detenuti sono neri ed ispanici 27 Febbraio 2002 - Secondo i dati raccolti da Human Rights Watch (HRW), neri ed ispanici, che rappresentano solo il 25% della popolazione americana totale, costituiscono il 63% della popolazione carceraria degli USA che ammonta a 1,976,019. In 20 stati, tra il 10 e il 15% degli uomini di colore adulti sono incarcerati; in 10 stati tra il 5 e il 10% della popolazione nera adulta (uomini e donne) e' dietro le sbarre; mentre in 15 stati le donne nere sono incarcerate a tassi 10-35 volte superiori rispetto alle donne bianche. In sei stati i giovani minorenni neri sono incarcerati in numero 20-25 volte superiore ai bianchi; in quattro stati i giovani ispanici vengono incarcerati a tassi 7-17 volte superiori ai giovani bianchi. Tra il 4 e l'8% della popolazione maschile ispanica adulta e' in carcere in nove stati; tra il 2 e il 4% degli adulti ispanici (uomini e donne) sono dietro le sbarre in 20 stati. Secondo HRW, questi dati dimostrano la disparita' raziale nella popolazione carceraria degli USA. "E' sorprendente che in certi stati, un nero su dieci sia in prigione" ha detto Jamie Fellner. I neri sono stati sproporzionatamente colpiti dalla "guerra alle droghe": nel 1996, per es., i neri costituivano il 62.6% degli arrestati per reati legati alla droga (cioe' quasi 2/3). Esistono enormi differenze tra gli stati: la giustizia criminale dello Stato e l'inasprimento delle leggi giocano evidentemente un ruolo chiave nel creare tali differenze. In altre parole, alcuni stati creano/rafforzano leggi appositamente per colpire le minoranze raziali. Gli USA sono anche uno degli ultimi 6 paesi al mondo a non aver vietato la pena di morte per i minori (gli altri sono Arabia Saudita, Pakistan, Nigeria, Pakistan, Iran e Yemen). Nell'ultimo decennio sono stati condannati a morte 9 minori, piu' di quanti e siano stati condannati negli altri stati. Fonte: HRW; trad. di Fabio Quattrocchi fabiocchi at inwind.it Ambiente: 680 mln di ettari di suolo in degrado per il pascolo 6 Febbraio 2002 - Nonostante i danni provocati dal pascolo eccessivo stiano diventando sempre piu' evidenti e gravi, la popolazione mondiale di bestiame continua a salire. Dal 1950 al 2001 il numero di bovini e' aumentato da 720 milioni a 1.53 miliardi. Mentre le pecore e le capre sono passate 1.04 miliardi a 1.75 miliardi nello stesso periodo. Le terre da pascolo sono sotto pesante pressione, e il pascolo eccessivo inizialmente le rende improduttive poi le distrugge trasformandole in deserto. Le terre da pascolo degradate ammontano a 680 milioni di ettari. La produttivita' di queste terre, che coprono un quinto della superficie terrestre, dipende dall'apparato digestivo dei ruminanti che permette agli animali di convertire le fibbre in alimenti, come carne, latte e altri prodotti industriali. I quattro quinti della carne (di montone e bue) prodotta nel mondo (circa 52 milioni di tonnellate) proviene da animali che si nutrono nei campi da pascolo. In Africa, dove il grano e' scarso, i 230 mln di bovini, 246 mln di pecore e 175 mln di capre si nutrono quasi esclusivamente col pascolo. Secondo una stima delle Nazioni Unite del 1991, il degrado dei suoli da pascolo ha generato perdite da 23 miliardi di dollari. In Africa la perdita economica annuale dovuta al pascolo eccessivo supera i 7 mld di dollari. L'Asia e l'Africa rappresentano i due terzi delle perdite mondiali. Per fermare il degrado del suolo e' necessario allentare la crescita demografica mondiale seguendo l'esempio dell'Iran la cui crescita e' passata dal 3.2% all'1.2% in 15 anni. Un'altra soluzione sarebbe nutrire il bestiame cogli scarti delle coltivazioni che verrebbero altrimenti bruciati. Fonte: Earth Policy; trad. di Fabio Quattrocchi fabiocchi at inwind.it Camerun: Effetti socioambientali delle politiche neoliberiste del FMI Il Camerun e' uno dei paesi africani piu' ricchi di biodiversita': ospita oltre 9,000 specie vegetali, 150 delle quali endemiche. Attualmente le foreste coprono la meta' del paese con 23 milioni di ettari, 14 dei quali sono foreste pluviali. La deforestazione industriale minaccia gli habitat dei gorilla, elefanti e rinoceronti neri e altre specie minacciate. Fino al 1982, le riserve di petrolio avevano facilitato una brusca crescita economica, dopo la quale la crisi petrolifera lascio' il paese con un PIL in arretramento e un debito estero crescente. A partire dal 1988 il governo realizzo' dei programmi di aggiustamento strutturale (SAPs) su "consiglio" del FMI (Fondo Monetario Internazionale). La ricetta del FMI consisteva nel diversificare l'economia e incoraggiare le esportazioni nel settore petrolifero e soprattuto in altri settori. A tal fine si cominciarono a sfruttare le foreste: il FMI incoraggio' il governo a ridurre le tasse sulle esportazioni di legname e svalutare la valuta. In questo modo la produzione di prodotti forestali crebbe smisuratamente, l'industria del legname si espanse e le esportazioni aumentarono. In seguito alla svalutazione della moneta del 1994, il numero di multinazionali presenti in Camerun passo' da 194 a 351 in un solo anno. Tra il 1995 e il 1997 le esportazioni di legname segato salirono del 49.6%. Il FMI chiese anche la riduzione della spesa statale e il licenziamento del personale statale: tra il '95 e il '97 il governo' licenzio' 5,500 dipendenti. Nel settore dell'agricoltura e della pesca il personale fu ridotto dell'8%; mentre crebbe del 16% nel Ministero della Difesa. La mancanza delle risorse finanziarie per attuare la protezione forestale, unita agli incentivi economici che spingevano allo sfruttamento del legname elimino' ogni possibilita' di adottare uno sfruttamento forestale sostenibile. Oggi la deforestazione procede ad un ritmo di 220,000 ettari all'anno. Fonte: FoE Int.; Fabio Quattrocchi fabiocchi at inwind.it OGM: 12 nazioni formano un'alleanza contro la biopirateria 20 Febbraio 2002 - Le 12 nazioni piu' ricche di biodiversita' del mondo hanno siglato un accordo per proteggere le loro risorse genetiche dalla biopirateria, cioe' dalle multinazionali che brevettano geni di animali e vegetali senza offrire alcun beneficio alle popolazioni che vivono nelle zone da cui quelle risorse provengono. I paesi aderenti al patto sono Brasile, Cina, Colombia, Costa Rica, Ecuador, India, Indonesia, Kenya, Messico, Peru', Sud Africa e Venezuela. I 12 paesi non vedono nella Convenzione sulla Biodiversita', firmata a Rio nel 1992, sufficienti garazie per la protezione delle loro risorse genetiche: la convenzione, dicono, offre troppe scappatoie, e gli USA non l'hanno neanche ratificata. Per questo si impegneranno a chiedere un trattato piu' severo al prossimo Summit Mondiale sullo Sviluppo Sostenibile da tenersi a Johannesburg il prossimo Settembre. I 12 chiederanno nuove e piu' eque regole commerciali sui brevetti e sulla registrazione dei prodotti fatti con le loro risorse genetiche al fine di frenare la bioesplorazione da parte di multinazionali estere. Fonte: AP; ENN; UN Foundation; trad. di Fabio Quattrocchi fabiocchi at inwind.it WWF: L'allevamento di tonni minaccia gli esemplari selvatici 15 Febbraio 2002 - Secondo il WWF, l'espansione dell'allevamento di tonni minaccia di decimare la popolazione selvatica del Mediterraneo gia' sovrasfruttata dalla pesca diretta. Infatti, diversamente da quanto avviene per l'acquacoltura dove i pesci nascono e sono allevati in cattivita', l'allevamento di tonni usa esemplari nati in mare aperto. I questo modo i tonni catturati per essere allevati non possono riprodursi e rinnovare la popolazione. Lo scorso anno, i 12 allevamenti attivi nella regione mediterranea (sussidiati dall'UE) hanno prodotto 11,000 tonnellate di tonno, cioe' oltre la meta' della produzione mondiale. I tonni dalla pinna blu sono destinati soprattutto alla produzione del 'sushi' in Giappone. L'organizzazione ambientalista chiede all'UE di ridurre questa pratica e regolare il commercio. Fonte: WWF Int.; trad. di Fabio Quattrocchi fabiocchi at inwind.it Russia: Greenpeace ed Amnesty chiedono il rilascio di G. Pasko 28 Febbraio 2002 - Greenpeace ed Amnesty International hanno chiesto il rilascio immediato ed incondizionato del giornalista ambientalista russo Grigory Pasko. Nel 1993 il giornalista filmo' una nave militare russa che scaricava rifiuti radioattivi nel mar del Giappone. Il filmato fu poi trasmesso da una emittente giapponese e da una russa. G.Pasko denunciava i pericoli ambientali causati dalla Flotta del Pacifico. Secondo le leggi russe, le informazioni sui pericoli ambientali non devono essere nascoste al pubblico; inoltre dal 1993 la Convenzione di Londra vietava lo scarico di rifiuti radioattivi in mare. Pasko denuncio' anche la corruzione presente nella Flotta del Pacifico, e passo' le informazioni ai giornalisti giapponesi. Nel Novembre del 1997, al suo ritorno dal Giappone, fu arrestato e accusato di tradimento e spionaggio. Dopo 20 mesi di prigione, arrivo' nel 1999 la sentenza del tribunale che lo condannava a tre anni di detenzione, ma fu immediatamente rilasciato con un'amnistia. Sia Pasko che la Flotta militare del Pacifico si appellarono contro la condanna: il giornalista chiedeva l'assoluzione, la Flotta invece voleva una pena piu' severa. Nel 2000 la Corte Suprema Russa decise di restituire il caso alla Corte militare per ulteriori investigazioni. Dopo diversi ritardi, il secondo processo inizio' nel Luglio 2001, e a Dicembre la Corte Militare condanno' Pasko a quattro anni di detenzione. Grigory Pasko e la Flotta ancora una volta si sono appellate contro la condanna. Finche' non arrivera' una nuova decisione, il giornalista rimarra' in detenzione pre-giudiziale. Secondo Greenpeace, sia questo caso, come quello del giornalista Alexander Niktin, dimostrano il tentativo delle strutture governative russe (militari e servizi segreti) di intimidire gli ambientalisti che esercitano il diritto di espressione garantito dall'articolo 19 della Dichiarazione Universale dei Diritti Umani. Nel 2000, Greenpeace, WWF e altre organizzazioni non governative raccolsero 2.5 milioni di firme per indire un referendum contro l'importazione di rifiuti radioattivi. La Commissione Elettorale dichiaro' invalide 600,000 firme, cio' fece scendere il numero delle firme valide al di sotto dei 2 mln necessari all'approvazione del referendum. Il Parlamento Russo sta dibattendo emendamenti alla legislazione russa in merito ai referendum per redere piu' difficile l'approvazione di un referendum. Fonti: Amnesty Int.; Greenpeace Int.; trad. di Fabio Quattrocchi fabiocchi at inwind.it CHIEDI IL RILASCIO DEL GIORNALISTA RUSSO GRIGORY PASKO http://act.greenpeace.org/aas/e?a=pasko&s=blue2s
- Follow-Ups:
- Re: Fabiocchi NEWS 2 Mar 2002
- From: "Il Giornale della natura" <stampanatura at consumietici.it>
- Re: Fabiocchi NEWS 2 Mar 2002
- Prev by Date: Amnesty e Greenpeace chiedono rilascio di G. Pasko
- Next by Date: sondrio 96 morti per cancro
- Previous by thread: Amnesty e Greenpeace chiedono rilascio di G. Pasko
- Next by thread: Re: Fabiocchi NEWS 2 Mar 2002
- Indice: