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resoconto convegno contro legge obiettivo
- Subject: resoconto convegno contro legge obiettivo
- From: bruno antonio <bruno at aleph.it>
- Date: Fri, 21 Dec 2001 14:53:10 +0100
invio questo resoconto perche' se lo ritenete opportuno, possiate pubblicarlo E' partita da Genova, con il CONVEGNO: LEGGE OBIETTIVO DISTRUGGERE L'AMBIENTE tenutosi venerdi 20 dicembre 2001, la campagna contro la legge obiettivo allegata alla legge finanziaria, che prevede una delega in bianco all'esecutivo e lo smantellamento di buona parte della normativa di tutela ecologica ed ambientale. Antonio Bruno, vice Presidente del Consiglio Comunale di Genova ed esponente del Forum Ambientalista, ha introdotto l'incontro ricordando la filosofia illustrata nella relazione allegata al progetto di legge: "la legge obiettivo consente di superare tutti gli ostacoli giuridici e realizzare, pertanto, velocemente i progetti.. procedendo per linee di rottura fuori dall'ordinamento vigente, E ancora: "La legittimità giuridica dell'opera è nell'opera in sé, in quanto indicata come obiettivo strategico. Tutte le altre leggi vengono conseguentemente disapplicate". Per il capogruppo di Rifondazione Comunista al Comune di Genova, Roberto Delogu, questa legge e' profondamente autoritaria e ha ricordato che per gli estensori della legge "È certo vero che, nella meccanica propria di norme di legge di questo tipo, è implicito ed evidente il carattere dell'autoritarietà. Ma è anche e soprattutto vero che non esistono altri strumenti per ricostruire quella linea di potere". Insomma siamo ad una vera e propria rottura democratica, difficilmente armonizzabile con le direttive europee, come ha sottolineato il segretario del WWF Liguria Stefano Lenzi. L'Assessore alle Opere Pubbliche del Comune di Genova Giancarlo Bonifai, anche esso aderente al Forum Ambientalista "C'e' il forte rischio che ritorni la stagione del cemento, dove gli enti locali hanno pochi strumenti per arginare la speculazione edilizia, come anche la sparizione della concessione edilizia e la generalizzazione della Dichiarazione di inizio attivita' con il silenzio assenso puo' far prevedere." Un esempio emblematico, sottolineato dai rappresentanti dei comitati contro l'alta velocita' di Arquata (AL), , Livio Cresti degli Amici del Chiaravagna e da Ennio Cirmigliaro del Valpolcevera Social Forum e' la linea ferroviaria ad alta velocita' ferroviaria Genova - Milano e la costruzione di nuove bretelle autostradali, unite allo scempio ambientale delle cave. Questo nella regione che ha la piu' alta densita' di infrastrutture rispetto al territorio e in una citta' (Genova) che persino la Confindustria segnala come la terza citta' italiana per infrastrutture autostradali in Italia. Tecnici del settore e esperti ambientalisti (Enzo Messina della FTLU - CUB e Bruno Marcenaro del coordinamento dei comitati del Ponente Genovese) hanno smascherato le motivazioni che vengono portate per dimostrare l'inevitabilita' di quest'opera ferroviaria, come la presunta saturazione delle linee di valico verso la Val Padana La CAPACITA' DELLE TRE LINEE DI VALICO attuale e' di 375 treni al giorno, 455 treni al giorno ….SE CON MARCE PARALLELE, mentre il traffico in tracica oraria e' di 332 treni al giorno. Inoltre, al minimo un treno ad alta velocita' impieghera' circa un'ora per andare da Genova Principe a Milano Centrale,mentre gli ammodernamenti delle linee esistenti consentirebbero di percorrere lo stesso tratto in 15 minuti in piu', ma con una spesa clamorosamente minore. Nella stessa serata il rappresentante sindacale dell'Azienda Mobilita' Urbana di Genova (AMT) Danilo Picchetto ha ricordato i pericoli di un processo della privatizzazione che non hanno come obiettivo il miglioramento di un servizio pubblico efficace e diffuso, mentre il rappresnetnate dei Medici per l'Ambiente, Gennaro Valerio ha ricordato l'appello di un centinaio di premi Nobel per una politica planetaria rispettosa di ambiente e salute e liberata dal dominio imperiale. L'On. Ugo Boghetta, responsabile trasporti PRC ha concluso sottolineando la necessita' di saldare utte le lotte locali e globali in un'unico orrizzonte che possa sviluppare un'alternativa alla globalizzazione neoliberista, a partire dalla politica del governo di destra che affossa le leggi ambientali e i servizi pubblici, sposta ingenti risorse dalla manutenzione del territorio e dele infrastrutture alla realizzazione delle Grandi Opere, impedisce ai Comuni di opporsi alla scempio del loro territorio e favorisce i comitati di affari e regalano l'impunita' agli inquisiti. ---------------------------------------------------------------- Antonio Bruno vice Presidente del Consiglio Comunale di Genova Altro Polo - Sinistra Verde 339 3442011 bruno at aleph.it antonio.bruno at katamail.com
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