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Re: Summit dell'IMO
- Subject: Re: Summit dell'IMO
- From: Stampa Natura e Solidarietà <md2360 at mclink.it>
- Date: Wed, 10 Oct 2001 12:05:22 +0200
in sito AceAequo, settore specializzato AceA commercio equo, turismo, consumi etici, finanza estica via Angera 3, 20125 Milano aceaequo at consumietici.it UTILIZZATE LA NUOVA E-MAIL VISITATE IL SITO WWW.CONSUMIETICI.IT ----- Original Message ----- From: "F A B I O C C H I::" <fabiocchi at infinito.it> To: "noWTO" <noomc-it at yahoogroups.com>; "Ecologia" <pck-ecologia at peacelink.it>; "Giovani Verdi" <giovani-verdi at verdi.it> Sent: Wednesday, October 03, 2001 6:55 PM Subject: Summit dell'IMO > HelpSummit dell'IMO > sull'inquinamento marino. www.wwf.it > > Il WWF ha lanciato oggi un appello agli Stati membri dell'IMO > (Organizzazione Marittima Internazionale), che si riuniscono questa > settimana a Londra, perché adottino la Convenzione Internazionale sul > controllo dei sistemi antivegetativi dannosi e vietino al più presto l'uso > dei composti organostannici, tra i quali il tributilstagno (TBT) - la > sostanza più tossica che sia mai stata rilasciata nell'ambiente marino. > > I composti organostannici vengono usati da decenni nelle vernici > antivegetative per le navi che lasciano così una "scia tossica" che avvelena > i mari di tutto il mondo. Le vernici antivegetative, applicate agli scafi, > impediscono che le creature marine aderiscano ad essi, fattore che rallenta > la velocita' delle navi ed aumenta il costo del combustibile. Il TBT > (tributilstagno) delle vernici è assorbito dall'acqua marina del mare > circostante, e si accumula in sedimenti nei porti e lungo le rotte di > navigazione. Inoltre viene assorbito dagli animali e si accumula nella > catena alimentare. > > Gli effetti dannosi per l'ambiente furono notati per la prima volta alla > fine degli anni '70 volta negli allevamenti francesi di ostriche sulla costa > Atlantica. Da allora, sono state trovate quantità sempre maggiori di > composti organostannici negli organismi marini di tutto il mondo fino ai > livelli più alti della catena alimentare, come pesci, uccelli marini e > mammiferi marini. Queste sostanze hanno effetti devastanti sul sistema > ormonale di alcune specie, e anche gli esseri umani potrebbero correre dei > rischi se consumassero pesci contaminati. Si tratta di composti capaci di > alterare pesino le caratteristiche sessuali degli organismi colpiti, con > gravissime ripercussioni sulla riproduzione. > > Un recente studio condotto in 4 paesi (Italia, Spagna, Portogallo e Olanda) > sulle più comuni specie di molluschi marini che vivono in aree ad alto e > medio traffico navale ha riportato risultati allarmanti: in Italia, ad > esempio, le femmine di 3 specie di Murici prelevati in 5 aree della costa > siciliana hanno subito un mutamento sessuale quasi del 100% dei casi proprio > nelle aree a più elevato traffico navale (Porto di Palermo e Porto di > Ustica); livelli appena inferiori al 100% nel Golfo di Termini Imerese e di > Castellammare. L'unica eccezione è stata quella della popolazione della > Riserva Marina di Ustica, area esclusa dalle rotte delle navi e imbarcazioni > da diporto. Medesimi risultati per gli altri paesi europei. Lungo le coste > italiane sono stati ritrovati livelli di TBT di 560nanogrammi per litro, un > "bomba tossica" se si pensa che il parametro considerato innocuo è di 1 > nanogrammo per litro. > > Poiché l'industria delle vernici produce alternative efficaci prive di TBT, > il WWF vuole che l'IMO aderisca alle scadenze stabilite dalla Convenzione e > quindi vieti l'uso di sistemi antivegetativi basati su composti > organostannici a partire dal gennaio 2003, e l'uso di composti > organostannici nelle vernici antivegetative a partire dal gennaio 2008. > > «Si è discusso sull'uso di composti organostannici per più di 10 anni, ora è > venuto il momento di liberare l'ambiente marino da queste sostanze dannose,» > ha detto Paolo Guglielmi, responsabile Mare del Programma Mediterraneo del > WWF Internazionale. «Gli Stati membri dell'IMO devono adottare uno strumento > legale che consenta di eliminare in tutto il mondo i composti organostannici > dalle vernici antivegetative. Tale messa al bando dovrebbe essere realizzata > e ratificata da leggi nazionali il prima possibile.» > > Gli effetti dannosi sull'ambiente dei composti organostannici furono > riconosciuti nel 1990 dall'IMO. Alcuni paesi, come il Giappone e la Nuova > Zelanda, hanno già bandito l'uso di queste sostanze chimiche. > > L'anno scorso il WWF ha varato un nuovo progetto a Brema, in Germania, per > provare l'efficacia di vernici non tossiche (a base soprattutto di silicone) > su 19 grandi navi associate a tecniche di pulitura a basso impatto > inquinante (idrogetti, spugnature non-abrasive). I risultati positivi di > questo progetto, le conclusioni esaurienti e l'interesse che ha generato tra > le società di navigazione, così come le alternative prive di TBT già > garantite dall'industria delle vernici, hanno indotto il WWF a mettere > insieme un gruppo di acquirenti di vernici prive di composti organostannici. > Questo gruppo coinvolgerà società di navigazione attive e responsabili per > quel che riguarda l'ambiente, che già usano queste alternative senza aver > ricevuto danni alla loro quota di mercato e alla loro forza competitiva. Nei > prossimi giorni, in un evento organizzato a latere dei lavori dell'IMO, il > direttore generale del WWF Internazionale, Claude Martin, annuncerà questa > iniziativa volontaria cui hanno aderito armatori che si impegneranno > affinché tutta la propria flotta sia priva di composti organostannici a > partire dal 31 dicembre 2002. I membri fondatori del gruppo di acquirenti di > vernici prive di composti organostannici, denominato «Gruppo 2003», sono > Hamburg Sud (containers) e Hapag Lloyd Cruises, entrambi tedeschi, e > Wallenius Lines e Lallenius-Wilhelmsen Lines, entrambe scandinave. > > «La scusa tradizionale per non eliminare i composti organostannici era > quella di dire che le alternative efficaci non esistono», ha detto Guglielmi > «Tale gruppo dimostra che questo argomento non è più valido, perché queste > società, eliminando i composti organostannici, non perdono nulla nel loro > mercato pur così competitivo. Con il loro impegno, contribuiranno ad > eliminare alcuni dei più pericolosi killer dell'ambiente marino». > > Roma, 1 ottobre 2001 > > > > >
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