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Fabiocchi NEWS 23 Agosto 2001
- Subject: Fabiocchi NEWS 23 Agosto 2001
- From: "F A B I O C C H I::" <fabiocchi at infinito.it>
- Date: Wed, 29 Aug 2001 16:03:33 +0200
-USA: La DuPont dovra' pagare 78.3 milioni di Dollari di danni -WWF: Il delfino di Hector godra' di maggiore protezione -Cile: Un'autostrada minaccia le foreste temperate pluviali -OGM: La commissione governativa neozelandese da' parere positivo -WTO: Cile contro Unione Europea su farine animali Traduzione a cura di Fabio Quattrocchi mailto:FABIOCCHI at Genie.it pubblicato su www.verdinrete.it/verditoscana e www.ecplanet.net **************** Fabiocchi consiglia: www.consumietici.it AceA Onlus **************** Diventa un attivista telematico! Fai sentire la tua voce! http://act.greenpeace.org Greenpeace cybercentre http://passport.panda.org WWF Passport **************** USA: La DuPont dovra' pagare 78.3 milioni di Dollari di danni 17 Agosto 2001 - Una giuria della Florida ha riconosciuto la multinazionale DuPont (produttrice del funghicida benomyl) colpevole di estorsione e frode, nonche' di aver commerciato un prodotto difettoso. La causa era stata intentata da due agricoltori costaricani che verranno risarciti dalla multinazionale con 78.3 milioni Dollari. La corte ha riconosciuto che il funghicida benomyl usato dai due agricoltori era difettoso. La DuPont ha annunciato che ricorrera' in appello perche' le accuse sono prive di fondamento scientifico. Questo e' solo l'ultimo di una serie di casi in cui la DuPont e' costretta a risarcire i danni causati da questo funghicida: negli ultimi 10 anni ha totalizzato multe di 1.3 miliardi di dollari. Nel 1996 una corte americana decise di ricompensare una coppia il cui figlio era nato senza occhi perche' la madre era stata a contatto col benomyl; poi la ricompensa fu annullata in appello. Adesso il caso sta per essere valutato dalla Corte Suprema Americana. All'inizio del 2000 la DuPont dovette risarcire due allevatori di gamberetti in Ecuador, che accusavano la multinazionale di aver inquinato i loro allevamenti con il benomyl proveniente dalle piantagioni di banane. Nel Giugno 2000 la DuPont fu costretta a risarcire due agricoltori texani le cui coltivazioni di orchidee erano state danneggiate dalla povere del funghicida. E l'elenco degli altri casi e' molto lungo. Lo scorso Aprile, la DuPont ha annunciato che ritirera' il benomyl dal mercato entro la fine del 2002. Fonte: PANNA; trad. di Fabio Quattrocchi fabiocchi at genie.it WWF: Il delfino di Hector godra' di maggiore protezione 17 Agosto 2001 - Il governo neozelandese ha imposto un divieto parziale sulla pesca lungo 550 Km di fascia costiera dell'Isola del Nord. Il provvedimento servira' a proteggere il cetaceo piu' raro e minacciato del pianeta, il delfino di Hector, di cui rimangono meno di 100 esemplari. Il delfino di Hector e' lungo 1.5 metri e si distingue per la sua pinna dorsale arrotondata. Il divieto, che entrera' in vigore a Settembre, proibira' la pesca commerciale e ricreativa per 4 miglia nautiche dalla costa, e riguardera' l'uso di reti sottili ancorate alla costa e al fondale marino in cui il delfino rimane intrappolato quando caccia. Inoltre ogni peschereccio che naviga in quelle acque dovra' avere a bordo un osservatore indipendente che accerti che non sia usato quel tipo di rete. Il ministro della pesca ha detto che non ci sono altre alternative per evitare l'estinzione di questa specie e ha ricordato che nella prima meta' dell'anno sono morti tre delfini di Hector a causa della pesca: un numero troppo alto per una popolazione cosi' piccola. Le aziende che non rispettassero il divieto, riceveranno una multa di 108,500 Dollari americani. Soddisfazione per il provvedimento e' stata espressa dalla leader dei Verdi e dal WWF. Informazioni sul delfino di Hector si possono trovare a www.hectorsdolphin.org.nz Fonti: WWF NZ; The Green Party of Aotearoa New Zealand; REUTERS; trad. di Fabio Quattrocchi fabiocchi at genie.it Cile: Un'autostrada minaccia le foreste temperate pluviali 10 Agosto 2001 - A meta' di quest'anno il governo cileno ha deciso di allungare il percorso dell'autostrada della costa meridionale (Ruta Costera Sur). Il progetto minaccia di distruggere ampie aree di foresta temperata pluviale in cui vi e' un alto tasso di endemismo. Un terzo delle ultime foreste temperate pluviali mondiali si trova nel sud del Cile e dell'Argentina. La costruzione della strada implichera' il taglio di parecchi ettari di foresta, ed accelerera' la conversione delle foreste primarie in piantagioni commerciali di specie esotiche. Per chiedere al presidente Lagos di fermare la costruzione di questa strada ed invece attuare un programma di protezione di lungo termine, mandate un'email tramite questo sito http://forests.org/emailaction/chile.htm Fonte: Forest portal; trad. di Fabio Quattrocchi fabiocchi at genie.it OGM: La commissione governativa neozelandese da' parere positivo 30 Luglio 2001 - Il rapporto finale della Royal Commission istituita dal governo neozelandese per indagare sugli Organismi Geneticamente Modificati (OGM) ha dato parere positivo per lo sviluppo delle biotecnologie. La commissione ha quindi respinto la richiesta venuta da piu' parti di dichiarare la Nuova Zelanda OGM-free. Secondo la commissione, sarebbe poco saggio voltare le spalle ai vantaggi potenziali che queste tecnologie offrono, ma si deve procedere con cautela, minimizzando i rischi e valutare caso per caso. Il parere moderato della Royal Commission ha deluso le organizzazioni ambientaliste e i Verdi (parte della coalizione di governo). La prima ministra Helen Clark, ricordando che e' la prima volta al mondo che viene condotta un'inchiesta del genere, ha dichiarato che il governo dira' la sua il 31 Agosto, quando finira' la moratoria sulle coltivazioni transgeniche e sul rilascio di OGM. Il parere finale verra' dato a Novembre, quando manchera' un anno alle prossime elezioni politiche. I rappresentanti delle industrie biotech hanno commentato positivamente il rapporto e si oppongono all'estensione della moratoria. La leader dei Verdi, Jeanette Fitzsimons, ha detto che se le raccomandazioni della commissione venissero adottate dal governo distruggerebbero tutti i vantaggi economici derivanti dall'esportazione di prodotti OGM-free, sempre piu' richiesti in tutto il mondo. Fitzsimons sostiene che il rapporto non considera i rischi di lungo termine, soffermandosi invece sui presunti benefici economici di breve termine. Inoltre il rapporto afferma che biologico e biotecnologico possono coesistere, nonostante l'industria del biologico abbia gia' detto che cio' e' impossibile, e nonostante gli agricoltori biologici statunitensi abbiano dovuto ammettere che i loro raccolti sono contaminati dalle piantagioni di OGM vicine. La Commissione raccomanda l'uso di zone cuscinetto per proteggere le coltivazioni bio da quelle transgeniche, ma come si sa, queste zone non funzionano. Raccomanda anche l'utilizzo della tecnologia terminator, che rende i semi delle piante transgeniche sterili. Questa tecnologia pero' e' stata respinta in tutto il mondo per le implicazioni socio-economiche. Una parlamentare dei Verdi ha osservato che la Commissione non ha dato indicazioni su come garantire ai consumatori il diritto di evitare di acquistare OGM. Al contrario il rapporto si preoccupa di affermare che 'vietare gli OGM compromette la liberta' di scieglierli e acquistarli'. Ma poi -nota la parlamentare- il rapporto non riconosce il diritto di evitarli sostenendo che le etichettature obbligatorie sarebbero troppo costose e complesse da adottare. L'unica proposta della commissione e' l'istituzione di un'etichettatura volontaria per alimenti non transgenici, ma non avanza nessuna raccomandazione per evitare l'uso improprio e scorretto di questa etichettatura. Greenpeace accusa la Royal Commission di aver rigettato le preoccupazioni espresse dagli indigeni maori, dai consumatori e dagli agricoltori, oltre che da molti scienziati. L'organizzazione ecologista fa notare che il 92% delle parti ascoltate dalla commissione abbiano espresso contrarieta' al rilascio di OGM nell'ambiente. Per scaricare il rapporto: www.gmcommission.govt.nz Fonti: REUTERS, The Green Party of Aotearoa New Zealand; Greenpeace NZ; trad. di Fabio Quattrocchi fabiocchi at genie.it WTO: Cile contro UE su farine animali 24 Luglio 2001 - Il governo cilieno ha depositato un reclamo ufficiale contro l'UE presso il WTO (World Trade Organisation) chiedendo l'immediata revoca delle restrizioni dell'UE sulle importazioni di farine di pesce. Le autorita' cilene sostengono che non c'e' nessuna evidenza scientifica che leghi l'uso delle farine di pesce alla diffusione dell'Encefalopatia Spingiforme Bovina, detta anche malattia della mucca pazza. I rappresentanti europei dicono che devono essere prese le necessarie precauzioni per prevenire un'ulteriore diffusione della BSE. IL FEO (Fishmeal Exporters Organization), un gruppo di paesi che rappresentano i maggiori produttori di queste farine, ha chiesto ai suoi membri di premere affinche' l'UE rimuova le restrizioni. Nel 2000 il Cile ha prodotto 3.5 milioni di tonnellate di farine di pesce. Nello stesso anno, la produzione mondiale totale e' stata di 17.5 milioni di tonnellate. Fonte: Santiago Times; trad. di Fabio Quattrocchi fabiocchi at genie.it
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