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TAV Bologna-Firenze
- Subject: TAV Bologna-Firenze
- From: "F A B I O C C H I::" <fabiocchi at infinito.it>
- Date: Mon, 2 Jul 2001 16:29:10 +0200
TAV Bologna-Firenze. Un pasticcio omertoso senza VIA. www.wwf.it «L'opera non ha mai avuto un decreto favorevole di VIA, condizione necessaria ed indispensabile per l'apertura dei cantieri, la Conferenza di Servizi ha operato in assenza di un progetto esecutivo, la Regione Toscana ha assentito all'opera nonostante i pareri interlocutori o negativi dei propri uffici, non c'è stato il dovuto coinvolgimento dell'Autorità di Bacino dell'Arno, tutto ciò per non dire della trattativa privata con cui sono state assegnate le opere. Una situazione gravissima a conoscenza di tutti, Magistratura penale ed amministrativa compresa, e tutti (tranne gli ambientalisti) hanno preferito tacere per anni scegliendo un comportamento omertoso. Abbiamo sempre espresso un parere favorevole al raddoppio ferroviario tra Milano e Napoli, ma questo non può essere realizzato al di fuori di dispregio alla tutela ambientale e agli obblighi di legge.» Benedetto ha illustrato la lunga serie di interventi ed osservazioni presentate sin dal 1992 dagli ambientalisti. Si è particolarmente soffermato sul ricorso al TAR contro il parere favorevole della Conferenza di Servizi che ha avviato la realizzazione del progetto: «Il TAR respinse allora il nostro ricorso ignorando gli aspetti procedurali su cui era chiamato a giudicare ed esprimendo invece giudizi sull'interesse nazionale dell'opera su cui non era competente. I danni ambientali di cui stiamo parlando erano stati tutti preannunciati, erano strettamente connessi alle carenze progettuali ed al mancato rispetto delle procedure deliberative, per questo i legali del WWF, oltre a predisporre la costituzione di parte civile per il processo che ci sarà a seguito degli attuali interventi della Magistratura, stanno valutando la possibilità di richiamare in causa quei giudici amministrativi che hanno commesso un errore così grave». Benedetto ha anche illustrato gli esposti penali e ha documentato che la Procura della Repubblica di Firenze, pur non dichiarandosi competente, sin dal 1995 aveva preso atto delle «irregolarità, errori, e lacune tecniche, anche di grave entità, nella progettazione della linea ferroviaria TAV nel tratto toscano della linea Bologna-Firenze». «Questa vicenda ripropone con forza e chiarezza il senso ed il valore delle procedure di controllo ed in particolare della VIA» ha dichiarato concludendo Benedetto. «Non sono gli ambientalisti a bloccare le opere pubbliche, ma quanti, tecnici e politici, sottovalutando i problemi o cercando scorciatoie procedurali, anche per trovare significativi risparmi economici, alla fine perdono più tempo di quanto ne servirebbe. Siamo oggi preoccupati da come s'intende gestire l'annunciata nuova stagione delle opere pubbliche, ma questo non riguarda solo il Governo Berlusconi visto che anche rispetto alla Variante di Valico, sbloccata dal Governo Amato, abbiamo non poche osservazioni di merito sulle procedure deliberative seguite compresa quella che ha portato ad un favorevole parere di VIA» Firenze,27 giugno 2001
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