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21/06 Milano: incontro con Accion Ecologica dell'ecuador contro l'Agip-Eni
- Subject: 21/06 Milano: incontro con Accion Ecologica dell'ecuador contro l'Agip-Eni
- From: "Associazione Culturale Punto Rosso" <puntorosso at puntorosso.it>
- Date: Mon, 18 Jun 2001 16:01:58 +0200
A tutte le associazioni e gruppi, Vi invitiamo all'incontro di cui sotto perché sia posibile un primo esame della situazione in modo da organizzare eventualmente in modo comune una campagna di pressione sull'Agip-Eni AIUTACI A SALVARE LE ULTIME SELVE AMAZZONICHE DELL'ECUADOR APPOGGIA LA CAMPAGNA CONTRO LA COSTRUZIONE DELL'OLEODOTTO DI PETROLI PESANTI DELL'OCP (UN CONSORZIO DI IMPRESE TRA CUI L'AGIP-ENI) Per illustrare la situazione incontro con Cristina Ualinga di Accion Ecologica, Giovedì 21 giugno 2001 alle ore 18 presso il Cantiere, via Monterosa 84, Milano Il Governo ecuadoriano ha dato una concessione all'impresa OCP per la costruzione di un oleodotto che attraverserà il paese da Est ad Ovest, danneggiando zone di alta fragilità e di grande importanza ecologica ed agricola per il paese. Questo è un oleodotto per trasportare petrolio greggio di infima qualità. La sua lunghezza sarà di 500 Km e passera per le tre regioni che costituiscono l'Ecuador continentale. La maggior parte del greggio trasportato proverrà dal Parco Nazionale Yasuni, ovvero l'ultimo blocco petrolifero che ancora non è stato concesso all'industria petrolifera e che quindi rappresenta l'ultimo angolo vergine del Parco Nazionale più importante dell'Ecuador continentale è che al tempo stesso è il territorio del popolo indigeno Huaorani; inoltre il nuovo oleodotto amplierà la frontiera petrolifera ai boschi amazzonici del sud ecuadoriano - finora lasciato quasi intatto- nei territori indigeni Quichua, Shuar y Achuar OCP Ecuador è un consorzio costituito da Agip, Alberta, Kerr Mc Gee, Occidental, YPF, Perez Companc e Techint. L'impresa costruttrice sarà l'argentina Techint, che ha una pessima storia ambientale. Il costo supera il miliardo di dollari; ma secondo alcune fonti, questa stima è assolutamente esagerata, considerando che il prezzo dello stesso oleodotto nel 1999 era di US$ 400 millones. Non c'è dubbio che a lungo andare la differenza del prezzo costerà al paese stesso. Il tragitto dell'oleodotto è stato approvato senza che si realizzasse previamente uno Studio d'Impatto Ambientale, come invece è sancito dalla Legge di Gestione Ambientale. Tantomeno vi è stato un processo di consultazione previa delle popolazioni coinvolte, nonostante sia obbligatorio secondo la Costituzione della Repubblica. Dopo l'approvazione del progetto, la ditta consulente ENTRIX ha avuto a disposizione solamente due mesi per elaborare lo Studio di Impatto Ambientale di un tragitto di 500 Km. che passerà per ecosistemi estremamente complessi. Infatti l'oleodotto passerà per tutti i sistemi di faglieche interessano l'Ecuador (in totale 94 faglie) e vari vulcani attivi si trovano lungo il suo tragitto, inclusi il Reventador, l'Antisana, il Complesso Vulcanico di Chacama, il Guagua Pichincha e il Pululahua. Particolarmente preoccupante è il caso del Guagua Pichincha (alla cui base si situa la capitale Quito), che è recentemente entrato in un processo di eruzione. Un'eruzione violenta troverebbe l'oleodotto esposto alla caduta di ceneri, di flussi piroclastici e ad importanti spostamenti di terra. La rotta dell'oleodotto passa per suoli vulnerabili e con pericolo di erosione e in regioni ad alta piovosità dove con frequenza si verificano frane. Un tratto dell'oleodotto attraversa una zona con suoli a rischio di scivolamento e al tempo stesso caratterizzati da un'alta concentrazione di scuole medie e superiori, la qual cosa metterebbe a serio rischio il settore più vulnerabile della popolazione ecuadoriana, ovvero i/le bambini/e. L'oleodotto passerà per altre zone fragili e d'importanza ecologica, di fatto toccherà tutti i piani ecologici del paese, incluse aree dove nascono torrenti e fiumi, zone agricole di ottima qualità, luoghi con suoli instabili e ad alto rischio sismico, boschi primari tropicali, etc. Inoltre l'OCP passerà per quasi 40 centri abitati. Lungo il suo tragitto vi è anche Valle di Mindo che da alcuni ornitologi è stata definita come la Capitale Mondiale degli Uccelli, essendo la zona con maggiore concentrazione di uccelli per unità di area nel Sud America. L'oleodotto romperà corridoi faunistici importanti, danneggiando la fauna locale. La popolazione locale vive con l'allevamento e il turismo: entrambe le attività saranno seriamente danneggiate dalla costruzione e il futuro funzionamento dell'oleodotto. La vicinanza con la Colombia aggrega un rischio addizionale dell'OCP: in questo vicino paese si sono verificati negli ultimi dieci anni più di 760 attentati diretti ad oleodotti. Con la partecipazione dell'Ecuador al Plan Colombia e l'accentuarsi della violenza nel paese, l'oleodotto può rappresentare un obiettivo militare strategico; di fatto nell'ultimo anno si sono registrati già 4 attentati all'oleodotto già funzionante, il SOTE (Sistema di Oleodotto Trans - ecuadoriano) L'Ecuador ha già sofferto gli impatti negativi di oleodotti mal pianificati, come nel caso del SOTE, costruito 30 anni fa dalla Texaco, che ha subito numerosi collassi causando morti per ustioni lungo il suo tragitto. Acción Ecológica da vari anni sta promuovendo la moratoria all'espansione della frontiera petrolifera nei tropici: il petrolio che trasporterà questo nuovo oleodotto è greggio che si estrarrà dall'ultimo pezzo di bosco umido tropicale vergine dell'Amazzonia Ecuadoriana. Acción Ecológica lancia un appello a tutte le persone e organizzazioni che credono che l'Amazzonia debba sopravvivere ad appoggiare la campagna contro la costruzione di questo oleodotto e contro l'invasione delle ultime selve vergini dell'Amazzonia Ecuadoriana. -------------------------------------------------------------------------------- ----------------------- ASSOCIAZIONE CULTURALE PUNTO ROSSO puntorosso at puntorosso.it LIBERA UNIVERSITA' POPOLARE lup at puntorosso.it FORUM MONDIALE DELLE ALTERNATIVE fma at puntorosso.it EDIZIONI PUNTO ROSSO edizioni at puntorosso.it VIA MORIGI 8 - 20123 MILANO - ITALIA TEL. 02-874324/72006264/76016642 FAX 02-875045
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