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commoner:bush andra' avanti anche senza ue
- Subject: commoner:bush andra' avanti anche senza ue
- From: Andrea Agostini <lonanoda at tin.it>
- Date: Tue, 12 Jun 2001 16:23:58 +0200
da boiler.it di lunedi 4 giugno 2001 dal corriere della sera Lunedì 4 Giugno 2001 L’INTERVISTA Commoner: Bush andrà avanti anche senza la Ue DAL NOSTRO CORRISPONDENTE NEW YORK - «Un eventuale cambiamento della politica ambientale italiana sarebbe un tradimento. Noi, qui in America, contavamo sull’aiuto degli europei per far pressione sul presidente Bush, persuadendolo a ratificare il protocollo di Kyoto». Parla Barry Commoner, 84 anni, lo scienziato «verde» americano considerato uno dei padri del movimento ambientalista moderno. «Adesso la palla passa agli altri governi europei illuminati - spiega - che debbono perseguire nello sforzo per reclutare il maggior numero possibile di adesioni pro-Kyoto». Come giudica la svolta dell’Italia? «La colpa è dei vostri politici, anche di sinistra, che non hanno spiegato con sufficiente chiarezza che sarà la gente comune a pagare il prezzo più devastante dell’effetto serra. E così l’opinione pubblica sottovaluta i rischi ambientali, illudendosi che siano lontani, remoti». E invece? «Invece il surriscaldamento atmosferico ha già cambiato in maniera drammatica le condizioni meteorologiche. E condizioni meteorologiche avverse, come hanno dimostrato le catastrofi degli ultimi anni, possono uccidere, devastare intere economie e creare sofferenze e dolore. La spiegazione è fin troppo elementare. Le condizioni meteorologiche sono determinate dall’energia che la Terra riceve dal Sole. E più questa energia cresce, più gli eventi atmosferici si fanno drammatici: venti più forti, aria più calda e più fredda». Un problema che riguarda tutti. «Proprio così. La prossima volta che l’Italia sarà devastata da un’alluvione o da uno smottamento la gente saprà chi sono i veri responsabili». Perché Berlusconi potrebbe dire no al protocollo di Kyoto? «Perché è un uomo che sposa istintivamente le cause più conservatrici. Il governo Bush, e penso anche quello di Berlusconi, ritengono di avere un mandato dalle corporation che li appoggiano. In realtà molte di queste, tra cui le multinazionali assicurative, hanno fatto analisi accurate che mostrano come l’effetto serra avrà un costo economico devastante per tutti, loro incluse. Oggi anche molte multinazionali petrolifere hanno effettuato una svolta ambientalista. Nessun leader, anche di destra, può permettersi di invertire le lancette dell’orologio su un obiettivo progressista mondiale». Come cambia adesso la strategia americana? «Bush andrà avanti per la sua strada da solo, come se nulla fosse, forte del sostegno delle lobby petrolifere che l’hanno messo al potere. Il sostegno di Berlusconi o Aznar non cambierà di una virgola la sua posizione. Non dimentichiamoci che la politica italiana qui in America è invisibile. Se Berlusconi voleva ottenere il favore della nuova amministrazione, spalleggiandola, si sbaglia». Cosa ci riserva il futuro? «La gente capirà la posta in gioco e sia qui che in America tornerà ad eleggere governi pro-ambiente. Perché non possiamo permettere agli interessi miopi della politica di uccidere i nostri figli». Alessandra Farkas
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