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new economy:biotech motore dell'informatica
- Subject: new economy:biotech motore dell'informatica
- From: Andrea Agostini <lonanoda at tin.it>
- Date: Sat, 24 Mar 2001 11:10:49 +0100
dal sole24ore di martedi 20 marzo 2001 Nel mirino delle grandi aziende It Usa un mercato dalle enormi potenzialità Biotech motore dell’informatica Il caso di Ibm che ha creato una divisione per affiancare tecnologicamente le società del settore di Daniela Roveda Anche Ibm rafforza l’impegno in uno dei segmenti più lucrativi e promettenti dell’informatica moderna, quello delle applicazioni per la biotecnologia . Il colosso americano ha annunciato, infatti, la creazione di una divisione di consulenza per aiutare le società farmaceutiche e biotecnologiche a impiegare nuove tecnologie e accelerare così lo sviluppo di nuovi farmaci. Il mercato. Secondo le previsioni della società di ricerca Frost & Sullivan, il settore farmacologico investirà 6,5 miliardi di dollari in tecnologie dell’informazione entro il 2004. La crescente importanza delle applicazioni informatiche nella biologia e nella farmaceutica è balzata agli occhi dell’industria hi-tech e dell’opinione pubblica l’anno scorso con la decodificazione del genoma umano, un processo reso possibile proprio dall’uso di potenti computer. All’impresa di identificare tutti i geni dell’uomo e le loro funzioni si è dedicato sia il settore pubblico, con l’Humangenome project , sia quello privato con numerose società - tra cui l’ormai celebre Celera - specializzate in sottosettori specifici. «La biologia è la scienza che oggi sta trainando l’intero settore dell’informatica d’alto livello», ha detto Caroline Kovac, vicepresidente della divisione per le applicazioni alla biologia della Ibm (sul sito www.neteconomy24.ilsole24ore.com il link alla divisone Ibm sulle scienze della vita e anche la Web guide). Compaq. Altre grosse società dell’informatica sono entrate di recente nel cosiddetto settore della bioinformatica. Lo scorso settembre Compaq computer ha creato un fondo di investimento da 100 milioni di dollari interamente dedicato a piccole società biotecnologiche, un’inversione di strategia per un’azienda che fino ad allora aveva investito principalmente in aziende Internet. Compaq, inoltre, ha fornito computer anche alla Celera Genomics. Sun Microsystems. Di recente anche Sun Microsystems ha lanciato un progetto, l’Informatics advisory council, per mettere in contatto i propri tecnici con ricercatori e dirigenti dell’industria della biotecnologia. Sun sta anche instaurando rapporti di partnership con società di software per applicazioni biotecnologiche. Hitachi. La giapponese Hitachi invece ha iniziato già nel 1999 a collaborare con le società biotech per creare strumentazione medica e computer adatti alle esigenze specifiche di questo ramo della scienza. Motorola. Motorola infine ha rilevato lo scorso giugno la società di strumentazione per la biotecnologia Clinical micro sensors per potenziare la propria divisione Life sciences. Gli obiettivi Ibm. Ibm ha intenzione di offrire alla clientela una vasta gamma di servizi di assistenza e consulenza tra cui la progettazione di infrastrutture e servizi per aiutare ricercatori a raccogliere e scambiarsi informazioni al fine di promuovere l’innovazione e accrescere la produttività; la messa a punto di sistemi di data management e di integrazione dati per consentire la gestione di massicce banche dati e la semplificazione della raccolta di informazioni. La multinazionale offrirà inoltre servizi per aiutare società farmaceutiche e biotecnologiche a sfruttare Internet per accorciare la durata dei test clinici e fornirà tecnologie e servizi per consentire alla clientela di concentrarsi nelle proprie aree di attività e abbassare i costi della ricerca. La nuova divisione. La nuova divisione di bioinformatica farà parte della Life science division, creata lo scorso agosto per sviluppare software disegnato su misura per ciascun cliente nel campo delle scienze biologiche. La divisione ha un budget di 100 milioni di dollari, ma Ibm non ha specificato l’entità degli investimenti aggiuntivi per finanziare le nuove attività di consulenza. I supercomputer. Ibm infine sta proseguendo nello sviluppo di un computer (supercalcolo parrallelo) dotato di una elevata capacità di calcolo capace di porre in relazione molteplici infomazioni e variabili l’una con l’altra e creare quindi modelli matematici attendibili. Questo design dovrebbe consentire ad esempio di generare modelli tridimensionali di proteine e di simulare la formazione di catene proteiche.
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