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il trucco dei cibi modificati dagli alimenti al militare
- Subject: il trucco dei cibi modificati dagli alimenti al militare
- From: Andrea Agostini <lonanoda at tin.it>
- Date: Mon, 05 Jun 2000 17:44:02 +0200
dal manifesto 23 Maggio 2000 Il trucco dei cibi modificati Dal settore alimentare a quello militare: gli effetti della biotecnologia spiegati in un convegno a Genova ANNA PIZZO - GENOVA Chi minimizza sui possibili effetti pericolosi degli organismi geneticamente modificati dice, tra l'altro, che si temono perché non si conoscono. Tanto che al primo convegno internazionale sulle biotecnologie, che si terrà a Genova da domani, è stato dato il titolo suadente e fuorviante di "Informarsi è naturale". Autogol pazzesco perché il convegno che si è tenuto sabato scorso al teatro della Tosse di Genova, organizzato dal Coordinamento Mobilitebio (formato da associazioni, centri sociali riuniti contro il convegno dei biotec), ha dimostrato esattamente il contrario: e cioè che più se ne sa, più c'è di che preoccuparsi. Denso di informazioni, il contro-convegno ha mostrato che, da qualsiasi parte la si guardi, questa storia che le manipolazioni genetiche sono una grossa risorsa dell'umanità è un trucco perché non solo non risolveranno i problemi della fame del mondo ma anzi li aggraveranno. Come ha facilmente dimostrato il segretario generale del Wwf, Gianfranco Bologna, citando alcuni dati: tra il 1998 e il '99 la superficie coltivata con piante transgeniche è aumentata nel mondo del 44%, passando da 27,8 a 39,9 milioni di ettari. E la straordinaria biodiversità sul nostro pianeta, ha detto Bologna, "è oggetto di una vera e propria estinzione di massa". Se si pensa che Monsanto e altre multinazionali del transgenico hanno ideato un seme che "dura" un solo anno e che l'anno successivo non è più attivo, questo dimostra più di ogni ragionamento quanto poco la lotta biotec contro un determinato parassita è incommensurabilmente impari rispetto agli effetti perversi della concentrazione del potere di coltivare in pochissime mani. Anche Vandana Shiva che, per sopraggiunti e gravissimi problemi nel suo paese, l'India, non è potuta arrivare in tempo, ha però inviato una comunicazione nella quale, tra l'altro, sottolinea come "l'ascesa delle nuove biotecnologie ha cambiato il significato e il valore della biodiversità: da risorsa vitale per la sopravvivenza delle comunità povere, a fonte di materie prime per le grandi corporation". Aggiungendo che "le imprese occidentali sono responsabili di veri e propri atti di biopirateria finalizzati alla colonizzazione della vita stessa". Ha creato un silenzio pesante e carico di inquietudini sulla platea anche l'intervento di Achille Lodovisi, ricercatore dell'Ires toscana. E' stato agghiacciante ascoltare il ricercatore raccontare dell'euforia dell'apparato militare attorno alla "scoperta" delle armi biologiche, molto meno costose di quelle convenzionali o mucleari o chimiche e dall'effetto devastante assai maggiore. Insomma, con cinismo, si potrebbe affermare che, nel rapporto rischio-maleficio, alle armi biologiche spetta il primo posto. "C'è il concreto pericolo - ha detto Lodovisi - che si sviluppi una nuova generazione di armi biologiche devastanti che muterebbero la stessa concezione di arma di distruzione di massa e inaugurerebbero un'era nella quale le manipolazioni genetiche verrebbero impiegate per sterminare intere e ben selezionate popolazioni". A restituire un clima disteso ma fermo alla sala ha provveduto don Andrea Gallo, della comunità San Benedetto: "La nave dello sviluppo ha fatto naufragio e mentre sul Titanic l'orchestra continua a suonare, sembra che una possibilità di salvezza venga da quanti, persa ogni speranza di tornare a bordo, fanno di necessità virtù, piuttosto che dagli altri, per niente disposti a interrompere le danze". Allude alla Rete che Mobilitebio è riuscito a creare: nato sull'onda della contestazione alla potente lobby dei transgenici, il coordinamento rappresenta ora un'altra cosa, destinata a non esaurirsi nella due giorni genovese (il 25 e 26 maggio) che prevede una manifestazione, diverse performances e perfino lo "sbarco dei 1000 Organismi globalmente mibilitati" da una piccola ma agguerrita flotta.
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