Uranio Impoverito



http://www.verdi.it/sitonuov/filevari/deca.htm

Precauzioni da osservare in caso di ritrovamenti di proiettili contenenti
uranio impoverito o di eventuali frammenti di essi

La NATO ha comunicato di aver impiegato in Kosovo circa 31.000 proiettili
per aerei A-10 anti-blindati; detti proiettili da 30 mm sono muniti di
penetratore costituito da circa 300 g di uranio impoverito.

1. Rischi derivanti dall'uranio impoverito, o depleto (UD)

_  L'UD presenta una debole irradiazione esterna; l'intensità di dose a
contatto di proiettili o di frammenti di essi è valutabile in circa 0,5-2
mSv in un'ora: per un immediato confronto, il limite di dose, europeo ed
italiano, per gli arti e per la pelle è di 50 mSv in un anno per un
individuo della popolazione; nel caso in cui l'intensità di dose sia 2 mSv/h
occorrerebbe pertanto tenere a contatto per almeno 25 ore il proiettile o il
frammento per raggiungere tale limite di dose.

_  L'UD è radioattivo e chimicamente tossico e quindi pericoloso soprattutto
per inalazione e ingestione di particolato (polvere nerastra) derivante, ad
esempio, dalla collisione del proiettile con un blindato o altra superficie
resistente.

2. Si raccomanda di non raccogliere i proiettili (si veda un'immagine
fotografica di un tipico proiettile da 30 mm; per maggiore chiarezza è
altresì riportata la sezione di altro proiettile in dotazione a carri
armati) o frammenti di essi, segnalandone la presenza alle forze armate più
vicine.

3. Ove sia indispensabile raccogliere i proiettili per impedire che
individui della popolazione locale, ad esempio bambini, vengano in contatto
con l'UD in essi contenuto, tali proiettili o frammenti:

_  non devono essere tenuti a contatto delle dita per tempi prolungati;

_  devono essere raccolti facendo uso di pinze oppure proteggendo le mani
con guanti o altro materiale in tessuto o, preferibilmente, in plastica, al
fine di evitare rischi di introduzione percutanea, specie in caso di ferite,
nonché di contaminazione della pelle o degli indumenti, soprattutto in caso
di evidente stato di ossidazione o corrosione;

_  non devono essere tenuti in tasca o in altro contenitore (ad esempio,
zaini), in prossimità del corpo;

_  devono essere inseriti in un involucro - riempito di sabbia o terra, da
non raccogliere con le mani - possibilmente di metallo o altrimenti in busta
di plastica multipla, assicurando la tenuta dell'involucro, ad esempio, con
nastro adesivo.

4. Evitare la sosta in zone in cui siano presenti mezzi militari o altri
obiettivi (ad esempio, bunker o postazioni antiaeree) distrutti o
danneggiati.

5. Per minimizzare rischi di inalare o ingerire particolato di UD durante le
operazioni di eventuale raccolta di proiettili o di frammenti di essi oppure
durante la sosta in prossimità di mezzi militari o di altri obiettivi (ad
esempio, bunker o postazioni antiaeree) distrutti o danneggiati:

_  evitare di sollevare polvere;

_      proteggere le prime vie respiratorie (bocca e naso) con maschera o,
al limite, con qualsiasi tessuto (ad esempio fazzoletto), meglio se
preventivamente inumidito;

_  non mangiare, non bere, non fumare;

_  lavare accuratamente le mani al termine dell'operazione di
individuazione, comportante contatto, di proiettili o di frammenti di essi.

6. Consegnare i proiettili o i frammenti alle Forze Armate, unitamente a
tutti i materiali utilizzati per il recupero, indicando la località di
ritrovamento nel modo più esatto possibile.

7. La conferma che gli eventuali proiettili o frammenti siano di uranio
impoverito può essere ottenuta solo in laboratorio o tramite uno strumento
radiometrico portatile, per confronto con il fondo ambientale in aree non
interessate da uranio impoverito. Non vanno pertanto effettuati tentativi di
indagini estemporanee.

8. Nei casi in cui vi siano stati contatti con proiettili o frammenti di
proiettili, per accertare se sia avvenuta incorporazione di uranio
impoverito si effettua la determinazione dell'uranio nell'urina escreta
nell'arco di 24 ore. Ove tale raccolta prolungata presenti difficoltà, può
essere utilizzata l'analisi 'spot' dell'urina, che consiste nella raccolta e
successiva misurazione delle urine escrete tra il momento precedente il
riposo notturno e la prima minzione del mattino. Per la raccolta è
sufficiente un contenitore pulito, lavando le mani prima di effettuare la
minzione.

9. I campioni di urina vanno depositati in idonei contenitori da consegnare
al personale NBC del contingente militare italiano presente in Kosovo, con
gli estremi di identificazione della persona, dell'epoca della sospetta
incorporazione, della data di raccolta delle urine e della relativa durata
(24 ore o 'spot').


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Il documento è stato elaborato da un pool costituito fra gli altri  da Anpa,
Enea, Cisam, Istituto superiore di Sanità, Cnr e alcune università italiane.

E' stato reso pubblico dal sottosegretario all'ambiente Valerio Calzolaio il
26 maggio 2000.


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Fabio Quattrocchi fabioq8 at libero.it
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