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le molecole del businnes nuova societa' italiana quotata in borsa
- Subject: le molecole del businnes nuova societa' italiana quotata in borsa
- From: Andrea Agostini <lonanoda at tin.it>
- Date: Fri, 26 May 2000 17:18:46 +0200
da affari e finanza 22 maggio 2000 Le molecole del business ARRIVA AL NUOVO MERCATO ITALIANO LA PRIMA SOCIETA' DI BIOTECNOLOGIE FARMACEUTICHE di GIORGIO LONARDI Milano Sarà la prima società italiana di biotecnologie ad essere quotata al Nuovo Mercato, probabilmente già entro l'estate. Ma questo è solo uno dei primati vantati da Biosearch Italia, fondata agli inizi del 1997 da un gruppo di manager e ricercatori guidati dall' amministratore delegato Claudio Quarta, a cui pochi mesi dopo si è aggiunto l'attuale presidente Francesco Parenti. Biosearch, ad esempio, ha un patrimonio composto da 50 mila microrganismi rari provenienti da tutto il mondo (compreso l'Antartide e i fondali marini) potenzialmente in grado di produrre sostanze attive utilizzabili per nuovi farmaci. Come la Ramoplanina e il BI397 due potenti antibiotici in corso di sperimentazione clinica negli Stati Uniti. Al contrario della stragrande maggioranza delle società della new-economy Biosearch non è uno start up perchè è nato da una "costola" del gruppo Lepetit (consociata del gruppo Hoechst Marion Roussael ora Aventis) attraverso un Management buy out che ha trasformato in un'azienda il laboratorio di Gerenzano. Ma non basta. Perchè Biosearch (21,9 miliardi di ricavi nel '99) contraddicendo la prassi del settore ha subito cominciato a macinare fatturato. Un risultato ottenuto anche grazie all'accordo con Marion Roussel che ha garantito 28 miliardi, "spalmati" in un certo numero di anni, a fronte di ricerche effettuate dal gruppo italiano. In effetti la "dote" più preziosa ottenuta dall'azienda guidata da Quarta e Parenti è stata il conferimento da parte di Marion Roussel (oltre ai laboratori e agli stabilimenti) dei brevetti su molecole e processi biotecnologici precedentemente scoperti a Gerenzano e non ancora commercializzati. É il caso della Ramoplanina, un potente antibiotico di origine biologica (il microrganismo che lo produce è stato individuato in un piccolo villaggio dell'India meridionale) capace di curare un'infezione da Enterococchi resistenti a tutti i farmaci oggi conosciuti e che si manifesta soprattutto negli ospedali americani con una mortalità che sfiora il 50 per cento. Un farmaco importante, la Ramoplanina, capace di curare un tipo d'infezione che fa strage di pazienti immunodepressi, di trapiantati e di persone sottoposte a terapie farmacologiche invalidanti. Ma anche un ritrovato che assieme al BI397 (efficace contro gli staffilococchi multiresistenti tipici degli ambienti ospedalieri) ha consentito a Biosearch di siglare importanti accordi con due aziende americane. L'intesa con Intrabiotics per lo sviluppo della Ramoplanina e quella con Versicor per il BI397 stanno fruttando a Biosearch circa 30 milioni di dollari nell'arco di alcuni anni. Grazie a questa cifra gli americani hanno ottenuto il diritto per lo sfruttamento dei due farmaci sul solo mercato del Nordamerica. Quanto all'azienda italiana ha portato a casa altri vantaggi: 1) i costi per lo sviluppo dei farmaci e la sperimentazione clinica sono a carico degli americani; 2) quando i prodotti, fra il 2002-2003 (Ramoplanina) e il 2004 (BI397)saranno commercializzati negli Usa e in Canada Biosearch potrà incassare una royalty del 14 per cento; 3) i due farmaci saranno prodotti in Italia negli stabilimenti di Biosearch. Ed è proprio a questo punto della nostra storia che la quotazione al Nuovo Mercato diventa uno dei tasselli portanti della strategia Biosearch. Come spiegano Quarta e Parenti la società non vuole rimanere una sorta di boutique delle biotecnologie capace di applicare tecniche sofisticate per individuare i nuovi farmaci. Al contrario il management vuole trasformare Biosearch in una società biofarmaceutica con un prooprio stabilimento produttivo (l' area prescelta è nel Sud) in grado di commercializzatre direttamente i suoi prodotti nel mercato europeo. Insomma, il progetto è ambizioso. Ed ha convinto 3i, la più importante società europea di venture capital ad acquistare il 39 per cento di Biosearch sborsando 28 miliardi. Riguardo alla quotazione Banca Imi è Global Coordinator dell'operazione, Livolsi & Partner è Advisor della società (Ubaldo Livolsi, ex amministratore delegato della Fininvest ha fatto i primi passi della sua carriera nel settore farmaceutico e conosce bene Lepetit) mentre Banca Sg Cowen si occupa del collocamento istituzionale.
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