[ACEA #177] Emilia-Romagna: legge di incentivazione della fertilizzazione organica



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Comunicato 177 del 29-2-2000

CONTRO LA DESERTIFICAZIONE L'EMILIA-ROMAGNA APPROVA UNA LEGGE DI
INCENTIVAZIONE DELLA FERTILIZZAZIONE ORGANICA

Approvata ieri mattina in Consiglio Regionale la legge proposta dalle verde
Daniela Guerra che darà incentivi agli agricoltori per utilizzare materia
organica per fertilizzare i terreni agricoli.
La comunità scientifica internazionale ha classificato i terreni con
presenza di sostanza organica sotto l'1% terreni in stato di
desertificazione e quelli con presenza tra l'1% ed il 2% terreni in via di
desertificazione. Quasi la metà dei terreni agricoli della nostra Regione
presenta un contenuto di sostanza organica inferiore al 2%, mentre per più
del 20% del nostro suolo è inferiore all'1%. E se guardiamo i dati, notiamo
che dal 1970 al 1990 la presenza di sostanza organica si è quasi dimezzata.
Un processo di perdita progressivo con conseguenze disastrose, dalla
perdita di produttività all'erosione, all'inquinamento ambientale, iniziato
dopo l'ultimo dopoguerra quando alla fertilizzazione organica si è
sostituita quella chimica. La presenza di sostanza organica garantisce al
suolo un livello di fertilità molto elevato, agendo su tre funzioni
fondamentali, biologica, chimica, fisico-meccanica.

"Il progetto di legge  si propone di creare le condizioni per consentire
alle imprese agricole di preservare la produttività dei propri suoli e di
garantire la qualità dei prodotti. E' indispensabile intervenire attraverso
meccanismi pubblici di incentivazione per innescare questo processo di
fertilità, che risolverebbe due problemi: la perdita di fertilità dei
terreni e la collocazione dei rifiuti organici".
Nella Regione Emilia Romagna, infatti, sono presenti abbondanti biomasse
derivanti da scarti vegetali e animali (deiezioni zootecniche, scarti e
fanghi di industrie alimentari, rifiuti di consumi alimentari e di
manutenzione del verde) il cui smaltimento costituisce un grosso problema.
"La maggior parte di queste biomasse, opportunamente recuperate e trattate-
potranno essere utilmente impiegate come fonte di carbonio organico per i
suoli, contribuendo a rallentare o invertire i processi di desertificazione
in atto".

(Fonte AceA)




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