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Fw: ***greennews***
- Subject: Fw: ***greennews***
- From: "paola consoli" <paolac at net4u.it>
- Date: Thu, 2 Mar 2000 14:43:06 +0100
----- Original Message ----- From: "Greenews" <greenews at greenpeace.it> Sent: Wednesday, March 01, 2000 2:00 PM Subject: ***greennews*** > > **************************************** > ITALIA "USURAIA": GREENPEACE CHIEDE AL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO DI > BLOCCARE GLI INVESTIMENTI NUCLEARI ITALIANI IN TURCHIA, ROMANIA ED > UCRAINA > **************************************** > > Roma, 28 febbraio 2000 - L'Italia utilizza gli interessi del 16-18% > applicati dalla SACE - l'agenzia pubblica che assicura i crediti > all'esportazione e li prende in carico quando vanno insoluti - ai > nostri debitori esteri, per lo più paesi africani in grande difficoltà > sociale, economica e politica, per finanziare imprese di stato come > ANSALDO, che con questi soldi costruiscono impianti nucleari. > E' questo il caso del reattore di Akkuyo in Turchia, costruttore ANSALDO > > con crediti SACE e del reattore di Cernovada in Romania, costruttore > ANSALDO con crediti del Medio Credito Centrale (controllato anch'esso > dallo Stato). > Nel 1979 il Governo Rumeno (Ceausescu) fece un accordo con la Canadian > Export Development Corporation (EDC) per costruire una centrale > nucleare. > Il progetto rimase bloccato per le vicende politiche rumene fino a > quando il governo Canadese annunciò nel 1991 un accordo con l'Italia per > > creare un nuovo consorzio AECL con ANSALDO e CANDU per completare il > reattore di Cernovada. La EDC pagò 283.7 milioni di dollari ed Ansaldo > 150 milioni di dollari tramite il garante Medio Credito Centrale con > soldi probabilmente del debito estero di qualche paese disagiato. > La EDC aveva già investito 237.4 milioni di dollari quando sospese i > finanziamenti del previsto miliardo di dollari alla caduta di Ceausescu. > > Il progetto punterebbe sulla grande convenienza economica futura di > vendere energia elettrica prodotta con il nucleare nel mercato > liberalizzato europeo ed in particolare in Italia. > Nel 1998 il 20-40% dell'impianto era già stato realizzato, oggi per > completare il progetto mancano 750 milioni di dollari. L'Italia > dovrebbe, dopo aver finanziato l'impianto con i fondi dei paesi poveri, > vendere l'energia prodotta in Romania, Ungheria, Bulgaria, Yugoslavia e > Grecia. > La stessa storia sta per ripetersi in Turchia, paese canditato > all'ingresso nella Comunita' Europea. ANSALDO, questa volta con le > garanzie di SACE sta per chiudere un accordo con il Governo turco per > costruire un reattore nucleare ad Akkuyo, località costiera nel sud del > Paese, di fronte all'Isola di Cipro. > Greenpeace, sottolinea come, nonostante i cittadini abbiano sancito nel > 1986, attraverso un referendum, l'uscita del Paese dal nucleare, > continui in maniera incoerente e non etica il coinvolgimento all'estero > > delle aziende pubbliche italiane nei progetti atomici. > Come in Ucraina dove, nonostante la domanda di energia continui a > calare, - 9% secondo le ultime stime e non venga adottato alcun > provvedimento di efficienza energetica, grazie a funzionari italiani > della EBRD (European Bank of Reconstruction and Development) si torna a > parlare di finanziare due nuovi reattori nucleari. > In mancanza di una chiara politica estera antinucleare Greenpeace chiede > > al Presidente del Consiglio di indicare una linea comune per tutti i > rappresentanti dello stato Italiano in organismi finanziari e banche > internazionali al fine di scongiurare politiche energetiche > clamorosamente contraddittorie. > In Ucraina il dramma nucleare di Chernobyl non solo è ancora attuale, > considerata la riaccensione del reattore 3 della centrale, ma potrebbe > essere amplificato da questa politica estera "spregiudicata" portata > avanti da paesi europei come l'Italia. > La EBRD, secondo le ultime indiscrezioni raccolte da Greenpeace, > prendera' una decisione non prima di aprile e sarebbe importante un > pronunciamento negativo dei rappresentanti del Governo e del Parlamento > italiano per rafforzare il parere contrario al progetto atomico espresso > > già dal Parlamento austriaco, olandese e tedesco. > > Fonte: Greenpeace > > > ________________________________________________________ > Greenpeace Italia > Via M.Gelsomini 28 00153 Roma Italy > tel 06/5729991 fax 06/5783531 > Conto Corrente Postale n. 67951004 > http://www.greenpeace.it > per informazioni: info at greenpeace.it > > > ** Greenews e' una raccolta di notizie > sulle campagne di Greenpeace. > Greenpeace rispetta la tua privacy > Se non desideri piu' ricevere le informazioni di Greenews > invia una email a > majordomo at greenpeace.it > col seguente testo: > unsubscribe greenews > > > >