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From: "Greenews" <greenews at greenpeace.it>
Sent: Wednesday, March 01, 2000 2:00 PM
Subject: ***greennews***


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> ITALIA "USURAIA": GREENPEACE CHIEDE AL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO DI
> BLOCCARE GLI INVESTIMENTI  NUCLEARI ITALIANI IN TURCHIA, ROMANIA ED
> UCRAINA
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> Roma, 28 febbraio 2000 - L'Italia utilizza gli interessi del 16-18%
> applicati dalla SACE - l'agenzia pubblica che assicura i crediti
> all'esportazione e li prende in carico quando vanno insoluti -  ai
> nostri debitori esteri, per lo più paesi africani in grande difficoltà
> sociale, economica e politica, per finanziare imprese di stato come
> ANSALDO, che con questi soldi costruiscono impianti nucleari.
> E' questo il caso del reattore di Akkuyo in Turchia, costruttore ANSALDO
>
> con  crediti SACE e del reattore di Cernovada in Romania, costruttore
> ANSALDO con crediti del Medio Credito Centrale (controllato anch'esso
> dallo Stato).
> Nel 1979 il Governo Rumeno (Ceausescu) fece un accordo con la Canadian
> Export Development Corporation (EDC) per costruire una centrale
> nucleare.
> Il progetto rimase bloccato per le vicende politiche rumene fino a
> quando il governo Canadese annunciò nel 1991 un accordo con l'Italia per
>
> creare un nuovo consorzio AECL con ANSALDO e CANDU per completare il
> reattore di Cernovada. La EDC pagò 283.7 milioni di dollari ed Ansaldo
> 150 milioni di dollari tramite il garante Medio Credito  Centrale con
> soldi probabilmente del debito estero di qualche paese disagiato.
> La EDC aveva già investito 237.4 milioni di dollari quando sospese i
> finanziamenti del previsto miliardo di dollari alla caduta di Ceausescu.
>
> Il progetto punterebbe sulla grande convenienza economica futura di
> vendere energia elettrica prodotta con il nucleare nel mercato
> liberalizzato europeo ed in particolare in Italia.
> Nel 1998 il 20-40% dell'impianto era già stato realizzato, oggi per
> completare il progetto mancano 750 milioni di dollari. L'Italia
> dovrebbe, dopo aver finanziato l'impianto con i fondi dei paesi poveri,
> vendere l'energia prodotta in Romania, Ungheria, Bulgaria, Yugoslavia e
> Grecia.
> La stessa storia sta per ripetersi in Turchia, paese canditato
> all'ingresso nella Comunita'  Europea. ANSALDO, questa volta con le
> garanzie di SACE sta per chiudere un accordo con il Governo turco per
> costruire un reattore nucleare ad Akkuyo, località costiera nel sud del
> Paese, di fronte all'Isola di Cipro.
> Greenpeace, sottolinea come, nonostante i cittadini abbiano sancito nel
> 1986, attraverso un referendum, l'uscita del Paese dal nucleare,
> continui  in maniera incoerente e non etica il coinvolgimento all'estero
>
> delle aziende pubbliche italiane nei progetti atomici.
> Come in Ucraina dove, nonostante la domanda di energia continui a
> calare,  - 9% secondo le ultime stime  e non venga adottato alcun
> provvedimento di efficienza energetica, grazie a funzionari italiani
> della EBRD (European Bank of Reconstruction and Development) si torna a
> parlare di finanziare due nuovi reattori nucleari.
> In mancanza di una chiara politica estera antinucleare Greenpeace chiede
>
> al Presidente del Consiglio di indicare una linea comune per tutti i
> rappresentanti dello stato Italiano in organismi finanziari e banche
> internazionali al fine di scongiurare politiche  energetiche
> clamorosamente contraddittorie.
> In Ucraina il dramma nucleare di Chernobyl non solo è ancora attuale,
> considerata la riaccensione del reattore 3 della centrale, ma potrebbe
> essere amplificato da questa  politica estera "spregiudicata" portata
> avanti da paesi europei come l'Italia.
> La EBRD, secondo le ultime indiscrezioni raccolte da Greenpeace,
> prendera' una decisione non prima di aprile e sarebbe importante un
> pronunciamento negativo dei rappresentanti del Governo e del Parlamento
> italiano per rafforzare il parere contrario al progetto atomico espresso
>
> già dal Parlamento austriaco, olandese e tedesco.
>
> Fonte: Greenpeace
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