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Eurofighter Typhoon, aggiornamento e scheda tecnica
C'è la copertura finanziaria per l'acquisizione della seconda tranche del
programma EFA? A spese dei contribuenti, in un modo o nell'altro forse ci
sarà. E se non potrà continuare per un motivo qualsiasi, beh un pò di
miliardi spesi così a chi può interessare?
EFA è un velivolo che fa concorrenza al Rafale francese, ma anche al Jsf
F35 della Lockeed (progetto a cui partecipa anche l'Italia). L'EFA è il
caccia salutato con benevolenza dai sindacati italiani perchè europeo. E'
un velivolo conosciuto da chi in questa lista ha lavorato in una azienda
aeronautica. Loro sanno bene che portarlo a "casa" non ha significato
rilanciare l'occupazione, anzi. Sanno bene che le prove dinamiche dei
velivoli e quelle di armamento si svolgono nelle basi militari. Lì avverrà
l'addestramento e poi l'impiego nelle possibili missioni. Ciò che si
nasconde è la solita manfrina: la produzione delle parti avviene nel nord e
nel sud. Campania e Puglia si sono già scannate per portare sulla loro
terra la produzione di sistemi militari.
Eurofighter Typhoon, aggiornamento e scheda tecnica
Eurofighter GmbH e l'agenzia intergovernativa Netma (Nato Eurofighter and
Tornado Management Agency) hanno annunciato di aver siglato il 14 dicembre
scorso il contratto Tranche 2 per la produzione di 236 velivoli Typhoon
destinati alle quattro nazioni partner, Germania, Italia, Regno Unito e
Spagna. Si tratta di una decisione importante e molto attesa dall'industria
aeronautica italiana, che partecipa con una quota pari al 20% del
programma, e per le aziende del gruppo Finmeccanica in particolare che
svolgono un importante ruolo nella definizione, progettazione, sviluppo e
produzione del nuovo velivolo.
Gli Eurofighter della Tranche 2 avranno, rispetto alla versione iniziale
attualmente in consegna alle forze aeree dei quattro paesi aderenti al
consorzio, un sostanziale miglioramento della capacità aria-superficie e
l'integrazione dei più avanzati missili aria-aria. La produzione dei 236
velivoli è così suddivisa: Germania 68 aerei, Italia 46 (di cui 3 biposto e
43 monoposto), Regno Unito 89, Spagna 33. Le consegne ai quattro paesi
partner sono previste all'inizio del 2008.
Eurofighter Typhoon rappresenta il risultato di una collaborazione
quadrilaterale di governi e industrie (Germania, Gran Bretagna, Italia,
Spagna) per la realizzazione di un caccia multiruolo avanzato che
costituirà il fulcro delle forze aeree per almeno i prossimi 30 anni. La
definizione, progettazione, sviluppo e produzione dell'Eurofighter
costituisce il principale programma di collaborazione industriale della
storia d'Europa.
Il requisito
Eurofighter è un velivolo supersonico bimotore per difesa aerea,
interdizione e superiorità aerea, sviluppato e prodotto in collaborazione
da Finmeccanica (per la parte velivolistica da Alenia Aeronautica; per
quella avionica da Galileo Avionica; per quella dei sistemi di
comunicazione e navigazione da Marconi Selenia Communications, per i motori
dalla partecipata Avio), da Bae Systems per la Gran Bretagna e da Eads per
Germania e Spagna. Il programma è gestito dal consorzio Eurofighter GmbH,
con sede a Monaco (Germania). Da parte governativa è gestito dall'Agenzia
Netma, costituita per soddisfare le esigenze di approvvigionamento delle
forze aeree dei quattro paesi partecipanti al programma.
Nel gennaio 1998 le quattro nazioni hanno sottoscritto un Memorandum of
Understanding per le fasi di industrializzazione e produzione (suddivisa in
tre Tranche) di 620 esemplari complessivi, così ripartiti: Germania 180,
Regno Unito 232, Italia 121, Spagna 87. Nel settembre 1998 Netma ha siglato
i contratti della prima Tranche per l'acquisizione di 148 velivoli e 383
motori.
La collaborazione industriale
Lo sviluppo e la produzione del velivolo sono affidati a due consorzi:
Eurofighter, per la parte velivolistica, Eurojet per la motoristica.
Eurofighter GmbH è costituito da Alenia Aeronautica (Italia 19,5%), Bae
Systems (Regno Unito 37,5%), Eads-Spagna (13%) e Eads-Germania (30%); è
responsabile del progetto, dello sviluppo e dell'assemblaggio finale del
velivolo, della gestione del programma e del coordinamento delle attività
dei sub-contraenti; gestisce e coordina le attività delle ditte
subcontraenti. Eurojet Turbo GmbH, costituito da Avio (Italia 21%), Itp
(Spagna 13%), Mtu-München (Germania 33%) e Rolls-Royce (Regno Unito 33%), è
responsabile del progetto e del coordinamento delle attività per la
produzione del motore EJ200 impiegato sul velivolo.
Per lo sviluppo e la produzione di sottosistemi complessi sono stati
inoltre costituiti, e si interfacciano con Eurofighter, il consorzio
Euroradar per la progettazione e la realizzazione del sistema radar del
velivolo, denominato Captor (Galileo Avionica partecipa al consorzio) e il
consorzio EuroDass (Defensive Aids Sub-System) per la progettazione e la
realizzazione del sottosistema per la protezione del velivolo da minacce
missilistiche a guida radar, laser o termica (anche in questo caso Galileo
Avionica partecipa al consorzio).
Il programma, diviso in tre tranche, è così ripartito:
1^ Tranche: 148 aerei in produzione nel periodo 2003/2007
2^ Tranche: 236 aerei in produzione nel periodo 2007/2012
3^ Tranche: 236 aerei in produzione nel periodo 2012/2017
Risorse e capacità produttive del programma Eurofighter
Eurofighter Typhoon rappresenta per l'industria aerospaziale europea una
spinta tecnologica e occupazionale in grado di offrire future garanzie di
sviluppo ai partner, dando una garanzia di capacità, buon rapporto
costo-efficacia e competitività globale. Attualmente oltre 60.000 persone
nelle quattro nazioni partner, di cui 12.000 in Italia, sono oggi coinvolte
nel programma. Nel caso del Typhoon, a sostenere queste capacità
produttive, superiori oggi a tre velivoli al mese, vi è un portafoglio
fornitori costituito da oltre 600 società, delle quali più di 200 in
Italia. In fase di picco della produzione, il Team Eurofighter darà lavoro
a oltre 120.000 persone in Europa, di cui 24.000 in Italia.
Il ruolo di Alenia Aeronautica
Alenia Aeronautica è il leader nazionale nel programma di produzione del
velivolo, con una quota del 19,5% ed è responsabile della costruzione
dell'ala sinistra, della progettazione e costruzione della fusoliera
posteriore insieme a Bae Systems, della progettazione e integrazione di
alcuni sistemi di bordo, quali armamento e navigazione, nonché
dell'integrazione di tutto il sistema propulsivo. La società italiana è,
inoltre, responsabile dell'assemblaggio finale di tutti i velivoli per
l'Aeronautica militare italiana e di quelli dei clienti export dei paesi di
competenza. Negli stabilimenti di Torino-Caselle, è in corso la produzione
relativa alla prima tranche di 148 velivoli - 29 dei quali per l'Italia -
definita e siglata nel 1998. A novembre 2004 erano stati consegnati alle
forze aeree dei quattro paesi 29 velivoli.
In Italia, in particolare, sono stati consegnati all'Aeronautica militare
italiana sei Typhoon biposto (uno alla base di Cameri, Novara, e cinque
alla base di Grosseto) che, sino al 30 novembre, hanno effettuato un totale
di oltre 350 ore di volo effettive. Il primo caccia monoposto per l'Ami,
denominato IS002, sarà presentato al collaudo entro il 2004 mentre il primo
monoposto IS001, che ha effettuato il primo volo agli inizi di luglio,
rimarrà per il momento in Alenia Aeronautica come Instrumented Series
Production Aircraft al fine di sperimentare alcuni sistemi. Oltre ai
velivoli consegnati, sono stati già completati IS002 e IS003 mentre in
linea di assemblaggio finale vi sono cinque aerei monoposto (IS004-5-6-7-8)
e IT007 biposto.
L'occupazione in Alenia Aeronautica e in Italia
Negli stabilimenti Alenia Aeronautica di Torino e di Caselle, in cui
lavorano complessivamente poco meno di 3.000 addetti, oltre 1.000 sono oggi
impegnati nello sviluppo e produzione di Eurofighter Typhoon (con una
capacità produttiva di circa un velivolo al mese). Ulteriori cento persone
lavorano per il Typhoon negli stabilimenti del Sud (Nola, Casoria e
Foggia). Con la firma del contratto della seconda tranche il numero
complessivo di addetti e in particolare la quota delle unità impegnate nel
programma per il caccia europeo potrebbe aumentare notevolmente. In termini
occupazionali va sottolineato che in Italia sono impiegate in media per le
sole attività dirette, interne ed esterne circa 7.200 risorse uomo/anno, di
elevata qualificazione tecnica e alto livello professionale. Altre 4.800
risorse uomo/anno sono assorbite dalle attività indirette legate al programma.
Va considerato infine che tali attività comportano un indotto (terziario)
per un valore equivalente alla somma delle attività dirette ed indirette.
L'occupazione totale generata dal programma (diretta, indiretta e
terziaria) è dell'ordine delle 24.000 risorse uomo/anno con una
distribuzione sul territorio che può stimarsi 50% nel nord e 50% nel
centro-sud. La produzione di Eurofighter comporterà ricadute dirette e
indirette che potranno portare i loro benefici effetti sull'occupazione e
in generale sulla economia europea e italiana per un periodo sicuramente
non inferiore ai quindici anni.
I componenti di responsabilità Aermacchi
Con una partecipazione industriale di circa il 4%, Aermacchi ha un ruolo
importante nel programma Eurofighter. In particolare presso l'azienda di
Venegono sono stati progettati e sviluppati, e sono attualmente in
produzione, le estremità alari, i piloni subalari, i raccordi ala-fusoliera
e componenti degli alloggiamenti dei motori del caccia europeo. Inoltre
sempre presso la Aermacchi si è svolto un esteso programma di test in
galleria del vento della nuova macchina.
Galileo Avionica per l'Eurofighter Typhoon
Galileo Avionica partecipa allo sviluppo e alla produzione di sottosistemi
complessi nell'ambito dei consorzi Euroradar per la progettazione e la
realizzazione del sistema radar del velivolo, e EuroDass per la
progettazione e la realizzazione del sottosistema per la protezione del
velivolo da minacce missilistiche a guida radar, laser o termica. Galileo
Avionica lavora anche su altri sistemi del velivolo, tra cui i display
multifunzione del cockpit del Typhoon, i sistemi di navigazione; il sistema
di gestione del sistema d'arma, il sistema di controllo del volo.
Galileo Avionica è Prime Contractor per il sistema passivo di ricerca,
identificazione e puntamento dei bersagli del Typhoon, il Pirate, che
sfrutta un sistema a raggi infrarossi, uno dei sistemi maggiormente
avanzati del sistema di missione dell'aereo. Il programma Eurofighter
rappresenta per Galileo Avionica una importante attività che coinvolge le
business unit Sistemi ed Equipaggiamenti Avionici, quella Sistemi Radar e
quella Simulatori e Teleguidati, presso gli stabilimenti di Milano, Torino,
Pomezia e Ronchi dei Legionari, per un totale di circa 600 addetti.
Il contributo di Marconi Selenia Communications
La controllata Marconi Selenia Communications contribuisce al programma con
la realizzazione della maggior parte degli equipaggiamenti di comunicazione
e navigazione dell'aereo. Gli apparati Marconi Selenia Comunications,
installati sui velivoli di tutte e quattro le nazioni partecipanti al
programma, sono: il sistema Iff per l'identificazione amico-nemico; il
sistema Mids Interface Unit (Miu); la Crash Survivable Memory Unit (Csmu);
il sistema di atterraggio strumentale Microwave Landing System / MultiMode
Receiver (Mls/Mmr); il sistema di navigazione Distance Measuring Equipment
- Precision (Dme-P) Inoltre l'azienda partecipa alla fornitura diella
Communication Audio Management Unit (Camu) e della radio V/Uhf.
La controllata Sirio Panel contribuisce al programma con la realizzazione
di larga parte della strumentazione del cockpit. Gli apparati Sirio Panel
equipaggiano i velivoli di tutte e quattro le nazioni che partecipano al
programma e rappresentano lo stato dell'arte nel campo dell'interfaccia
uomo-macchina. Gli equipaggiamenti Sirio Panel, quali i pannelli di
controllo, le tastiere multifunzionali e i display, sono stati progettati
dallo staff tecnico Sirio Panel con il conseguimento di numerosi brevetti e
sono prodotti interamente nello stabilimento Sirio Panel di Montevarchi,
Arezzo.
L'export
Oltre ai paesi partner, l'Eurofighter è stato già ordinato nel giugno 2003
dall'Aeronautica militare austriaca (18 esemplari) e le consegne sono
previste a partire dal 2007. Il Typhoon è stato anche selezionato dalla
Grecia e da Singapore ed è in fase di valutazione in Norvegia. Altri
mercati potenziali interessanti sono la Turchia e la Svizzera.
Tecnologie d'avanguardia in continua evoluzione
Al momento della sua entrata in servizio Eurofighter Typhoon rappresenta la
tecnologia aerospaziale più avanzata della sua generazione. Per tutto il
ciclo di vita operativa Eurofighter sarà soggetto a un programma di
potenziamento tecnologico ben definito che ne garantirà la competitività in
uno scenario in continuo mutamento. Tecnologie in continua evoluzione, sia
a bordo del velivolo sia nell'ambito dell'assistenza, ne aumenteranno
l'efficacia operativa, le capacità di sopravvivenza e l'economia di
gestione. Eurofighter è stato costruito con materiali leggeri ad alta
resistenza (fibra di carbonio, fibra di vetro, leghe di titanio e di
alluminio) e progettato in stretto coordinamento tra ingegneri e piloti.
Il Typhoon unisce tecnologie d'avanguardia con equipaggiamenti realizzati
con tecniche di nuova concezione. Il pilota si avvale di un'ampia dotazione
dei più moderni e avanzati sensori di navigazione, perlustrazione e
attacco, pienamente integrati e capaci di scambiare dati e informazioni con
altri velivoli e stazioni di terra. La cabina, dove tutti i comandi sono a
portata di mano, è completamente trasparente e realizzata in un pezzo
unico. Il velivolo è dotato di pilota automatico e di un sistema che
consente di attivare alcuni comandi vocali. Il casco con proiezione dei
dati sul visore consente di avere a disposizione del pilota tutti i
parametri primari.
Il ruolo del Eurofighter
Il punto focale delle capacità richieste dal requisito per Eurofighter
Typhoon è la possibilità di agire con efficacia in un contesto di network
centralizzato ottimizzando il potenziale dell'intera gamma di funzioni
operative. Le operazioni in cui sarà coinvolto potranno essere complesse
attività militari, come - peculiarmente per l'Italia - attività
multinazionali di mantenimento della pace e operazioni di difesa e
sicurezza nazionale, ma anche con missioni di combattimento. La capacità
swing-role (copertura di diversi ruoli nel corso di una stessa missione)
del velivolo rappresenta la soluzione ottimale per soddisfare le più
diverse esigenze di operazioni militari. Grazie alla straordinaria
possibilità di dispiegamento e alle prestazioni negli ambienti più
sofisticati, Eurofighter Typhoon garantisce livelli incomparabili di
flessibilità in un unico velivolo.
Dati principali del velivolo
Lunghezza totale: 15.96 m.
Altezza: 5.28 m.
Apertura alare: 10.95 m.
Peso a vuoto: 11.150 kg
Peso massimo al decollo: 23.500 kg
Propulsori: 2 turbofan Eurojet EJ200
Spinta max senza post-bruc: 60 KN (13.500 lb)
Spinta max con post-bruc.: 90 kN (20.000 lb)
Velocità max: mach 2,0
Fonte: Finmeccanica, Roma
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