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wuelà, un saluto all'esecutivo fim-fiom-uilm che ai tempi ha ricevuto i ringraziamenti dell'azienda per la sua superba collaborazione.



Venegono Superiore - Volo di presentazione dell’addestratore militare M-346. Oltre ai 1.800 dipendenti e numerose autorità, presente anche Berlusconi: «Il Governo sosterrà il prodotto all’estero»
Ecco il nuovo gioiello Aermacchi: «Conquisterà il mercato europeo»


L'aeronautica militare europea riparte dall'Aermacchi di Venegono Superiore. Ma per farlo, secondo i responsabili dell'azienda, occorre l'aiuto e il sostegno del Governo italiano. Aiuto che arriverà senz'altro, ha promesso il presidente del consiglio Silvio Berlusconi.
È quanto avvenuto durante la presentazione in grande stile del nuovo velivolo militare Aermacchi. La cerimonia ufficiale in volo dell'M-346, addestratore di cui è appena stato terminato il prototipo, è avvenuta lunedì pomeriggio di fronte ad autorità locali e nazionali, nonché ai 1.800 dipendenti Aermacchi che hanno assistito con entusiasmo al volo. Alla cerimonia dell'azienda varesina, di cui è proprietaria Finmeccanica da circa due anni, hanno assistito, oltre a Berlusconi, anche i ministri Roberto Maroni e Anotnio Marzano.


Per accogliere autorità ed effettuare la presentazione dell’addestratore sono state bloccate dalle forze dell’ordine tutte le arterie che portano all’aeroporto di Venegono. Polizia e Carabinieri, dispiegati ovunque, hanno rigidamente regolato il traffico e mantenuto la folla di curiosi e appassionati che si sono accalcati alle recinzioni dell’area Aermacchi.

Meno di trecento metri necessari per il decollo, una velocità che può superare i mille chilometri orari, possibilità di volare a una bassa elocità di poco superiore ai 90 nodi. Sono solo alcune delle caratteristiche del super-velivolo che la stessa Aermacchi vuole proporre non solo al mercato militare italiano ma anche europeo e mondiale, come ha specificato nella sontuosa presentazione (che si è svolta in un hangar, trasformato per l’occasione in un vero e proprio teatro), il presidente e amministratore delegato di Finmeccanica Pierfrancesco Guarguaglini. «L’aiuto che chiediamo, oltre a quello che già ci è stato dato – ha spiegato Guarguaglini -, è di sostenere il passaggio dal prototipo alla produzione e vendita dell’addestratore, oggi all’avanguardia sul territorio internazionale». Dai relatori, tra cui anche Giorgio Zappa, presidente e amministratore delegato di Alenia Aeronautica, la richiesta al Governo, anche se un po’ velata, di non tagliare nella prossima finanziaria i fondi a disposizione della ricerca aerospaziale: «Ormai il settore è una grossa realtà che partecipa allo sviluppo del paese. Speriamo che in futuro vi siano ancora tante giornate come questa».

Al Presidente del consiglio è stata fatta anche un’altra richiesta: «Abbiamo creato un velivolo straordinario – ha aggiunto il presidente di Finmeccanica -, non senza ansie né gioie. L’obiettivo è che l’M-346 non serva solo l’aeronautica militare italiana, ma anche Europea, che diventi l’Aereo trainer delle aviazioni delle diverse nazioni. Ma per farlo occorre che il nostro Presidente del consiglio se ne faccia portavoce con i Governi dell’Unione. Ci aspettiamo supporto da questo punto di vista».
«Faremo conoscere al mondo quello che è viene presentato oggi – ha dichiarato Berlusconi salito sul palco dell’hangar/teatro, prima della presentazione in volo dell’addestratore -. Aermacchi si attende un supporto preciso e studieremo la questione. Ma bisogna considerare che il tetto di investimenti non supererà del 2 per cento di quanto deciso l’anno precedente. Studieremo la questione. Di una cosa le aziende presenti oggi possono essere certe: farò da "commesso viaggiatore" con i Governi dell’Unione Europea per promuovere questo sorprendente velivolo. L’Europa deve essere sempre più unita anche dal punto di vista militare perché tutte le grandi democrazie hanno alla base una difesa militare adeguata».


L’addestratore è stato poi presentato sulla pista dell’aeroporto dell’Aermacchi. A guidare il velivolo è stato il Comandante Cecconello, colonnello che dal 1997 è capo collaudatore nell’azienda varesina. «L’Aermacchi va bene, sta uscendo dalla crisi – ha dichiarato l’amministratore delegato Giovanni Bertolone -. La forza di questa azienda, oltre ai suoi dipendenti che abbiamo voluto tutti qui oggi, è sempre stata quella di saper leggere in anticipo la Storia».

Lunedi 11 Ottobre 2004
Manuel Sgarella