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turismo e radioattività in sardegna





 nuova sardegna del 1\4\2004

RADIOATTIVITA'
 «Così il turismo è danneggiato»





 CAGLIARI. La stagione turistica è alle porte e tutte le voci sulla presunta
radioattività in Sardegna possono provocare solo danni alla sua immagine.
 A lanciare l'allarme è il comitato "Gettiamo le basi", che ha invitato i
Comuni e gli operatori economici a quantificare il danno provocato dal calo
d'immagine della Sardegna, calcolando anche l'eventuale flessione di vendite
e di presenze turistiche attribuibile alla mancata trasparenza e
attendibilità dei controlli ambientali e sanitari.
 Secondo il comitato, è ancora ben lontana un'informazione attendibile e
trasparente sulla contaminazione, eventuale, e sui rischi certi e concreti -
è detto in una nota - cui sono esposti abitanti e turisti a causa delle
devastanti attività belliche di Italia, Nato e Usa.
 «L'incidente del sommergibile nucleare avvenuto lo scorso ottobre alla
Maddalena e la lunga catena di sofferenze e morte che ha come epicentro il
Poligono Interforze Salto di Quirra - continua la nota - hanno fatto
emergere con cruda evidenza l'inadeguatezza, o la noncuranza delle autorità
competenti a garantire la sicurezza del territorio e il diritto all'
incolumità, alla salute, alla vita del popolo sardo e dei suoi ospiti» viene
specificato.
 «L'assenza di certezze sull'impatto sanitario e ambientale della base della
Maddalena - denuncia il comitato - e delle perenni sperimentazioni ed
esercitazioni nella zona di Quirra ha arrecato un danno difficilmente
sanabile all' immagine della Sardegna e minaccia di affossare la sua fragile
economia che ha come punto di forza la salubrità e la qualità ambientale».
 L'associazione "Gettiamo le basi" chiede dunque che venga dimostrato
subito, prima che la stagione turistica sia irrimediabilmente compromessa,
«che convivere con sommergibili a propulsione e armamento nucleare non
comporta alcun rischio e che il poligono di Quirra non è un focolaio di
leucemie».