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dal ng it.media.tv
Da: "Report" <reportTOGLIQUESTO@rai.it>
Oggetto: Morire di pace
Data: sabato 6 marzo 2004 12.50
domenica prossima 7 marzo alle ore 23,20 su Raitre andrà in onda Report con
una nuova inchiesta dal
titolo:
MORIRE DI PACE
DI SABRINA GIANNINI
www.report.rai.it
Un militare può davvero morire in tempo di pace a causa dell'uranio
impoverito?
A un mese dalla morte del Caporal maggiore Melis e cinque anni dopo il
primo reportage (primo in assoluto per la televisione italiana), Report
torna sull'argomento. Cinque anni fa avevamo riportato un solo caso di
denuncia, quello della madre di Salvatore Vacca, morto di leucemia di
ritorno dalla Bosnia. Oggi sono 24 i morti per "Sindrome dei Balcani" e
oltre 200 i malati. Quasi tutti colpiti da tumori al sistema
emo-linfatico. I parenti delle vittime e due associazioni ritengono che
quelle patologie siano causate dalle missioni militari fatte all'estero, e
puntano il dito sull'uso delle armi all'uranio impoverito da parte della
NATO.
La commissione medica Mandelli ha escluso una correlazione tra uranio
impoverito e tumori nei soldati. Secondo l'Osservatorio militare quella
relazione è viziata da un errore di fondo che, se fatto in cattiva fede
dal Ministero della Difesa, è da considerarsi un maldestro esempio di
insabbiamento.
Basandosi esclusivamente sui fatti e documenti e tornando sui luoghi delle
missioni in Bosnia e Kossovo, emergono le responsabilità dei vertici
militari che hanno tardivamente avvertito i nostri soldati sul reale
pericolo dell'uranio impoverito, nonostante gli americani usassero le
precauzioni dal '95. Oggi assicurano di essere adeguatamente protetti e
controllati al ritorno dalle missioni. Appunto: come tornano dalle
missioni in Iraq e Afghanistan i nostri soldati visto che inglesi e
americani non hanno dichiarato dove hanno usato le armi all'uranio
impoverito? Una scoria che potrebbe uccidere anche in Italia. La Sardegna
infatti possiede numerosi poligoni militari sperimentali e di
addestramento ideali per le più raffinate armi in commercio. Tra la
popolazione dell'area circostante il poligono di Salto di Quirra
(provincia di Cagliari) c'è un'incidenza di tumori al sistema
emo-linfatico di molto superiore alla media nazionale e si tratta delle
stesse neoplasie che colpiscono i soldati di ritorno dalle missioni nei
Balcani. Non ci sono prove scientifiche. E non sono state cercate. Tutto
questo mentre l'OMS dichiara non esserci un nesso di casualità tra uranio
impoverito e cancro e l'ONU, che considera le armi all'uranio impoverito
un crimine contro l'umanità.