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Nucleare – 862 milioni per togliere 5 impianti
- Subject: Nucleare – 862 milioni per togliere 5 impianti
- From: rossana <rossana@comodinoposta.org>
- Date: Mon, 01 Mar 2004 23:13:49 +0100
Nucleare – 862 milioni per togliere 5 impianti
Cifre e programmi illustrati a Rotondella: stanziati fondi che saranno
usati fino al 2015 per smantellare anche il centro Itrec presente nel
centro materano
ROTONDELLA (MATERA) - Per smantellare i cinque impianti del ciclo del
combustibile nucleare presenti in Italia - i due della Casaccia, nei pressi
di Roma, e quello di Rotondella (Matera), Saluggia (Vercelli) e Bosco
Marengo (Alessandria) - la Società di gestione degli impianti nucleari
(Sogin), creata nel 1999 all’interno della holding Enel e dal novembre 2000
trasferita al Ministero dell’ Economia, spenderà fino al 2015 862 milioni
di euro.
Cifre e programmi sono stati illustrati oggi dal Direttore della
disattivazione degli impianti di combustibile, Ivo Tripputi, e dal
Direttore delle relazioni esterne di Sogin, Ugo Spezia, a Rotondella
(Matera), dove si trova il centro Itrec frutto di un accordo fra Italia e
Stati Uniti che risale al 1959.
Oltre ai cinque impianti del ciclo del combustibile, Sogin gestisce anche
le quattro centrali nucleari italiane (Trino Vercellese, Caorso, Latina e
Garigliano).
Tripputi e Spezia, rispondendo alle domande dei giornalisti, hanno spiegato
che tecnici di Sogin stanno collaborando allo smantellamento di tre
sommergibili nucleari dell’ ex Unione Sovietica, nella base di Arcangelo, e
alla costruzione di un deposito a Murmansk: «Queste attività, controllate
dal G8 - ha detto Spezia - non hanno alcuna relazione con gli impianti
italiani né è previsto alcun trasferimento di materiale o scorie in Italia».
Nell’impianto di Rotondella - che è stato fatto visitare ai giornalisti
mentre era in corso, in alcune parti, un controllo da parte di ispettori
dell’Iaea e dell’Euratom - Sogin, che lo gestisce dal 6 agosto 2003 quando
è subentrata all’ Enea, investirà fino al 2015 una somma pari a 210 milioni
di euro. L’impianto fu completato nel 1970 e, a partire dal 1968, ha
ricevuto 84 elementi (ognuno del peso di 37,5 chilogrammi) di combustibile
irraggiati provenienti dalla centrale di Elk River (Minnesota, Stati
Uniti). Venti elementi sono stati ritrattati. Oggi, in una «piscina», sono
custoditi 64 elementi. Nel centro sono inoltre custoditi rifiuti liquidi
(in 433 fusti) e solidi (in 337 fusti). «A Rotondella - ha detto Spezia -
non c’è mai stato un solo grammo di plutonio, perché il centro fu
realizzato per sviluppare la filiera uranio-torio». Attualmente, la
condizioni di sicurezza della struttura è definita «accettabile», ma Sogin
- hanno detto i suoi dirigenti - sta lavorando per migliorarla. In
riferimento alla vicenda del deposito di scorie nucleari che il Governo,
nel novembre 2003, aveva deciso di realizzare a Scanzano Jonico (Matera), i
dirigenti di Sogin hanno detto che durante contatti che la società ebbe con
gli amministratori regionali e locali dopo il 6 agosto 2003 non si parlò
mai del deposito unico a Scanzano, che il Governo non aveva ancora deciso.
(19/02/04)