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Re: il rifiuto dei piloto israeliani...



On 21-10-2003 12:28, "rossana" <rossana123@libero.it> wrote:

> 
>> 
>> Il rifiuto dovrebbe edntrare nel patrimonio culturale e politico dei
>> lavoratori e delle loro rappresentanze, e se I motivi etici non si vogliono
>> ascoltare che meditino almeno su ciò che annunciano I dirigenti delle loro
>> aziende. Dietro le fumisterie si palesa chiaramente l'ennesimo piano di
>> dismissioni, licenziamenti e alienazioni speculative del patrimonio
>> pubblico.
> 
> guarda sono sul depresso, dopo anni e anni in cui abbiamo visto di tutto,
> ancora non si è capito niente.
> Adesso la Fiom è alle prese con i pre-contratti. Questi prevedono aumenti
> salariali e azioni contro la precarietà in fabbrica. Per carità tutto
> ineccepibile.
> Ma queste fabbriche non sono fabbriche qualunque. Centrosinistra e
> centrodestra  ne propongono un forte rilancio in nome dell'innovazione,
> della capacità competitiva del sistema paese. Ma stiamo scherzando? Ma la
> guerra permanente, il distrastro economico annunciato, la miseria che
> aumenta, e tutto per la folle corsa al riarmo, possibile che tutto questo
> non ponga un minimo di riflessione alla disumanizzazione crescente? Non
> sarebbe ora di avere il coraggio di scegliere e dire basta!
> Ecco un volantino che fa piangere. Ciao
> 
> Samarate  I metalmeccanici della Cgil rivolgono dure accuse alla direzione
> dell'Agusta su presunte illegalità negli appalti
> Fiom denuncia: «L'Agusta ci boicotta»
> 
> (16 ottobre 2003) Equivoco o provocazione antisindacale contro i
> metalmeccanici della Cgil? Per gli aderenti della Fiom dello stabilimento
> aeronautico della Agusta Westland, che ha sede a Samarate e Vergiate, non
> ci sono dubbi. La direzione aziendale sta cercando di imbavagliare il
> sindacato, impegnato in questo periodo sul contratto nazionale e a spiegare
> ai lavoratori i pre-contratti. Così, nonostante l'avviso emesso
> dall'azienda nei giorni scorsi, che non riconosceva la riunione di oggi
> come assemblea retribuita, la Fiom ha convocato i lavoratori ai cancelli
> per spiegare i pre-contratti, e per protestare contro una decisione
> ritenuta ingiusta.
> In un centinaio si sono ritrovati nell'assemblea a porte aperte
> all'ingresso della fabbrica. A parlare ai dipendenti, che si sono accollati
> il rischio di non essere pagati, c'erano il segretario nazionale della Fiom
> Cgil Riccardo Nencini, Osvaldo Rabolini della segreteria provinciale e i
> delegati delle rsu (rappresentanze sindacali unitarie). Hanno appoggiato
> questa iniziativa anche la Flmu della Cub, di cui era presente il
> segretario Marco Galli.
> Proprio dalle rsu sono arrivati gli affondi più critici. Claudio caretta,
> delegato della Fiom ha infatti dichiarato che «questa azienda gode
> all'esterno di una fama non meritata, qui ci sono infatti situazioni di
> illegalità che riguardano gli appalti, procedure che ricorrono
> all'intermediazione di manodopera, che è pagata la metà e non lavora in
> condizioni di sicurezza appropriate, nella palese violazione di quella che
> viene detta la legge sul caporalato». Un problema come sostiene Caretta che
> è stato sollevato in luglio e al centro di una vertenza sindacale che non
> ha ancora ricevuto una risposta dalla direzione aziendale. «L'azienda sta
> aspettando la legge 30 per legalizzare questa situazione» ha aggiunto.
> A spiegare i precontratti e la lotta della Fiom sul contratto nazionale è
> stato Rabolini. «In molte aziende italiane la Fiom è impegnata con i
> pre-contratti, con i quali vuole migliorare il contratto nazionale firmato
> il 7 maggio dalle altre sigle con Federmeccanica, con questi accordi, che
> in provincia di Varese abbiamo già firmato alla Minonzio e alla CMG,
> puntiamo su un aumento di salario pari a 135 euro invece che 69, come
> previsto dall'attuale accordo».
> La stessa assemblea sindacale, per la quale saranno altri enti (La Cgil ha
> già mobilitato i suoi avvocati) a stabilire se sarà pagata o meno, si
> svolgerà nel pomeriggio a Vergiate, dove ha sede un altro stabilimento
> dell'Agusta
> 
> 
> 
> 
> 
Coraggio, so bene che oggi è tutto molto complesso e difficile ma, ne sono
convinto, queste oligarchie hanno il fiato cortissimo (persino I loro uffici
studi lo riconoscono in via del tutto riservata). Putroppo il rischio
gravissimo è quello di assistere impotenti ad una deriva che ci sta
trascinando verso un rovinoso declino scandito dalle nefandezze della guerra
totale planetaria. E questa volta non per un progetto di ricostruzione che
riavvi il ciclo, ma semplicemente per assicurare il potere di queste caste
grazie all'eliminazione ed all'impoverimento di centinaia di milioni di
esseri umani. Ma noi siamo in grado di presentare un alternativa concreta
che non sia fatta solo di affermazioni di principio (giuste) e di
contro-vertici?
Ciao
achille