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Giuliano Amato: "Condivido la dottrina dell'attacco preventivo"
- Subject: Giuliano Amato: "Condivido la dottrina dell'attacco preventivo"
- From: Alessandro Marescotti <a.marescotti@peacelink.it>
- Date: Wed, 22 Oct 2003 07:48:18 +0200
Oggi in un'intervista sul Corriere della Sera l'ex primo ministro Giuliano
Amato ha dichiarato di condividere - in casi in cui vi siano nazioni
coinvolte in terrorismo - l'attacco preventivo.
Intanto anche l'ex obiettore di coscienza Rutelli tira fuori idee nuove.
Eccole.
Rutelli: «Ci rivolgiamo a tutta la coalizione compreso il Prc»
«Iraq, l'Ulivo dica sì a una nuova missione»
La proprosta della Margherita: «Sostegno a un'iniziativa diversa
dall'attuale, segno di discontinuità con la guerra»
ROMA - In Iraq si deve dare vita a una nuova missione italiana. E' la
proposta di Francesco Rutelli e della Margherita, che non mancherà di porre
l'Ulivo davanti a divisioni interne. Rutelli ha letto un documento nel
quale si propone una «iniziativa unitaria al centrosinistra» in cui si
ribadisce il giudizio sulla «illeggitimità della guerra» e si constatano le
«enormi difficoltà della situazione in Iraq dopo la conclusione del
conflitto militare, incluso l'aggravamento delle minacce del terrorismo
fondamentalista» che è un problema «prioritario» ed è stato contrastato
finora «in modo inadeguato e sbagliato». Per la Margherita «non si tratta
dunque di legittimare ex post il conflitto, ma al contrario di marcare la
discontinuità sancita dalla risoluzione Onu 1511».
RUOLO DEL GOVERNO - L'idea della Margherita è che il governo italiano, che
guida la Ue, si faccia promotore di una iniziativa all'Onu per una
ridefinizione del ruolo dei Paesi che fanno parte della missione. «Non si
tratta di rinnovare il finanziamento della attuale missione, ma piuttosto
di dare vita a una nuova missione nel quadro multilaterale riaperto dalla
nuova risoluzione Onu» sostiene la Margherita che «proporrà alla coalizione
un testo per una mozione parlamentare comune», il che significa a tutto
l'Ulivo e a Rifondazione. Rutelli ha sottolineato poi che bisogna «cogliere
il fatto nuovo dato dalla risoluzione Onu per segnare un nuovo inizio che
veda coinvolta l'Italia in qualità di presidente di turno dell'Ue e quindi
tutta l'Europa». Ma se il governo manterrà il suo proposito di chiedere
solo una conferma della attuale missione? «Vedremo, noi prendiamo la nostra
iniziativa e la proponiamo a tutte le forze di opposizione».
Fonte:
http://www.corriere.it/Primo_Piano/Politica/2003/10_Ottobre/21/rutelli.shtml