[Date Prev][Date Next][Thread Prev][Thread Next][Date Index][Thread Index]

Giuliano Amato: "Condivido la dottrina dell'attacco preventivo"



Oggi in un'intervista sul Corriere della Sera l'ex primo ministro Giuliano 
Amato ha dichiarato di condividere - in casi in cui vi siano nazioni 
coinvolte in terrorismo - l'attacco preventivo.
Intanto anche l'ex obiettore di coscienza Rutelli tira fuori idee nuove. 
Eccole.




Rutelli: «Ci rivolgiamo a tutta la coalizione compreso il Prc»

«Iraq, l'Ulivo dica sì a una nuova missione»

La proprosta della Margherita: «Sostegno a un'iniziativa diversa 
dall'attuale, segno di discontinuità con la guerra»

ROMA - In Iraq si deve dare vita a una nuova missione italiana. E' la 
proposta di Francesco Rutelli e della Margherita, che non mancherà di porre 
l'Ulivo davanti a divisioni interne. Rutelli ha letto un documento nel 
quale si propone una «iniziativa unitaria al centrosinistra» in cui si 
ribadisce il giudizio sulla «illeggitimità della guerra» e si constatano le 
«enormi difficoltà della situazione in Iraq dopo la conclusione del 
conflitto militare, incluso l'aggravamento delle minacce del terrorismo 
fondamentalista» che è un problema «prioritario» ed è stato contrastato 
finora «in modo inadeguato e sbagliato». Per la Margherita «non si tratta 
dunque di legittimare ex post il conflitto, ma al contrario di marcare la 
discontinuità sancita dalla risoluzione Onu 1511».
RUOLO DEL GOVERNO - L'idea della Margherita è che il governo italiano, che 
guida la Ue, si faccia promotore di una iniziativa all'Onu per una 
ridefinizione del ruolo dei Paesi che fanno parte della missione. «Non si 
tratta di rinnovare il finanziamento della attuale missione, ma piuttosto 
di dare vita a una nuova missione nel quadro multilaterale riaperto dalla 
nuova risoluzione Onu» sostiene la Margherita che «proporrà alla coalizione 
un testo per una mozione parlamentare comune», il che significa a tutto 
l'Ulivo e a Rifondazione. Rutelli ha sottolineato poi che bisogna «cogliere 
il fatto nuovo dato dalla risoluzione Onu per segnare un nuovo inizio che 
veda coinvolta l'Italia in qualità di presidente di turno dell'Ue e quindi 
tutta l'Europa». Ma se il governo manterrà il suo proposito di chiedere 
solo una conferma della attuale missione? «Vedremo, noi prendiamo la nostra 
iniziativa e la proponiamo a tutte le forze di opposizione».
Fonte: 
http://www.corriere.it/Primo_Piano/Politica/2003/10_Ottobre/21/rutelli.shtml