[Date Prev][Date Next][Thread Prev][Thread Next][Date Index][Thread Index]
il consumo della guerra
- Subject: il consumo della guerra
- From: rossana <rossana123@libero.it>
- Date: Wed, 16 Jul 2003 08:45:46 +0200
Un'occhiata al sito di rainet per capire quanto siano dannatamente buone
(per parafrasare lo stesso Bush "14-LUG 20:43 Iraq: Bush, "Informazioni di
intelligence dannatamente buone") le parole di Baudrillard quando scrive
che "il desiderio diviene materia del significato e della manipolazione dei
segni, e ciò che tiene in vita la società dei consumi è l'abilità dei
produttori nell'eseguire queste manipolazioni".
Non vi è un sito del movimento che non ripeta pari pari le stesse
informazioni, non vi è un giornalista di movimento che non pensi di avere
sotto mano uno scoop e di poterlo vendere al pubblico alternativo. Non
sempre, e non tutti ovviamente. Ma quanti e chi?
La guerra è un affare anche quando specularmente si denuncia che bisogna
farla finita.
http://rai.it/RAInet/news/RNw/pub/articolo/raiRNewsArticolo/0,7605,%5Eesteri%5E%5E1,00.html
Forse sarebbe il caso di riprendere quanto di vero c'è dietro la teoria del
feticcio e del rispecchiamento.