Continuano ad arrivare numerose, sul sito di Vita, le
dichiarazioni di deputati dell'Ulivo che aderiscono alla campagna in
difesa della legge 185/90: tra queste, quella dell'onorevole Fabio Mussi
(Ds) e quella dell'onorevole Donato Renato Mosella (Margherita), che a
Vita magazine spiega: “La 185/90 è una legge fondamentale per evitare che
le armi commercializzate dall'Italia siano destinate ai Paesi nei quali
non vengono rispettati i diritti umani. Modificarla, nel modo previsto
dal disegno di legge 1927, significa rinunciare a questa garanzia. Il Ddl
consentirebbe, ad esempio, di dichiarare solo il partner con il quale si
svolge direttamente la transazione commerciale, e non il destinatario
finale dei prodotti. In tal modo, basterebbe ricorrere ad un
intermediario per vendere armi anche ad un Paese nel quale sono violati i
diritti umani, cosa che di per sé la legge vieterebbe. Con la 1927 le
nostre istituzioni si troverebbero a non poter effettuare alcun controllo
efficace sul commercio d'armi e sui paesi ai quali questo si rivolge. Al
Forum Sociale Mondiale di Porto Alegre, ho partecipato ad alcuni
workshops incentrati proprio sul tema del commercio delle armi,
soprattutto quelle leggere, le peggiori nel causare vittime tra i civili.
Ancora una volta, ho avuto la possibilità di entrare in contatto con una
tragica realtà, della quale le immagini dei bambini mutilati dalle mine
antiuomo che, talvolta, scorrono sugli schermi dei nostri televisori,
sono spesso l'unica testimonianza che giunge a noi, degli atroci drammi
che si consumano in molte parti del mondo. Non posso accettare l'idea che
il Parlamento del quale sono deputato possa compiere un atto che va nella
direzione opposta ai valori in cui credo. Queste sono le ragioni per cui
ho aderito alla campagna lanciata da Vita in difesa della legge
185”. | |