[Disarmo] Oggi Marcia Emmaus Amendola contro il riarmo. I nostro compiti per il futuro e per essere efficaci



Ieri, in occasione del convegno di Foggia che ha preceduto la Marcia Emmaus Amendola di oggi, ho avuto l’opportunità di condividere alcune informazioni sul tema delle spese militari e sul lavoro del Coordinamento No Riarmo. Ho presentato una serie di slide, ora disponibili sul sito di PeaceLink, che mettono in luce il ruolo della base NATO di Amendola e dei suoi F-35, coinvolti ogni anno, a ottobre, in esercitazioni nucleari.
Queste esercitazioni avvengono in un clima di grande riservatezza, con un profilo mediatico volutamente basso, ma ciò che emerge dai dettagli è profondamente preoccupante. Sapete, ad esempio, che il lancio di armi nucleari NATO non richiede il consenso di tutte le nazioni dell’Alleanza? È un aspetto che trovo raccapricciante, e credo che dobbiamo approfondirlo insieme, per far luce su ciò che viene tenuto nell’ombra.

Per questo, propongo un obiettivo ambizioso: prepararci per ottobre, quando si terranno le prossime esercitazioni nucleari della NATO. Sarebbe importante organizzare per ottobre una mobilitazione pacifista a livello europeo, per portare in piazza i dettagli di queste operazioni di simulazione di un attacco nucleare: sono procedure che vengono nascoste all’opinione pubblica. Non possiamo accettare che decisioni così gravi avvengano senza trasparenza. 

Ma non è tutto: dobbiamo opporci con decisione al dispiegamento dei nuovi euromissili previsto in Germania per il 2026. Quello del ritorno degli euromissili è un tema che vede il movimento pacifista in grave ritardo. E molti pacifisti non sanno neppure che vi sarà questo dispiegamento di nuovi euromissili a partire dal 2026. Va colmata tale lacuna di conoscenza e di consapevolezza. Questo passo verso il riarmo innesca processi pericolosi come - che la progettazione di ELSA, il nuovo missile interamente europeo annunciato nell'ultimo vertice Nato, un missile con gittata tale da colpire la Russia in profondità. Schierare i nuovi euromissili aumenterà il rischio di una guerra nucleare, che potrebbe essere scatenata per un errore umano, un malinteso o un semplice incidente tecnico. E questa era la ragione per cui USA e URSS li avevano eliminati del tutto negli anni Novanta, grazie alla coraggiosa e lungimirante azione di Gorbaciov nella seconda metà degli anni Ottanta. 

Le grandi conquiste di quegli anni rischiano di essere spazzate via e per questo è importante lottare contro il riarmo e il rischio di ritorno agli euromissili.  

La Marcia Emmaus Amendola di oggi è un momento per unirci e far sentire la voce dei cittadini contrari al riarmo. Il futuro che vogliamo non può essere costruito sulle armi e sulla paura. 

Lavoriamo insieme per un’Europa di pace, per un mondo che scelga il dialogo e non il riarmo e la guerra. Oggi l'impegno per la pace è la priorità politica che deve caratterizzare il movimento progressista e di cittadinanza attiva. 

Ma tale impegno e la stessa mobilitazione di massa non conseguiranno risultati significativi se non vengono individuati obiettivi chiari che contrastino puntualmente, e in modo proattivo, gli obiettivi altrettanto chiari che la lobby industriale, politica e militare si pone e che costruisce giorno dopo giorno. Solo con una buona informazione condivisa, dettagliata e acquisita in anticipo, possiamo dare alla forza del movimento per la pace quella precisione per lanciare l'allarme al momento giusto e contro il pericolo specifico che si profila, individuando di volta in volta gli snodi decisionali dei programmi di riarmo e dei progetti di escalation militare. 

Alessandro Marescotti 
a.marescotti at peacelink.org 

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Queste sono le slides che ho proiettato ieri nel convegno di Foggia https://www.peacelink.it/disarmo/docs/5849.pdf