[Disarmo] Ritornano gli euromissili con la benedizione del governo Meloni e con il progetto ELSA (European Long-Range Strike Approach)



Care amiche e cari amici,

nel 2024 avete risposto con convinzione all'appello contro il ritorno degli euromissili, unendo la vostra voce per scongiurare una nuova corsa agli armamenti in Europa. Oggi vi scriviamo per informarvi di un grave sviluppo che richiede nuovamente il nostro impegno comune.

L’Italia ha firmato un accordo per sviluppare il missile ELSA, un progetto che rientra pienamente nella categoria degli euromissili che erano stati vietati dal trattato INF firmato da Gorbaciov e Reagan. Si tratta di missili da crociera terrestri con una gittata tra i 1.000 e i 2.000 chilometri, in grado di colpire obiettivi in profondità.

Parallelamente, l'inaugurazione della base missilistica NATO di Redzikowo in Polonia e l’ampliamento della base aerea NATO di Mihail Kogălniceanu in Romania, che diventerà la più grande base NATO in Europa, stanno destando forte preoccupazione. Purtroppo l’opinione pubblica italiana è quasi all'oscuro di questi sviluppi inquietanti della proiezione Nato verso Est. Queste basi Nato avanzate costituiscono un salto di qualità inedito nella capacità di colpire in modo rapido e in profondità la Russia.

La base rumena di Mihail Kogălniceanu, situata a soli 300 chilometri dalla Crimea e a 1.500 chilometri da Mosca, rappresenta un punto cruciale per eventuali lanci. Non meno inquietanti sono le implicazioni della nuova base missilistica polacca di Redzikowo, inaugurata nel 2024, capace di ospitare missili e che si colloca a circa 900-1.000 chilometri da Mosca.

Il missile ELSA, benché ancora in fase di studio, con la sua gittata superiore ai mille chilometri costituisce un pericolo concreto per la sicurezza e la pace internazionale. La sua eventuale realizzazione rischia di intensificare la tensione militare in Europa e di esporci a nuove minacce (l'ultima è quella del missile russo ipersonico Oreshnik), alimentando un clima di paura e insicurezza.

Per questo è fondamentale agire ora. Sarà necessario lanciare una grande campagna di informazione per chiedere al Governo italiano di revocare la partecipazione al programma ELSA. Solo attraverso una mobilitazione consapevole e determinata potremo impedire che l’Italia contribuisca a questa nuova escalation bellica.

Vi terremo aggiornati sui prossimi passi e sulle modalità per partecipare attivamente a questa campagna. Intanto, condividete queste informazioni e seguite la questione tramite il bollettino pacifista settimanale Albert (www.peacelink.it/albert).

Con gratitudine,
Alessandro Marescotti
Presidente di PeaceLink


Scheda sul missile ELSA

L'iniziativa ELSA (European Long-Range Strike Approach) è un programma di cooperazione europea finalizzato allo sviluppo di capacità missilistiche a lungo raggio. Al momento, le nazioni che hanno firmato la lettera di intenti per partecipare al programma ELSA sono:

  • Francia
  • Germania
  • Italia
  • Polonia

È possibile che in futuro altre nazioni europee si uniscano all'iniziativa.

Caratteristiche del missile ELSA (basandosi sulle informazioni disponibili):

  • Tipologia: Missile da crociera lanciato da terra.
  • Portata: Superiore ai 1.000 km, con alcune fonti che indicano una portata potenziale di oltre 2.000 km. Questo lo classificherebbe come un missile a lungo raggio in grado di colpire obiettivi in profondità nel territorio russo.

Scheda sulla base Nato di Redzikowo (Polonia)

L’inaugurazione ufficiale della base missilistica Aegis Ashore nella città di Redzikowo, nel nord della Polonia, rappresenta un passo significativo nella strategia di deterrenza della NATO sul fianco orientale dell’Alleanza Atlantica. Questa base è progettata per intercettare e neutralizzare potenziali minacce balistiche provenienti da stati ostili. Tuttavia, la sua costruzione a soli 165 chilometri dall’exclave russa di Kaliningrad ha suscitato forti reazioni da parte di Mosca, che la considera una minaccia diretta alla propria sicurezza nazionale. La base Aegis Ashore di Redzikowo è equipaggiata con i lanciatori verticali Mk-41, prodotti dalla Lockheed Martin, che possono essere utilizzati per il lancio di missili intercettori SM-3 destinati a colpire missili balistici in volo. Tuttavia, uno degli aspetti più controversi è la capacità di questi lanciatori di ospitare anche missili da crociera Tomahawk, che possono essere armati con testate convenzionali o nucleari. Questa flessibilità operativa amplia significativamente il potenziale di difesa ma solleva anche preoccupazioni per la possibilità di un utilizzo offensivo.

Fonte e approfondimenti: InsideOver


Scheda sulla base Nato di Mihail Kogălniceanu (Romania)

Situata nei pressi della città di Costanza, sul Mar Nero si trova in una posizione strategica, a pochi chilometri dalla Crimea, area di tensione tra l'Ucraina e la Russia. La base Nato non è accettata da una parte consistente dell'opinione pubblica che ha votato per le presidenziali il candidato Georgescu. Forte della maggioranza dei voti, questo candidato ha vinto le elezioni che tuttavia sono state annullate da un sorprendente pronunciamento della Corte Costituzionale che ha fatto molto discutere. Il candidato Georgescu ha affermato che la nuova base Nato potrebbe essere utilizzata per attaccare la Russia. Le elezioni sono state rinviare e nel frattempo continua l'acceso dibattito in Romania su questa base Nato così vicina alla Crimea e alla base navale russa di Sebastopoli. Per approfondimenti: PeaceLink