[Disarmo] La legge che in Ucraina ha fatto arrabbiare i soldati e le loro famiglie



Guerra Ucraina: cosa prevede la riforma sulla mobilitazione generale?

Questo mese il parlamento ucraino ha approvato con larga maggioranza la nuova legge sulla mobilitazione generale (una riforma molto attesa e indispensabile per ridare slancio alle truppe dell’esercito impegnate al fronte) dopo un lungo iter che ha visto più di 4.000 emendamenti.

La legge è risultata molto impopolare tra gli ucraini, soprattutto perché, diversamente da quanto annunciato, non è stata confermata la smobilitazione dei soldati dopo 36 mesi al fronte. Dopo più di 2 anni dall’inizio della guerra contro la Russia, la mobilitazione e di conseguenza anche la smobilitazione dei soldati “è diventata probabilmente la questione interna più controversa nel Paese”, ha scritto il Kyiv Independent.

Secondo un documento ottenuto dal giornale ucraino Ukrainska Pravda, sarebbe stato il nuovo capo dell’esercito ucraino Oleksandr Syrskyi a chiedere al ministero della Difesa di rinviare la decisione sul congedo militare perché avrebbe richiesto “un’analisi più dettagliata” (secondo quanto riferito dal ministero potrebbero essere necessari altri 8 mesi).

Questa omissione, come prevedibile, ha fatto arrabbiare i soldati e le loro famiglie che si aspettavano un diverso trattamento, dopo che lo stesso Syrskyi aveva riconosciuto pubblicamente il fatto che le truppe sono «esauste, fisicamente e psicologicamente, specialmente in condizioni di combattimento». La legge marziale in vigore impone ai soldati di rimanere in servizio fino alla fine delle ostilità, con pochissime eccezioni.

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