[Disarmo] Il generale Milley dal Pentagono raffredda gli entusiasmi europei sui caccia F-16 a Kiev: "Non saranno armi magiche"



Come saranno armati gli F-16? Per essere realmente efficaci nel contesto delle operazioni aeree in Ucraina dovranno montare missili capaci di colpire bersagli aerei “oltre la linea di visuale”, ovvero, in inglese Beyond Visual Range (Bvr), quindi l’unico vettore in grado di farlo compatibile con l’F-16 è il missile Aim-120 Amraam, che pertanto dovrà essere “messo a bilancio” dagli Stati Uniti (il suo costo unitario è di circa 1,2 milioni di dollari) col rischio di intaccare le scorte nazionali.

Poi c’è la questione riguardante dove sarebbero basati gli F-16. I caccia si comportano meglio su piste lunghe e ben pavimentate, pertanto potrebbero incontrare difficoltà con quelle più “spartane”, ex sovietiche, presenti in tutta l’Ucraina. Kiev quindi potrebbe aver bisogno di ripavimentare e potenzialmente allungare un certo numero di piste, un processo che non sfuggirebbe all’occhio della Russia che reagirebbe colpendole con missili da crociera e SRBM tipo Iskander-M, in quanto rappresenterebbero un bersaglio di alto valore.

Tornando alle questioni legate al combattimento aereo, gli F-16 si troverebbero in un ambiente contestato in quanto i caccia russi tipo Su-35, armati di moderni missili Bvr come gli R-77 (AA-12 Adder in codice Nato), pur restando nello spazio aereo “sicuro” sovrastante la Crimea o altri territori occupati potrebbero “vedere” e colpire i caccia ucraini. Qualcosa che già accade dalle evidenze che ci sono giunte in questi mesi: i Su-35 e MiG-31 russi effettuano missioni Cap (Combat Air Patrol) nello spazio aereo “sicuro” e a volte riescono ad abbattere i caccia ucraini impegnati in operazioni di attacco al suolo, comprese quelle antiradar. Bisogna precisare comunque che queste Cap non sono costanti, e i velivoli partono da aeroporti lontano dal fronte, quindi esistono dei margini di azione dati da finestre temporali aperte per i caccia ucraini. Anche l’aeronautica di Kiev possiede missili per il combattimento Bvr (gli R-27 o AA-10 Alamo), ed è possibile che, usati da Su-27, abbiano ottenuto qualche successo: giorni fa un Su-35 russo è stato abbattuto al largo della Crimea occidentale ed è possibile che sia stato per azione aerea e non di sistemi Sam (Surface to Air Missile).

Addestrare un pilota al combattimento Bvr è relativamente meno complicato rispetto all’istruirlo al dogfight, il combattimento aereo manovrato a corta distanza, ma i dubbi sull’efficacia permangono e pertanto si capisce perché il generale Milley abbia tenuto a precisare che gli F-16 non saranno “un’arma miracolosa” che ribalterà le sorti del conflitto.


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