[Disarmo] Dietro i successi militari dell'Ucraina c'è la potenza di fuoco dell'artiglierie donata dalla Nato



Così il ministro della Difesa ucraina con un video si vanta delle armi Nato tra artiglieria e tank devastanti

"Così la moderna artiglieria ucraina sta distruggendo gli occupanti. Non ci fermeremo finché non avremo liberato tutti i territori". Con queste parole il ministro della Difesa ucraina, Oleksii Reznikov, si fa vanto dei successi militari ottenuti in queste ultime settimane di conflitti contro l'esercito russo. Un video in cui a spiccare è la potenza di fuoco delle armi di Kiev che sparano colpi a raffica contro le basi di Mosca. Un'ostentazione resa possibile soprattutto grazie alle donazioni dei Paesi Nato che hanno rifornito gli arsenali ucraini.

Fonte: https://www.lastampa.it/esteri/2022/10/05/video/cosi_il_ministro_della_difesa_ucraina_con_un_video_si_vanta_delle_armi_nato_tra_artiglieria_e_tank_devastanti-10414606/

Le ultime forniture militari occidentali all’ucraina confermano il progressivo e repentino calo di armi e mezzi surplus prelevati dai depositi o dai reparti delle diverse forze armate delle nazioni della NATO e un crescente ricorso a nuovi equipaggiamenti direttamente ordinari e prodotti dalle aziende occidentali per le esigenze delle forze armate di Kiev.

Le ultime forniture militari occidentali all’ucraina confermano il progressivo e repentino calo di armi e mezzi surplus prelevati dai depositi o dai reparti delle diverse forze armate delle nazioni della NATO e un crescente ricorso a nuovi equipaggiamenti direttamente ordinari e prodotti dalle aziende occidentali per le esigenze delle forze armate di Kiev.

Dall’intervento russo in Ucraina il 24 febbraio 2022, gli Stati Uniti hanno fornito aiuti militari all’Ucraina per circa 16,2 miliardi di dollari.

Le forze armate ucraine hanno già ricevuto il sistema antidrone polacco SKY CTRL.

Fonte: https://www.analisidifesa.it/2022/10/armi-occidentali-allucraina-meno-surplus-e-piu-nuove-produzioni/

Scrive Mirko Molteni su Analisi Difesa: "Il conflitto in Ucraina rappresenta quindi la miccia di un quadro più complessivo, in cui America e Russia si affrontano entrambi per motivi strategici vitali. Nel caso di Washington mantenere a qualsiasi costo l’Europa nella sua sfera d’influenza, profittando della crisi per recidere ogni legame economico dei paesi UE col concorrente russo. Nel caso di Mosca, lottare sulla soglia di casa dopo che per oltre vent’anni la NATO si è espansa verso Est, minacciando infine di fagocitare, in un modo o nell’altro, anche l’Ucraina. Tutto ciò non fa prevedere una conclusione del conflitto in tempi brevi, bensì una sua cronicizzazione, probabilmente ben al di là dell’imminente inverno 2022-2023".