[Disarmo] Greenpeace: "Il budget militare totale dei Paesi Nato è già 18 volte superiore a quello della Russia". Italiani contrari all'aumento delle spese militari



Il 16 marzo anche l’Italia ha preso una posizione ufficiale con l’approvazione, a larga maggioranza, di un ordine del giorno bipartisan presentato alla Camera dalla Lega (e firmato anche da Pd, Fi, Iv, M5S e FdI) che impegna il governo “ad avviare l’incremento delle spese per la Difesa verso il traguardo del 2 per cento del Pil”. Una mossa che, secondo i calcoli dell’Osservatorio Milex, porterebbe il budget militare italiano dagli attuali 25 miliardi di euro a circa 38 miliardi: 104 milioni di euro al giorno.

L’ordine del giorno sul 2 per cento, approvato con 391 voti a favore, 19 contrari e 7 astenuti, è figlio della commissione Difesa di Montecitorio, e infatti è stato sottoscritto da tutti i capigruppo, nonché dal presidente stesso, Gianluca Rizzo (M5S). 

Con l’arrivo di Lorenzo Guerini al ministero, la spesa militare è aumentata considerevolmente – in particolare nell’investimento nei nuovi sistemi d’arma (+85% tra il 2019 e il 2022).

Ma la guerra “dietro casa” sta spingendo verso la moltiplicazione delle spese militari: l’esatto opposto di quanto auspicato solo pochi mesi fa da 50 premi Nobel e accademici, che nel dicembre 2021 avevano lanciato un appello per ridurre del 2 per cento la spesa militare mondiale per raccogliere mille miliardi di dollari in 5 anni da impiegare contro il cambiamento climatico, le pandemie e la povertà. Soldi che, invece, per almeno un quinto andranno ad accrescere i bilanci dell’industria militare, che sta già registrando forti rialzi in borsa

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Sei italiani su dieci si dicono contrari all'aumento delle spese militari (Sondaggi)