[Disarmo] Come la guerra sta cambiando l'Europa, il dossier dell'ISPI



Da domenica 27 febbraio, l’UE per la prima volta nella sua storia ha iniziato a esportare armi. Non era mai accaduto: i Trattati impediscono a Bruxelles di utilizzare il budget comunitario per motivi bellici. Ma i Ministri dell’UE hanno aggirato il divieto attivando uno strumento esterno al budget, la European Peace Facility, che può mobilitare fino a 5 miliardi di euro per aiuti militari. 500 milioni sono stati immediatamente utilizzati per inviare armi sul fronte ucraino. Questa svolta riflette l’eccezionalità per l’UE e i suoi Stati Membri della crisi ucraina, che il Cancelliere tedesco Olaf Scholz ha definito “un momento storico per il nostro continente”. 

Proprio la Germania ha iniziato lo scorso 26 febbraio un nuovo capitolo della propria storia. Negli ultimi settant’anni il governo tedesco non ha mai esportato armi verso territori di conflitto, un impegno durato fino a qualche giorno fa: il Paese si è adesso riposizionato a livello internazionale dando sostegno militare (attraverso l’esportazione di armi) al governo di Kiev. Su questa scia, 24 ore dopo, Berlino ha anche annunciato un aumento della spesa militare (attualmente all’1,5% del Pil) tale da raggiungere l’obiettivo interno alla NATO del 2% del Pil. A questo contribuirà uno stanziamento di 100 miliardi di euro per spese militari. 


Fonte
https://www.ispionline.it/it/pubblicazione/ucraina-10-punti-capire-come-la-guerra-ha-cambiato-il-mondo-34084