Re: [Disarmo] Guerra di classe microbiologica



non riesco a leggere il formato

alessandro


Il 24 marzo 2020 alle 0.05 jure LT <disarmo at peacelink.it> ha scritto:


Inoltro questo interessante post, con un unico appunto: il problema è la società industriale (storica) in sè, come qui espresso, e quindi la sua declinazione ipertecnologica odierna, oppure il modo in cui essa viene utilizzata? Criticare l'evoluzione tecnologica e produttiva trascurando la pesante mano oligarchica che la guida, e con essa la ricerca scientifico-tecnlogica e lo stesso modello socio-culturale, è cercare la soluzione del prolema con la palla al piede. Non ho ancora approfondito sui documenti proposti nel post, che sembrano andare nella direzione giusta. Buona lettura.

Nota per Disarmo: non proporrete mica di titolare questo post "Tempesta di classe microbiologica"?

Jure Eler
 

---------- Forwarded message ---------
Da: Elio < eliopaxnowar at gmail.com>
Date: lun 23 mar 2020, 21:00
Subject: Guerra di classe microbiologica in Cina
To: < no.f35_m346 at autistici.org>


Mentre il governo italiano decreta una ulteriore stretta alla nostra libertà di movimento, per altro già estremamente limitata, presunti scienziati ed esperti, anziché evidenziare la causa del problema, ovvero la società industriale, contribuiscono ad alimentare la paura e il terrore, legittimando così le strutture di controllo e di repressione che impongono a tutti di risolvere l’emergenza in forma autoritaria, con l’alibi che «ne va della nostra sopravvivenza». La pandemia mondiale Covid-19 è la realtà della crisi capitalistica nell’era dell’antropocene. Non la prima, ma la prima capace di minacciare le catene del valore su scala globale compromettendo la riproduzione sistemica nelle aree a più avanzato sviluppo capitalistico del pianeta. Il virus disvela l’endemicità dei suoi cicli di crisi che ridefiniranno da qui in avanti il rapporto tra umano ed ecosistemi integralmente trasformati in eco-tecno-sistemi, presentando condizioni – con buona pace di ogni residuo fantasma di progresso – in gran parte ancora ignote. In questo senso battersi per una conoscenza di parte del fenomeno significa risalirne alcune determinanti strutturali. Ciò serve a svincolarsi innanzitutto da una riduzione della crisi a emergenza esclusivamente sanitaria. A tal proposito proponiamo la lettura di un testo recente (26 febbraio 2020), tradotto dalla rivista cinese Chuang: “Contagio sociale. Guerra di classe microbiologica in Cina”. Si tratta di un’analisi di grande interesse su cause e conseguenze dell’epidemia Covid-19 in Cina, dove l’attuale crisi sanitaria, ormai globale, si è manifestata per prima. Un’analisi critica approfondita, che grazie al ricorso alle “scienze dure” è capace di mostrare l’intreccio tra dimensione “naturale”, ambientale e microbiologica, e dimensione sociale, ovvero la dinamica del capitalismo contemporaneo. Di seguito presentiamo la traduzione di una intervista al biologo Robert Wallace, citato più volte nel testo del gruppo Chuang, autore del volume Big Farms make Big Flu, un volume del 2016 che ricostruisce la relazione tra agroindustria globale e la diffusione di infezioni ed epidemie. Queste non sarebbero tanto un effetto quanto il nuovo bio-universo capitalistico alle condizioni della sua attuale riproduzione. Ci sembra uno sguardo interessante, capace di restituire le proporzioni dello scaricamento dei costi dell’industrializzazione sull’umano. Un campo di battaglia imprescindibile su cui si determinerà lo sviluppo della crisi in corso. 

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