[Disarmo] Fwd: Dossier: La Top 100 delle aziende delle armi
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- From: Elio Pagani <eliopaxnowar at gmail.com>
- Date: Tue, 14 Jan 2020 10:33:06 +0100
Da: Elio Pagani <eliopaxnowar at gmail.com>
Date: mar 14 gen 2020, 10:32
Subject: Dossier: La Top 100 delle aziende delle armi
To: Elio Pagani <eliopaxnowar at gmail.com>
Dossier/ La Top 100 delle aziende delle armi
a cura di Alice Pistolesi
Chi sono, a chi vendono e quanto fatturano le cento maggiori aziende produttrici di armi nel Mondo? Il rapporto ‘The Sipri top 100 arms‑producing and military services companies’ redatto dal Sipri (Stockholm International Peace Research Institute, Istituto Internazionale di Ricerche sulla Pace di Stoccolma) riferito all’anno 2018 e pubblicato nel dicembre 2019, ci fornisce un quadro esauriente per rispondere a queste domande.
La Sipri Top 100 ha rilevato che nel 2018 le vendite di armi e servizi militari delle 100 aziende più rilevanti hanno raggiunto i 420miliardi di dollari, con un aumento del 4,6% rispetto all’anno precedente (le cifre escludono la Cina, vedi Chi fa cosa) e il 47% in più rispetto al 2002.
Come succede ogni anno dal 2002 nella Top 100 Sipri la stragrande maggioranza delle società quotate nella classifica hanno sede negli Stati Uniti, Europa e Russia, con gli Usa che possiedono di gran lunga il numero più alto delle società elencate.
a cura di Alice Pistolesi
Chi sono, a chi vendono e quanto fatturano le cento maggiori aziende produttrici di armi nel Mondo? Il rapporto ‘The Sipri top 100 arms‑producing and military services companies’ redatto dal Sipri (Stockholm International Peace Research Institute, Istituto Internazionale di Ricerche sulla Pace di Stoccolma) riferito all’anno 2018 e pubblicato nel dicembre 2019, ci fornisce un quadro esauriente per rispondere a queste domande.
La Sipri Top 100 ha rilevato che nel 2018 le vendite di armi e servizi militari delle 100 aziende più rilevanti hanno raggiunto i 420miliardi di dollari, con un aumento del 4,6% rispetto all’anno precedente (le cifre escludono la Cina, vedi Chi fa cosa) e il 47% in più rispetto al 2002.
Come succede ogni anno dal 2002 nella Top 100 Sipri la stragrande maggioranza delle società quotate nella classifica hanno sede negli Stati Uniti, Europa e Russia, con gli Usa che possiedono di gran lunga il numero più alto delle società elencate.
Gli Stati Uniti alla guida
Le vendite delle prime 100 aziende con sede negli Stati Uniti sono aumentate del 7,2 per cento nel 2018. In questo anno, per la prima volta dal 2002, le prime cinque aziende hanno tutte sede negli Stati Uniti e contano su vendite per 148miliardi di dollari, il 35% del totale delle prime 100. Le aziende classificate dal 6 al 10 rappresentano invece il 15% del totale.
Lockheed Martin è di gran lunga il più grande produttore di armi al mondo: nel 2018 le sue vendite sono aumentate del 5,2 per cento rispetto all’anno precedente. L’azienda occupa la prima posizione in Top 100 dal 2009. Un driver importante delle maggiori vendite di armi di Lockheed Martin nel 2018 è stata un aumento delle consegne di aerei da combattimento F-35 negli Stati Uniti e in altri Paesi. La seconda azienda è la Northrop Grumman, le cui vendite sono aumentate del 14% nel 2018, raggiungendo i 26,2 miliardi di dollari. La crescita delle vendite di armi di 3,3miliardi è stata la più grande di qualsiasi società elencata nel Top 100 per il 2018 ed è stata guidata dall’acquisto di missili balistici e sistemi di difesa missilistica.
Le vendite delle prime 100 aziende con sede negli Stati Uniti sono aumentate del 7,2 per cento nel 2018. In questo anno, per la prima volta dal 2002, le prime cinque aziende hanno tutte sede negli Stati Uniti e contano su vendite per 148miliardi di dollari, il 35% del totale delle prime 100. Le aziende classificate dal 6 al 10 rappresentano invece il 15% del totale.
Lockheed Martin è di gran lunga il più grande produttore di armi al mondo: nel 2018 le sue vendite sono aumentate del 5,2 per cento rispetto all’anno precedente. L’azienda occupa la prima posizione in Top 100 dal 2009. Un driver importante delle maggiori vendite di armi di Lockheed Martin nel 2018 è stata un aumento delle consegne di aerei da combattimento F-35 negli Stati Uniti e in altri Paesi. La seconda azienda è la Northrop Grumman, le cui vendite sono aumentate del 14% nel 2018, raggiungendo i 26,2 miliardi di dollari. La crescita delle vendite di armi di 3,3miliardi è stata la più grande di qualsiasi società elencata nel Top 100 per il 2018 ed è stata guidata dall’acquisto di missili balistici e sistemi di difesa missilistica.
E nel Vecchio Continente?
Sono 27 le aziende con sede in Europa che hanno trovato posto nella Top 100: insieme hanno rappresentato il 24% delle vendite totali di armi. Di queste otto hanno sede nel Regno Unito, sei in Francia, quattro in Germania, due in Italia e uno ciascuno in Polonia, Spagna, Svezia, Svizzera e Ucraina. Due delle 27 società (Airbus Group e Mbda) sono classificate come “transeuropee” perché le sedi di proprietà e controllo sono situate in più di una Nazione europea.
Le vendite di armi da parte di società con sede nel Regno Unito sono state di 35,1miliardi nel 2018, equivalente a una quota dell’8,4% delle vendite totali. Anche se le vendite di armi per le società britanniche sono rimaste le più alte in Europa hanno riportato una riduzione nel 2018. Le vendite di armi di Bae Systems (al sesto posto), la più grande compagnia d’armi con sede nel Regno Unito, è scesa del 5,2 per cento nel 2018, arrivando a 21,2miliardi. Il calo può essere attribuito alla liquidazione della produzione dei velivoli da combattimento Typhoon. Una lieve diminuzione si è avuta anche nella somma delle vendite di società francesi, dovuta al declino dell’azienda Thales, del gruppo navale e di Cea. Di contro, però, sono aumentate le vendite per la Dassault Aviation Groupe, grazie alle esportazioni degli aerei da combattimento Rafale in Egitto, India e Qatar. Con vendite di armi combinate di 11,7miliardi, due società con sede in Italia sono state inserite nella Top 100 nel 2018: Leonardo, il più grande produttore italiano di armi, si è classificato all’ottavo posto, con un aumento di 4,4% e Fincantieri (50esimo posto), la società di costruzioni navali, le cui vendite sono aumentate dell’8%.
Per la Germania nella Top 100 si annovera la Rheinmetall, al 22esimo posto, la più grande azienda tedesca. La crescita nelle vendite di Rheinmetall è stata compensata dalla riduzione del 19% della vendita di armi di ThyssenKrupp, che si trova ora al 57esimo posto. Le altre cinque società europee elencate nella Top 100 per il 2018 sono poi Saab (Svezia), al 30esimo posto, UkroboronProm (Ucraina), al 71esimo, Pgz (Polonia), classificato 74esimo, Navantia (Spagna), al 76esimo e Ruag (Svizzera) che si è piazzata in 95esima posizione.
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Sono 27 le aziende con sede in Europa che hanno trovato posto nella Top 100: insieme hanno rappresentato il 24% delle vendite totali di armi. Di queste otto hanno sede nel Regno Unito, sei in Francia, quattro in Germania, due in Italia e uno ciascuno in Polonia, Spagna, Svezia, Svizzera e Ucraina. Due delle 27 società (Airbus Group e Mbda) sono classificate come “transeuropee” perché le sedi di proprietà e controllo sono situate in più di una Nazione europea.
Le vendite di armi da parte di società con sede nel Regno Unito sono state di 35,1miliardi nel 2018, equivalente a una quota dell’8,4% delle vendite totali. Anche se le vendite di armi per le società britanniche sono rimaste le più alte in Europa hanno riportato una riduzione nel 2018. Le vendite di armi di Bae Systems (al sesto posto), la più grande compagnia d’armi con sede nel Regno Unito, è scesa del 5,2 per cento nel 2018, arrivando a 21,2miliardi. Il calo può essere attribuito alla liquidazione della produzione dei velivoli da combattimento Typhoon. Una lieve diminuzione si è avuta anche nella somma delle vendite di società francesi, dovuta al declino dell’azienda Thales, del gruppo navale e di Cea. Di contro, però, sono aumentate le vendite per la Dassault Aviation Groupe, grazie alle esportazioni degli aerei da combattimento Rafale in Egitto, India e Qatar. Con vendite di armi combinate di 11,7miliardi, due società con sede in Italia sono state inserite nella Top 100 nel 2018: Leonardo, il più grande produttore italiano di armi, si è classificato all’ottavo posto, con un aumento di 4,4% e Fincantieri (50esimo posto), la società di costruzioni navali, le cui vendite sono aumentate dell’8%.
Per la Germania nella Top 100 si annovera la Rheinmetall, al 22esimo posto, la più grande azienda tedesca. La crescita nelle vendite di Rheinmetall è stata compensata dalla riduzione del 19% della vendita di armi di ThyssenKrupp, che si trova ora al 57esimo posto. Le altre cinque società europee elencate nella Top 100 per il 2018 sono poi Saab (Svezia), al 30esimo posto, UkroboronProm (Ucraina), al 71esimo, Pgz (Polonia), classificato 74esimo, Navantia (Spagna), al 76esimo e Ruag (Svizzera) che si è piazzata in 95esima posizione.
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Redazione
Chi fa cosaCina fuori garaLe società cinesi produttrici di armi non sono elencate nella classifica Sipri a causa della mancanza di dati verificati. L’Istituto di Stoccolma stima però che tre compagnie di armi cinesi sarebbero classificate nella top ten delle 100 compagnie produttrici di armi e servizi militari: Avic, Norinco e Cetc. Sulla base delle limitate informazioni disponibili e tenendo conto delle esportazioni e della crescita generale della spesa militare della Cina, almeno altre sette compagnie di armi sarebbero probabilmente tra le prime cento mondiali.
Focus 1Rincorsa russaLe vendite di armi delle 10 società con sede in Russia elencate nella Top 100 sono state di 36,2miliardi nel 2018, pari all’8,6 per cento del totale. Nel decennio 2009-2018 le vendite sono cresciute notevolmente. Secondo i dati del Sipri questo è dovuto ad un importante piano di modernizzazione militare e dall’aumento delle esportazioni di armi. Cinque società con sede in Russia hanno riportato un incremento. Il più grande produttore di armi della Russia, Almaz-Antey, ha aumentato il fatturato del 18% nel 2018, arrivando a 9,6miliardi.
In contrasto con la forte crescita di Almaz-Antey, le vendite di armi degli elicotteri russi sono diminuite del 30% nel 2018. Altre quattro sono poi le aziende che hanno riportato una riduzione delle vendite di armi nel 2018: United Aircraft Corporation e Kret. Tutte le società russe nella Top 100 sono di proprietà statale e sono in gran parte dipendenti dalla domanda interna. Per ridurre il livello di dipendenza la Russia ha introdotto un’iniziativa nel 2016 per diversificare la produzione delle sue compagnie di armi includendo la produzione civile.
Focus 2Il resto del mondoLe aziende con sede in altri otto paesi sono state inserite nella Top 100 nel 2018. Sei con sede in Giappone, tre ciascuno in Israele, India e Corea del Sud, due in Turchia e uno ciascuno in Australia, Canada e Singapore. Il loro fatturato, nel 2018, era di 36,2miliardi di dollari, ovvero l’8,6% del totale. Come nel 2017, il Giappone è stato il più grande produttore di armi di questo gruppo.
Le vendite di armi della maggior parte delle aziende giapponesi sono rimaste abbastanza stabili nel 2018 perché hanno continuato a dipendere in larga misura da una domanda interna costante. Fujitsu è stata l’unica azienda giapponese a segnalare un notevole aumento del 10% delle vendite di armi perché ha venduto servizi tecnologici alle forze armate britanniche. Con una vendita di armi combinata di 8,7miliardi, le tre società con sede in Israele (Elbit Systems, classificata al 28esimo posto, Israel Aerospace Industries, 39esimo e Rafael, al 44esimo posto) hanno aumentato le vendite di armi nel 2018. Sebbene la domanda interna di armi sia elevata, le vendite verso altri paesi rappresentano gran parte delle vendite di armi per le Compagnie israeliane. Le tre società (Hindustan Aeronautics, Bharat Electronics e Indian Ordnance Factories) con sede in India hanno rappresentato l’1,4% del totale. Tutti e tre sono di proprietà statale e dipendono quasi interamente dalla domanda interna. Le loro vendite sono state inferiori del 6,9% rispetto al 2017. Le tre società sudcoreane in classifica sono Hanwha Aerospace, Korea Aerospace Industries e LIG Nex1. Le loro vendite di armi nel 2018 sono state del 9,9 per cento superiori rispetto al 2017.
Con l’obiettivo di diventare una grande potenza regionale, la Turchia ha aumentato le sue spese militari negli ultimi anni e sta sviluppando una propria industria militare. Le due compagnie con sede in Turchia (Aselsan e Turkish Aerospace) hanno beneficiato di questi sforzi nel 2018: le loro vendite sono aumentate del 22%, arrivando a 2,8miliardi. L’unica compagnia sudamericana elencata nella Top 100 nel 2017, la produttrice di aeromobili Embraer, non è entrata nella Top 100 nel 2018. Nessuna società africana è stata inserita nella Top 100 dal 2004.
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Gli Stati Uniti alla guida
Le società cinesi produttrici di armi non sono elencate nella classifica Sipri a causa della mancanza di dati verificati. L’Istituto di Stoccolma stima però che tre compagnie di armi cinesi sarebbero classificate nella top ten delle 100 compagnie produttrici di armi e servizi militari: Avic, Norinco e Cetc. Sulla base delle limitate informazioni disponibili e tenendo conto delle esportazioni e della crescita generale della spesa militare della Cina, almeno altre sette compagnie di armi sarebbero probabilmente tra le prime cento mondiali.
Le vendite di armi delle 10 società con sede in Russia elencate nella Top 100 sono state di 36,2miliardi nel 2018, pari all’8,6 per cento del totale. Nel decennio 2009-2018 le vendite sono cresciute notevolmente. Secondo i dati del Sipri questo è dovuto ad un importante piano di modernizzazione militare e dall’aumento delle esportazioni di armi. Cinque società con sede in Russia hanno riportato un incremento. Il più grande produttore di armi della Russia, Almaz-Antey, ha aumentato il fatturato del 18% nel 2018, arrivando a 9,6miliardi.
In contrasto con la forte crescita di Almaz-Antey, le vendite di armi degli elicotteri russi sono diminuite del 30% nel 2018. Altre quattro sono poi le aziende che hanno riportato una riduzione delle vendite di armi nel 2018: United Aircraft Corporation e Kret. Tutte le società russe nella Top 100 sono di proprietà statale e sono in gran parte dipendenti dalla domanda interna. Per ridurre il livello di dipendenza la Russia ha introdotto un’iniziativa nel 2016 per diversificare la produzione delle sue compagnie di armi includendo la produzione civile.
Le aziende con sede in altri otto paesi sono state inserite nella Top 100 nel 2018. Sei con sede in Giappone, tre ciascuno in Israele, India e Corea del Sud, due in Turchia e uno ciascuno in Australia, Canada e Singapore. Il loro fatturato, nel 2018, era di 36,2miliardi di dollari, ovvero l’8,6% del totale. Come nel 2017, il Giappone è stato il più grande produttore di armi di questo gruppo.
Le vendite di armi della maggior parte delle aziende giapponesi sono rimaste abbastanza stabili nel 2018 perché hanno continuato a dipendere in larga misura da una domanda interna costante. Fujitsu è stata l’unica azienda giapponese a segnalare un notevole aumento del 10% delle vendite di armi perché ha venduto servizi tecnologici alle forze armate britanniche. Con una vendita di armi combinata di 8,7miliardi, le tre società con sede in Israele (Elbit Systems, classificata al 28esimo posto, Israel Aerospace Industries, 39esimo e Rafael, al 44esimo posto) hanno aumentato le vendite di armi nel 2018. Sebbene la domanda interna di armi sia elevata, le vendite verso altri paesi rappresentano gran parte delle vendite di armi per le Compagnie israeliane. Le tre società (Hindustan Aeronautics, Bharat Electronics e Indian Ordnance Factories) con sede in India hanno rappresentato l’1,4% del totale. Tutti e tre sono di proprietà statale e dipendono quasi interamente dalla domanda interna. Le loro vendite sono state inferiori del 6,9% rispetto al 2017. Le tre società sudcoreane in classifica sono Hanwha Aerospace, Korea Aerospace Industries e LIG Nex1. Le loro vendite di armi nel 2018 sono state del 9,9 per cento superiori rispetto al 2017.
Con l’obiettivo di diventare una grande potenza regionale, la Turchia ha aumentato le sue spese militari negli ultimi anni e sta sviluppando una propria industria militare. Le due compagnie con sede in Turchia (Aselsan e Turkish Aerospace) hanno beneficiato di questi sforzi nel 2018: le loro vendite sono aumentate del 22%, arrivando a 2,8miliardi. L’unica compagnia sudamericana elencata nella Top 100 nel 2017, la produttrice di aeromobili Embraer, non è entrata nella Top 100 nel 2018. Nessuna società africana è stata inserita nella Top 100 dal 2004.
Le vendite delle prime 100 aziende con sede negli Stati Uniti sono aumentate del 7,2 per cento nel 2018. In questo anno, per la prima volta dal 2002, le prime cinque aziende hanno tutte sede negli Stati Uniti e contano su vendite per 148miliardi di dollari, il 35% del totale delle prime 100. Le aziende classificate dal 6 al 10 rappresentano invece il 15% del totale.
Lockheed Martin è di gran lunga il più grande produttore di armi al mondo: nel 2018 le sue vendite sono aumentate del 5,2 per cento rispetto all’anno precedente. L’azienda occupa la prima posizione in Top 100 dal 2009. Un driver importante delle maggiori vendite di armi di Lockheed Martin nel 2018 è stata un aumento delle consegne di aerei da combattimento F-35 negli Stati Uniti e in altri Paesi. La seconda azienda è la Northrop Grumman, le cui vendite sono aumentate del 14% nel 2018, raggiungendo i 26,2 miliardi di dollari. La crescita delle vendite di armi di 3,3miliardi è stata la più grande di qualsiasi società elencata nel Top 100 per il 2018 ed è stata guidata dall’acquisto di missili balistici e sistemi di difesa missilistica.
E nel Vecchio Continente?
Sono 27 le aziende con sede in Europa che hanno trovato posto nella Top 100: insieme hanno rappresentato il 24% delle vendite totali di armi. Di queste otto hanno sede nel Regno Unito, sei in Francia, quattro in Germania, due in Italia e uno ciascuno in Polonia, Spagna, Svezia, Svizzera e Ucraina. Due delle 27 società (Airbus Group e Mbda) sono classificate come “transeuropee” perché le sedi di proprietà e controllo sono situate in più di una Nazione europea.
Le vendite di armi da parte di società con sede nel Regno Unito sono state di 35,1miliardi nel 2018, equivalente a una quota dell’8,4% delle vendite totali. Anche se le vendite di armi per le società britanniche sono rimaste le più alte in Europa hanno riportato una riduzione nel 2018. Le vendite di armi di Bae Systems (al sesto posto), la più grande compagnia d’armi con sede nel Regno Unito, è scesa del 5,2 per cento nel 2018, arrivando a 21,2miliardi. Il calo può essere attribuito alla liquidazione della produzione dei velivoli da combattimento Typhoon. Una lieve diminuzione si è avuta anche nella somma delle vendite di società francesi, dovuta al declino dell’azienda Thales, del gruppo navale e di Cea. Di contro, però, sono aumentate le vendite per la Dassault Aviation Groupe, grazie alle esportazioni degli aerei da combattimento Rafale in Egitto, India e Qatar. Con vendite di armi combinate di 11,7miliardi, due società con sede in Italia sono state inserite nella Top 100 nel 2018: Leonardo, il più grande produttore italiano di armi, si è classificato all’ottavo posto, con un aumento di 4,4% e Fincantieri (50esimo posto), la società di costruzioni navali, le cui vendite sono aumentate dell’8%.
Per la Germania nella Top 100 si annovera la Rheinmetall, al 22esimo posto, la più grande azienda tedesca. La crescita nelle vendite di Rheinmetall è stata compensata dalla riduzione del 19% della vendita di armi di ThyssenKrupp, che si trova ora al 57esimo posto. Le altre cinque società europee elencate nella Top 100 per il 2018 sono poi Saab (Svezia), al 30esimo posto, UkroboronProm (Ucraina), al 71esimo, Pgz (Polonia), classificato 74esimo, Navantia (Spagna), al 76esimo e Ruag (Svizzera) che si è piazzata in 95esima posizione.
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