Re: [Disarmo] la fine del mondo unipolare.



Ma quanto è ottimista Thierry Meyssan.
Io non riesco proprio a vedere il conflitto tra Trump, il capitalismo finanziario ed il Pentagono, né il conflitto tra Boris Johnson ed il capitale finanziario.
Vedo poi la Turchia che, pur di riesumare un po' dell'impero ottomano è disponibile ad usare "combattenti" dell'ISIS contro curdi e siriani...
ecc..
Elio Pagani

Ciao Elio,bisognerebbe allora spiegare chi è che sta tentando di toglierselo dai piedi con l'impeachment(per ora,se non riescono così poi si vedrà)):certo che si dovesse ammettere l'evidenza,che negli USA e in corso una guerra civile,bisognerebbe anche indagare sulle motivazioni dei contendenti,cioè delle elitè che si stanno combattendo,e si scoprirebbe che quelle che hanno espresso Trump sono solo meglio dei loro nemici,almeno vogliono seppure da posizioni di forza trattare una via di uscita,non c'è dubbio che per i liberal and radical americani sparsi per tutto il mondo come certamente sai ci sono anche in Russia,Trump e un traditore che vuole trattare con il nemico,bisogna anche dargli atto che nel farlo non rinunzia alle consuete nefandezze dell'imperialismo;come quelle che ha indicato Jure https://it.sputniknews.com/mondo/201910268224190-che-cosa-fanno-in-realta-gli-usa-petrolio-siriano-spiega-ministero-difesa-russo/:risorse che come ci ricorda il generale Mini"virgolettato"servono a finanziare i contractor":L'esercito americano ha fatto finta di andarsene. Il comunicato della Casa Bianca deve essere letto ai raggi x. Dice che il governo ritira le truppe dalla Siria. È la verità: le truppe sono meno di mille, sul campo però rimangono circa 15.000 mercenari, diverse compagnie private di sicurezza, unità paramilitari addestrate dalla Cia in Giordania e Israele".
Un caro saluto a tè,e pace e bene a tutti.

Il giorno ven 25 ott 2019 alle ore 20:29 Luigi Guasco <disarmo at peacelink.it> ha scritto:

Bisogna capire bene quanto sta accadendo. Stiamo entrando in un periodo di transizione. Nel 1916 Lenin diceva che l’imperialismo era lo stadio supremo del capitalismo, di quel capitalismo che fecero sparire le due guerre mondiali e la crisi della borsa del 1929. Il mondo di oggi è quello del capitalismo finanziario, quella forma di capitalismo che devasta, una a una, ogni economia a vantaggio di pochi super-ricchi. Il suo stadio supremo suppone la divisione del mondo in due campi: da un lato i Paesi stabili e mondializzati, dall’altro le regioni del mondo deprivate delle strutture statali, ridotte a semplici riserve di materie prime. Questo modello – contestato dal presidente Trump negli Stati Uniti, dai Gilet Gialli in Europa e dalla Siria in Levante – agonizza sotto i nostri occhi.


Traduzione
Rachele Marmetti
Giornale di bordo

Tratto da: https://www.voltairenet.org/article208019.html.    

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