[Disarmo] Fwd: FORUM TELEMATICO PERMANENTE PER L'EMERGENZA NUCLEARE




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Da: Elio Pagani <eliopaxnowar at gmail.com>
Date: mar 22 ott 2019, 21:12
Subject: FORUM TELEMATICO PERMANENTE PER L'EMERGENZA NUCLEARE
To: Elio Pagani <eliopaxnowar at gmail.com>


DA PARTE DI ALFONSO NAVARRA

Cari amiche e cari amici, 

mi faccio vivo come FORUM TELEMATICO PERMANENTE PER L'EMERGENZA NUCLEARE e per prima cosa vi invito ad iscrivervi ad un argomento che ho aperto sulla piattaforma base di Extinction Rebellion (XR) chiarendo che il Forum  resta comunque un organismo di discussione separato e indipendente, non coincidente con chi aderisce alla mia proposta di fare parte della dialettica interna di XR.

Nel FORUM vero e proprio discuteremo i seguenti temi: il rischio della guerra nucleare per errore, il ruolo della deterrenza nella guerra moderna e nella geopolitica, la proibizione giuridica delle armi nucleari ed il suo rapporto con il disarmo effettivo. Ed ancora: i rapporti tra nucleare militare e nucleare civile, le prospettive dell'industria nucleare in Europa e nel mondo, il nucleare da fissione come sicura non risposta ai problemi della crisi climatica ed ecologica, l'inganno della "fusione calda" che in Italia assorbe praticamente tutti i fondi pubblici per la ricerca sulle energie alternative.

(Nota bene: le persone che ho messo nell'indirizzario mi facciano subito sapere se sono interessate a proseguire questo tipo di discussione per come viene impostata)

Questa mia mail, la prima del Forum e’ pero' rivolta, non a caso, per invitarvi anche a partecipare al dibattito sul sul nucleare (possibili azioni di opposizione) che ho appena aperto dentro questa nuova organizzazione, XR, diventata famosa con i blocchi dell'aprile a Londra (oltre 1.000 arresti) che hanno strappato la prima dichiarazione di un parlamento nazionale sullo stato di emergenza climatica.

Nello spirito della resistenza globale alle crisi che minacciano l’umanità, sento la necessità di mobilitare attivisti che intervengano - se se la sentono come capacita' ed energie - nel nuovo ’68 giovanile sulla emergenza climatica perché l’istanza antinucleare non venga ignorata o addirittura rinnegata.

Il rischio disgraziatamente c’e’, soprattutto nel movimento di Greta (bisognerebbe cercare di capire il perché’), la memoria tra i giovani di Chernobyl e Fukushima ovviamente non esiste, i ragazzi non possono avere presente il dibattito pubblico che si e’ sviluppato con i due referendum vinti nel 1987 e nel 2011.

Unirsi a XR, movimento internazionale NONVIOLENTO nato da poco in Inghilterra, significa sostenere le azioni di disobbedienza civile nonviolenta per sollecitare i governi a rispondere alle  seguenti richieste:

VERITÀ. Che i governi comunichino apertamente la gravità della situazione ecologica, dichiarando l’emergenza climatica e ecologica, e cambiando tutte le leggi e decisioni politiche che non vanno nella direzione di una risoluzione di questa situazione. I governi devono comunicare in modo massiccio con tutti i media per informare il pubblico e promuovere la consapevolezza ambientale e le azioni associate da parte di individui, comunità e imprese.

AGIRE ORA. Le buone intenzioni, gli accordi non vincolanti e le “roadmap” non cambieranno la situazione. XR intende forzare tutti i governi in tutte le nazioni a raggiungere lo zero netto di emissioni di gas a effetto serra entro il 2025. Inoltre, si deve arrestare la distruzione degli ecosistemi oceanici e terrestri e la perdita di biodiversità.

ASSEMBLEE DEI CITTADINI. Chiediamo la creazione di un’assemblea di cittadini e cittadine, o “assemblee popolari”, che siano adatte a questo nuovo cambiamento di regime. Si tratta di rivoluzionare l’approccio alla gestione della vita collettiva che superi le mancanze e i fallimenti della democrazia rappresentativa. 

Maggiori dettagli sull’assemblea dei cittadini: https://bit.ly/2PKlioh 69 1

IL MOVIMENTO ITALIANO "EXTINCTION REBELLION ITALIA

XR Italia vuole essere in continuità diretta con i valori e le richieste del movimento internazionale, tenendo conto delle specificità della legge italiana, delle decisioni, delle lotte ambientali nazionali e dell’organizzazione politica, economica e sociale del paese. Inoltre, XR Italia, allo stesso modo che già fa Extinction Rebellion France, desidera integrare pienamente oltre al cambiamento climatico e in maniera ancora più forte che XR UK, le altre questioni ecologiche e sistemiche nel suo campo di riflessione e azione (erosione della biodiversità, acidificazione degli oceani, deforestazione, ecc.).

Link alla piattaforma base XR che propone l’argomento NO NUCLEARE

Aderire all'argomento sconta la premessa, come si e' spiegato, che bisogna prima iscriversi a XR, gruppo nonviolento molto aperto e orizzontale, per andare poi alla URL: https://base.extinctionrebellion.it/t/no-nucleare-informazione-e-azioni-possibili/5546

Qui trovate il mio testo di presentazione:

Sono Alfonso Navarra, ecopacifista diciamo “storico” (dai tempi dell’opposizione agli euromissili che riuscimmo a fare smantellare), e sono molto preoccupato della possibilità che l’emergenza climatica ed ecologica, concetto fondamentale su cui stiamo intervenendo come XR, possa essere strumentalizzata in una sua interpretazione distorta dalla lobby nucleare.

In Europa si sta discutendo di inserire il nucleare, specifica fonte di estinzione con il gravissimo inquinamento radioattivo che produce mediante il suo ciclo, tra le fonti “pulite” da finanziare: c’e’ stato un voto in questo senso al consiglio UE del 25 settembre 2019 e l’Italia di Conte ha votato SI con la Francia (che sta rilanciando i suoi piani nucleari) mettendo in minoranza la Germania (che entro il 2025 chiudera’ tutte le sue centrali). Stupisce che l’Italia, il cui popolo ha detto no al rischio nucleare con due voti referendari, nel 1987 e nel 2011, si accodi ai “cugini” d’Oltralpe e finanzi la ricerca, con l’Enea, non sulle rinnovabili ma SOLO sul miraggio della fusione nucleare. XR a Londra, su questo tema molto più chiara degli FFF (non mi risulta che Greta abbia mai pronunciato un discorso contro il nucleare: ma spero di sbagliarmi e che qualcuno me lo segnali) ha colto la necessità di denunciare l’intreccio tra nucleare civile e militare e ha piazzato un missile Trident di cartapesta davanti al Ministero della Difesa durante la “Ribellione Internazionale”. Anche in Italia potremmo organizzare azioni analoghe: costruire una B-61-12 di cartapesta (il modello di bomba nucleare che gli USA ci impongono nelle basi di Ghedi ed Aviano) e utilizzarla nelle nostre manifestazioni. Nella base di Ghedi sono penetrato con un altro attivista nel 1987 e abbiamo lasciato delle scritte con le bombolette spray sui Tornado ivi acquartierati (prima pagina del Correre della Sera di allora). Potremmo prendere di mira il ritrattamento del plutonio all’Enea di Casaccia, periferia di Roma, che ha in gestione 189 mc di scorie radioattive sotto la titolarità della SOGIN e delle sue partecipate (NUCLECO). Repubblica nel 2006 ha dato notizia di due incendi nel padiglione del plutonio, che se avessero colpito l’impianto IPU avrebbero forse significato la fine della “città eterna”. Altri possibili obiettivi di azioni dirette nonviolente sono gli 11 porti in cui attraccano le portaerei e i sommergibili USA a propulsione nucleare (vere piccole centrali nucleari galleggianti) e tutto ciò che riguarda le vecchie centrali da dismettere e le scorie che non si riescono a smaltire. Esiste una mappa tenuta segreta nei cassetti del governo sui comuni idonei ad ospitare il deposito unico delle scorie radioattive italiane: 90.000 metri cubi, insieme alta e medio-bassa attività (caratteristica unica e speciale del progetto italiano). Si potrebbe creare un gruppo di affinità per una azione nazionale da svolgere il prossimo aprile tenendo presente la centralità della capitale. Credo in queste poche righe di avere sommariamente inquadrato l’argomento che qui potremmo approfondire nei suoi vari aspetti. In particolare il sottoscritto e’ autore di diversi libri, tra l’altro dell’ultimo pubblicato in Italia sul tema del nucleare (in Italia questo anno non e’ stato pubblicato niente di editoria cartacea), e il mio specifico interesse si focalizza sull’intreccio tra nucleare civile e nucleare militare. Propongo, nello spirito di XR, sia una discussione informativa sia una discussione propedeutica alla formazione, appunto, di un gruppo di affinità che progetti azioni dirette nonviolente. Dico propedeutica perché gli elementi tecnico-pratici delle azioni mi sembra evidente che dovremmo discuterli in una o più riunioni in cui ci si possa incontrare di persona...

Io sono comunque disponibile ad essere contattato a titolo personale, per ogni curiosità, al 340-0736871 o scrivendo alla mail alfiononuke at gmail.com