Re: [Disarmo] Estrema destra armata: Salvini tace, tutti gli altri dormono. E noi dobbiamo preoccuparci davvero



Al potere economico e congeniale l'ordoliberismo,ma gli squadristi insediati nei quartieri popolari sono utili affinchè tutto diventi una questione di ordine pubblico

No comment 17.07.19 Cercasi caccia bombardiere in grado di sparare trentanovenne missile aria aria


Il giorno mer 17 lug 2019 alle ore 09:23 rossana <disarmo at peacelink.it> ha scritto:
"Perché si è deciso di non usare il pugno di ferro verso realtà come
quelle delle curve ultras che oltre a inneggiare a Hitler e Mussolini
hanno legami provati con esponenti e clan mafiosi?"

https://www.linkiesta.it/it/article/2019/07/16/torino-fascisti-ordine-nuovo-juventus-donbass-arresti-arsenale/42887/

A Torino sequestrano un arsenale, tra cui un missile, a gruppi di
estrema destra, e quello che fa impressione è il completo silenzio delle
istituzioni. Non una parola da Salvini e Di Maio. Se fosse successo con
estremisti islamici sarebbe ben diverso

Carabine d’assalto di ultima generazione, pistole, munizioni, persino un
missile aria-aria. Fa impressione leggere di quel che è stato trovato in
casa di Fabio Del Bergiolo, Alessandro Michele Aloise Monti e Fabio
Amalio Bernardi, tre militanti di estrema destra, nella maxi operazione
della Digos di Torino di ieri, un’operazione nata seguendo le tracce di
un gruppo di neofascisti torinesi, legati ai gruppi ultras della
Juventus. Fa impressione vedere quell’arsenale a terra, insieme a
insegne neonaziste. Fa impressione sapere che fosse in casa di militanti
politici che praticano, oltre che inneggiare, la violenza sul prossimo.
E poco importa che quelle armi fossero dirette in Donbass, o alla
ricerca di un acquirente. Fa impressione e basta. E anche un po’ di
terrore, vista la storia di eversione nera del nostro Paese, e il sangue
che ha lasciato sui marciapiedi negli anni di piombo.
Quel che fa più impressione, tuttavia, è il silenzio delle istituzioni.
Non una parola dal ministro dell'interno Matteo Salvini, ovviamente, che
ben si guarda dallo stigmatizzare i gruppi di estrema destra e i capi
ultras, pezzi di elettorato che non ha mai fatto mistero di blandire e
frequentare, anche quando si trattava di pregiudicati, anche indossando
le loro magliette e i loro simboli. Non una parola da Luigi Di Maio,
tanto preoccupato delle derive di ultradestra in campagna elettorale,
tanto indifferente oggi. Non una parola da Giuseppe Conte, sebbene la
vis polemica contro il ministro dell’interno non gli manchi, in questa fase.
Niente. Indifferenza totale. Facciamo un gioco, allora: immaginiamo che
quell’arsenale - fucili, pistole, missili - fosse stato trovato in casa
di tre stranieri, magari di religione islamica. Immaginiamo che al posto
delle curve ultras ci fossero stati dei centri islamici. Immaginiamo che
al posto dei gruppi di estrema destra come la Legio Subalpina ci fossero
stati di mezzo i Fratelli Musulmani o altri gruppi simili. Immaginiamo
se al posto delle svastiche e delle immaginette di Adolf Hitler ci
fossero state le bandiere dell’Isis e di Al Baghdadi. Credete che la
cosa sarebbe passata sotto silenzio, come sta passando sotto silenzio
ora? Che non sarebbe stato il pretesto per un bel giro di vite, per
qualche espulsione, per lo smantellamento di sodalizi politici, per
qualche espulsione, magari per un decreto sicurezza ter?Rispondiamo noi
per voi: probabilmente sì. E allora perché coi neonazisti non succede
mai nulla? Perché su di loro vige una tolleranza che non è giustificata
da nulla, né dalla Storia del primo Novecento, né da quella de secondo?
Perché contro forze che praticano violenza indiscriminata - sprangate a
giovani di sinistra, pestaggi agli omosessuali, caccia all’immigrato -
non si agisce mai, mettendole fuori legge per eversione, se l’apologia
di fascismo fa tanto schifo? Perché si è deciso di non usare il pugno di
ferro verso realtà come quelle delle curve ultras che oltre a inneggiare
a Hitler e Mussolini hanno legami provati con esponenti e clan mafiosi?
Perché non ci allarma l’idea che i fascisti si stiano riarmando, se
anche nella Relazione Annuale dei Servizi Segreti si parla di “sensibile
attivismo e dinamismo delle compagini di estrema destra connesse a quel
variegato sottobosco comprendente anche segmenti politicizzati delle
tifoserie calcistiche, nonché sigle di matrice neonazista, antisemita e
skinhead”? Perché arresti come quelli de L’Aquila del 2014, contro un
gruppo di quattordici neofascisti di Ordine Nuovo che “progettava azioni
violente nei confronti di obiettivi istituzionali, al fine di sovvertire
l’ordine democratico dello Stato“ passano ogni volta sotto silenzio?
Perché tutta questa immotivata acquiescenza?
Ce lo chiediamo, spaventati, ma soprattutto lo chiediamo a chi siede in
Parlamento o al Governo. Di ritornare agli anni di piombo non ne abbiamo
nessuna voglia. Di farlo con un ministro dell’interno che tutta la poca
tolleranza di cui è capace la dedica a quegli eversori dediti ai
pestaggi di stranieri, omosessuali e militanti di sinistra non ne
abbiamo alcuna voglia. Di opposizioni che nascondono la testa sotto la
sabbia, ancora meno. Diamoci tutti una svegliata, che da qui agli Anni
di Piombo è un attimo.



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