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Re: [Disarmo] L'imperialista Bernard-Henri Lévy, il bostik del PD
- Subject: Re: [Disarmo] L'imperialista Bernard-Henri Lévy, il bostik del PD
- From: jure LT <glry at ngi.it>
- Date: Fri, 25 Jan 2019 16:02:29 +0100
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Vi inoltro una replica alla mia e-mail di ieri, che ne amplia gli argomenti con invidiabile rigore logico (perlomeno a mio avviso, perdonatemi la supponenza che sia di interesse generale). Jure ---------- Re: L'imperialista Bernard-Henri Lévy, il bostik del PD Piero <pieri@mail> scrive: Bernard-Henri
Lévy, le cui opere di filosofia sono note solo a lui e alla
sua claque francese (anche se non le ha lette semplicemente
perché non c'è niente da leggere), era il rincalzo costante
del compianto (non da me) senatore McCain. In Libia, in
Siria e in Ucraina si sono mossi in tandem. E' un alfiere
delle politiche Usa-Nato-Israele e, in subordine, delle
élite europee più dannose. Ora scende in campo in Italia per
ricucire i pezzi del centrosinistra e dar coraggio al Deep
State casalingo.
Se
si muove lui, vuol dire che la situazione è considerata
intollerabile dalle vecchie élite finanz-globaliste.
Non
ho capito se ha già messo le mani avanti affermando che chi
è contrario alle sue idee (fra le peggiori oggi in giro per
l'Occidente) è antisemita tout-court. Mi sa di sì, e
comunque fa parte del copione. Ovviamente questo agitatore
della Maidan di Kiev, si guarda bene dal dire che l'Ucraina
da lui voluta è la sentina mondiale dell'antisemitismo più
duro e puro, proprio quello di diretta derivazione nazista,
un antisemitismo esplicito, razziale, ideologico, religioso
e totalmente consapevole di sé.
Ma
questo non va detto. Tra non molto sapremo invece da lui che
il populismo è per definizione antisemita. Lo dimostrerà da
très ancienne
nouveau philosophe quale lui è, cioè con ragionamenti truffa
che farebbero inorridire anche il più spregiudicato dei
sofisti. Il filosofo dei mei stivali avrà comunque poca
soddisfazione da Salvini che gli potrà ricordare lo sbracato
omaggio di devozione sionista che ha recentemente reso a
Netanyhau. Un ostacolo logico. Ma tant'è, mentre la logica
del Potere si sa qual è (e non fa una grinza) quella dei
suoi scagnozzi intellettual-ideolgici è varia ed eventuale.
Tutto fa brodo per difendere l'indifendibile.
Molto
più pulita la logica della sua controparte "pupulista", il
globe trotter sovranista Steve Bannon, anche perché è più
intelligente del viveur philosophe mal
conservé.
Ma
questo per noi è forse
un problema di
più ampia portata.
Perché
essendo Bannon un punto di riferimento di Salvini e di
molteplici sovranisti europei ed essendo egli il mentore di
Bolsonaro ed essendo l'elezione di Bolsonaro stata
propedeutica al tentativo di golpe in Venezuela che è
attualmente in corso, è evidente che non è possibile far
quadrare i conti, nemmeno se ci arrampichiamo sugli specchi,
nemmeno a dire che in America è una cosa e in Europa
un'altra.
La
crisi sistemica mette in moto una lotta di tutti contro
tutti. Non solo, questa lotta è dominata dal conflitto
intrecciato tra entità statali e in questa lotta non
rientrano mai termini come "giustizia", "uguaglianza",
"democrazia", "diritti", "umanità". Vengono usati
ipocritamente come foglie di fico mentre la realtà
sogghignante sa benissimo che l'unico concetto che conta è
quello di "interesse" (e i documenti ufficiali che
illustrano le strategie in conflitto lo confermano).
Le
decisioni politiche sono parimenti caotiche. Noi, per fare
un esempio, dovremmo essere contemporaneamente con gli USA
contro la Germania e la Francia, contro gli USA e a fianco
della Siria, con la Francia per dividerla dalla Germania e
con la Germania per dividerla dalla Francia e stare con lei
con la Russia contro gli USA.
Dove
sono i principi in questo caos? Dove sono i valori, gli
ideali?
Possiamo
rimanere umani in tutto questo? Lo dobbiamo. E' difficile,
ma è indispensabile. Ma nessuno si illuda di salvare la
propria coscienza dalla graticola, perché sulla graticola
dovrà per forza passare e ripassare, pena altrimenti finire
nel girone degli ignavi, dei "né né", dei "ma anche" dei
"non vedo, non sento, non parlo".
Un
esempio evidente della difficoltà di rimanere umani è il
cosiddetto "problema immigrazione".
E'
una tratta di esseri umani, un traffico criminale come
quello della droga (lo dice l'ONU). Ma la differenza è che
gli esseri umani non sono panetti di oppio (tipo quelli che
a tonnellate contrabbandano i militari statunitensi
dall'Afghanistan).
Il
Deep State liberal-conservatore li usa come scudi umani,
come lavoratori a poco prezzo e come popolazione sostitutiva
delle esauste genti occidentali (piangendoci dietro ma in
realtà ridendo sotto i baffi). Ma per colpire il Deep State
dobbiamo sparare attraverso i loro scudi umani?
Questo
traffico di cui gli immigrati sono le prime vittime, sia
quando non arrivano sia quando arrivano ai nostri porti, è
indecente, inumano e va contrastato. Ma come? Chiudendo i
porti? Ne siamo sicuri?
E
siamo poi sicuri che oggi in Italia sia veramente un
problema? Oppure, Soros o non Soros, in realtà per adesso non
è un problema reale (e ribadisco: per adesso), ma reso
un problema perché dai
sinistroidi e dai securitaristi
è stato eletto a emblema delle loro identità contrapposte?
Oggi
ci dobbiamo confrontare con un Salvini che senza una ragione
evidente e senza fornire ragioni manda l'esercito a
Castelnuovo di Porto, con un preavviso di 48 ore (cosa già
di per se riprova che i problemi non li vuole risolvere ma
creare) creando dal giorno alla notte, grazie al pessimo
Decreto Sicurezza, un piccolo esercito di sbandati che
vagolerà per l'Italia, senza un'analisi di ciò che lì
avveniva, senza preoccuparsi delle conseguenze umane,
affettive e sociali e nemmeno di quelle che peseranno su un
qualcosa che il ministro leghista dovrebbe avere a cuore,
cioè la famosa integrazione.
Queste
mosse sono non solo azioni di una campagna elettorale
permanente (e, mi dispiace dovermi autocitare, fin dalla
formazione del governo scrissi che Salvini lo avrebbe
rovinato con una campagna elettorale permanente basata sul
securitarismo) ma anche azioni divisorie, tendenti a
spingere i 5 Stelle a dare forfait.
Per
ora basta. Queste cose mi esauriscono. Parleremo un'altra
volta dell'affaire politico-geostrategico del Franco
Africano.
Piotr
---
Il giorno gio 24 gen 2019 alle
ore 17:25 jure LT <glry at ngi.it> ha scritto:
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