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[Disarmo] Fwd: Libro consigliato: ''Resistenze ai disastri sanitari, ambientali ed economici nel Mediterraneo''
- Subject: [Disarmo] Fwd: Libro consigliato: ''Resistenze ai disastri sanitari, ambientali ed economici nel Mediterraneo''
- From: Elio Pagani <eliopaxnowar at gmail.com>
- Date: Sat, 5 Jan 2019 14:40:27 +0100
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From: Elio Pagani <eliopaxnowar at gmail.com>
Date: sab 5 gen 2019, 13:03
Subject: Libro consigliato: ''Resistenze ai disastri sanitari, ambientali ed economici nel Mediterraneo''
To: <no.f35_m346 at autistici.org>
Cc: Elio Pagani <eliopaxnowar at gmail.com>
From: Elio Pagani <eliopaxnowar at gmail.com>
Date: sab 5 gen 2019, 13:03
Subject: Libro consigliato: ''Resistenze ai disastri sanitari, ambientali ed economici nel Mediterraneo''
To: <no.f35_m346 at autistici.org>
Cc: Elio Pagani <eliopaxnowar at gmail.com>
Di seguito le ''Conclusioni'' del libro in oggetto, da me ricopiate, poiché ritenute interessanti al nostro agire.
Le resistenze contro i disastri sanitari, ambientali ed economici si diffondono sempre più in tutti i continenti (in America Latina e nel Nord America, in Cina e India, in Africa e in Europa).
L'esercito dei responsabili dei crimini contro l'umanità e della distruzione del pianeta è sinora vincente anche perché la maggioranza di loro si nasconde dietro facciate pseudo-ecologiste, umanitarie o filantropiche (e in questo novero collochiamo buona parte degli euroburocrati e dei governanti dei paesi europei).
La guerra in corso contro l'umanità e la natura si è accanita a partire dalla repressione brutale del movimento ''altermondialista'' che manifestò a Seattle, a Genova e ancora dopo sino ad Amburgo.
La riproduzione delle guerre permanenti e del terrorismo foraggiati dai dominanti ha funzionato come una potentissima 'distrazione di massa' che ha sfavorito le resistenze mobilitate per salvare l'umanità e il pianeta.
Tuttavia le resistenze sono destinate a imporsi sulla scena politica innanzitutto a livello locale appunto perché lottano per la sopravvivenza dell'umanità e della Terra e sono animate dall'aspirazione all'emancipazione economica, sociale e politica.
Questi movimenti hanno 3 principali tratti in comune:
- si oppongono ai responsabili del massacro di esseri umani e della devastazione della Terra;
- sono composti e sostenuti da buona parte delle popolazioni che si battono per la loro sopravvivenza a livello locale
- e infine si impegnano a costruire un'alternativa vivibile e rispettosa dei diritti fondamentali di tutti gli esseri umani.
Queste resistenze hanno come antenati le rivolte degli schiavi e tutte le lotte dei subalterni; hanno ragioni e obiettivi analoghi a quelli che nel XIX e XX secolo hanno animato le lotte contro il colonialismo, la schiavitù, il razzismo, i totalitarismi e le mafie: i diritti fondamentali di tutti gli esseri umani.
Anche i nemici dell'umanità e del pianeta Terra di ieri hanno tratti identici a quelli di oggi: mirano al proprio esclusivo profitto per aumentare la loro ricchezza e il loro potere a tutti i costi, con ogni mezzo e modalità.
Ecco quindi perché occorre un impegno serio e puntuale da parte di tutte le persone che hanno a cuore la salute, l'ambiente e i diritti fondamentali di tutti, un impegno che si traduca nella collaborazione stretta e continua tra la popolazione che partecipa alle resistenze, gli operatori della prevenzione e dei controlli dei rischi di disastri e i ricercatori di tutte le discipline, insomma un effettivo incontro tra tutte le conoscenze e i saperi utili all'umanità.
Ciò è indispensabile per vincere le battaglie contro nemici che sono sempre più potenti anche grazie alla loro capacità corruttiva e al consenso che ricevono da parte di quanti nella popolazione tollerano e condividono pratiche illegali (gli illegalismi tollerati dai dominanti per legittimare i loro crimini)'
La collaborazione efficace e capillare è altresì imprescindibile per trovare proposte risposte adeguate sia per la sopravvivenza nelle situazioni catastrofiche e prive di tutele, sia per elaborare e costruire le alternative.
Questo è oggi l'obiettivo più difficile: come riuscire a eliminare o riconvertire l'industria militare, nucleare, petrolchimica e tutte le attività che producono malattie, morte e devastazione della Terra?
Evitiamo quelle ideologiche o astratte che non si confrontano con le condizioni drammatiche delle popolazioni colpite da disastri spesso permanenti e guerre o costrette a scegliere tra il diritto alla vita e il diritto al lavoro (si muore sul lavoro e fuori dal lavoro).
L'asimmetria di potere è oggi schiacciante, ma le resistenze si rinnovano e si diffondono.
L'1% della popolazione mondiale domina sino a quando buona parte del restante 99% non sarà in grado di accumulare conoscenze e capacità di agire collettivo.
Questo libro è forse solo un piccolo contributo, ma speriamo possa essere usato a questo scopo; è stato scritto senza illusioni e non per scopi accademici, ma per stare assieme a chi resiste, con la consapevolezza che la scommessa di difendere l'umanità e il futuro può essere vinta.
Mie note:
Il libro tratta di casi di lotta resistente in Turchia, Francia, Spagna, Giordania ed Italia.
Del nostro Paese vengono affrontati i seguenti casi sui territori del: Vajont, Siracusano, Campania, Sardegna, nonché e le questioni dell'inquinamento dell'aria, da amianto, dall'attività militare.
Elio Pagani
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