[Disarmo] Fwd: Porto d’armi, i paletti del Consiglio di Stato. La Lega non ci sta




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Date: dom 19 ago 2018, 07:29
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Porto d’armi, i paletti del Consiglio di Stato. La Lega non ci sta

RedazioneIl Manifesto

19.08.2018

18.8.2018, 23:54

Essere un imprenditore e aver subito furti in azienda non basta per ottenere il porto d’armi. Il Consiglio di Stato ha ribaltato la sentenza del Tar che aveva accolto il ricorso del titolare di un’impresa di Piancamuno (Brescia) che chiedeva di poter possedere una pistola per difesa personale. Una richiesta che era stata respinta nel 2008 dal prefetto di Brescia e quindi l’imprenditore si era rivolto al Tribunale amministrativo regionale che appunto gli aveva dato ragione.

Ma il provvedimento del Tar era stato impugnato dal ministero dell’interno (ovviamente non ancora guidato da Matteo Salvini) di fronte al Consiglio di Stato. Che ha chiarito: «Tranne i casi previsti dalla legge non è ravvisabile l’esigenza che sia rilasciata la licenza di porto di pistola per difesa personale, quando si faccia parte di una categoria che svolga una attività lavorativa» come imprenditori, commercianti di preziosi, avvocati, notai, operatori del settore assicurativo o bancario, investigatori privati. E nemmeno aver presentato denunce in conseguenza di furti «ha uno specifico significato ai fini del rilascio» della licenza.

Secondo la sentenza del Consiglio di Stato solo la legge può, eventualmente, stabilire specifiche categorie che possano ottenere il porto d’armi, altrimenti prevalgono le esigenze di sicurezza e ordine pubblico.

E qui si inserisce subito la Lega, che pretende ostinatamente una nuova legge sulla «legittima difesa» (i lavori sono partiti nella commissione giustizia del senato, ma la maggioranza pentaleghista al momento non sembra procedere compatta). Tuona il deputato leghista Paolo Grimoldi: «Dal Consiglio di Stato è arrivata una sentenza opposta al buon senso e che dimostra come spesso i giudici siano avulsi dalla realtà quotidiana. Così ad un imprenditore bresciano più volte rapinato viene impedito di munirsi di una pistola per potersi difendere a casa propria da una nuova rapina». Grimoldi dunque assicura: «Presto modificheremo le norme sulla legittima difesa perché in casa propria ci si deve poter difendere sempre, senza se e senza ma…».