[Disarmo] PALESTINA - TERRITORI COLONIZZATI -GAZA
- Subject: [Disarmo] PALESTINA - TERRITORI COLONIZZATI -GAZA
- From: jure LT <glry at ngi.it>
- Date: Mon, 7 May 2018 21:30:06 +0200
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Inoltro per informazione; da mittenti diversi, quindi con posizioni anche differenti. Chi non vuole ricevere lo comunichi, grazie; risparmiamo tempo ed energie. Saluti, Miriam
RESTIAMO UMANI (Vittorio Arrigoni) L'ULTIMO GIORNO DI OCCUPAZIONE SARA' IL PRIMO GIORNO DI PACE (Marwan Bargouthi) LA NOSTRA LIBERTA' E' INCOMPLETA SENZA LA LIBERTA' DEI PALESTINESI (Nelson Mandela)
5-5 da assoc.amicizia Ital-Pal
In
una Gerusalemme dal
cielo grigiastro e
l’aria irrespirabile
che sembrava la
risposta della natura
ai sorrisi soddisfatti
di Netaniahu per
essere riuscito – con
la complicità
dell’Italia – a
utilizzare lo sport
per riaffermare il
potere della bugia e
della forza sul
Diritto
internazionale, si è
aperta la più grande
gara ciclistica del
2018 consacrando, a
livello mediatico, la
pretesa israeliana di
annessione di
Gerusalemme e di farne
capitale del suo
Stato.
5-5
da
parallelopalestina
Gino
Bartali, grande
ciclista. Anche
soccorritore di
ebrei? Pare
proprio di no.
di
Ugo Giannageli
Israele è uno Stato fondato anche sulla mistificazione e sulla propaganda. La più recente operazione propagandistica consiste nell’accordo per le tre tappe israeliane del 101° Giro d’Italia e, a monte, nell’inserimento di Bartali tra i Giusti delle Nazioni. Bartali è stato inserito nel Giardino dei giusti dello Yad Vashem nell’ottobre 2013 quando, verosimilmente, erano già in corso i contatti tra Israele e RCS per l’organizzazione della partenza del Giro da Israele in occasione del 70° della nascita dello Stato; di certo, a quell’epoca, era stata quantomeno ideata l’operazione di propaganda. Questa operazione è costata ad Israele 12 milioni di euro versati a RCS, cui si sono aggiunti i 4 milioni versati dal miliardario israelo-canadese Sylvan Adams. E’ l’importo più alto mai investito da Israele in un evento sportivo. Il ritorno preventivato merita, però, l’ingente spesa: gli organizzatori hanno calcolato in oltre 100 milioni gli spettatori delle tre tappe ai quali sarà presentata l’immagine di un Paese normale, ricco, felice e civile. Le immagini, accuratamente selezionate, non mostreranno il muro, i check points, la militarizzazione, insomma la realtà vissuta dai palestinesi: l’occupazione, le demolizioni, le espulsioni, le incarcerazioni, le uccisioni. L’invenzione di Bartali quale soccorritore di ebrei era necessaria per creare un aggancio tra Israele e il Giro d’Italia. Di Bartali soccorritore di ebrei, in realtà, si parlava da tempo; si trattava solo di recuperare la storia, controversa, ed accreditarla. Si rispolvera, allora, un testo del 1978 di Alexander Ramati (tradotto in italiano nel 1981) dal titolo: “Assisi clandestina. Assisi e l’occupazione nazista secondo il racconto di p.Rufino Niccacci”. Secondo Ramati e Niccacci, Bartali avrebbe svolto il ruolo di corriere in bicicletta tra Firenze e Assisi, occultando carte di identità false destinate agli ebrei nella bicicletta. Nel 1985 interviene, però, a smentire il tutto don Aldo Brunacci, canonico della cattedrale di Assisi e organizzatore dei soccorsi agli ebrei ivi rifugiatisi. Brunacci smentisce seccamente il racconto di Ramati, nega qualsiasi ruolo di Bartali ed irride alla fervida fantasia di padre Rufino. Brunacci è particolarmente autorevole ed attendibile perché è stato il principale organizzatore della assistenza in Assisi e si occupava espressamente della fabbricazione di documenti falsi; non solo, ma conosceva personalmente padre Rufino che era stato suo collaboratore, sia pure in una fase successiva. Brunacci bolla il testo di Ramati come “un romanzo, un copione da film” e giunge a formulare una ipotesi per l’invenzione del ruolo di Bartali: dice che proprio lui, Brunacci, si era recato in bicicletta in qualche occasione a Perugia per missioni delicate e ne aveva parlato in alcuni articoli. Probabilmente, afferma, Ramati da ciò aveva tratto ispirazione per inserire il più famoso ciclista Bartali nel suo “romanzo”. A sostegno di Brunacci è intervenuto recentemente (3/2/2017) Michele Sarfatti, storico e studioso della persecuzione antiebraica, nonché, dal 2002 al 2016, direttore del CDEC ( Centro di documentazione ebraica contemporanea). Sarfatti, oltre che appassionato studioso, è anche figlio di Giacomino Sarfatti che era stato in contatto a Firenze con la partigiana azionista Maria Assunta Lorenzoni detta Tina, uccisa durante la battaglia per la liberazione di Firenze nell’agosto 1944; proprio Tina Lorenzoni procurava agli ebrei i documenti falsi. Mosso anche da questo interesse personale, Sarfatti con una analitica ricerca storica, ricostruisce il quadro degli aiuti agli ebrei fiorentini e conclude dando ragione a Brunacci: Bartali non compare mai. Michele Sarfatti correda il suo articolo ("Gino Bartali e la fabbricazione di carte di identità per gli ebrei nascosti a Firenze”, Documenti e commenti, n.2) con una immensa bibliografia. Ovviamente un simile lavoro di demolizione del racconto di Ramati e di disvelamento della operazione propagandistica del Giro ( anche se questo non era certamente la finalità di Sarfatti, interessato solo alla verità storica, e men che meno di Brunacci che scrive in epoca lontana) non poteva passare senza dure reazioni. Contro Sarfatti si scaglia il 20 luglio 2017 Sergio Della Pergola, dell’Università ebraica di Gerusalemme e membro della Commissione per i Giusti delle Nazioni. Della Pergola parla espressamente di “operazione diffamatoria” riferendosi all’articolo di Sarfatti. I suoi argomenti appaiono, però, deboli e contraddittori. Dopo avere riconosciuto, infatti, le doti di Sarfatti che definisce “ ricercatore eccellente e stimato”, non gli resta che ipotizzare una trama alla quale Sarfatti si sarebbe prestato. Dinanzi a un personaggio come Sarfatti, però, Della Pergola non riesce neppure a formulare ipotesi di trama. Nel merito si limita a dire che la commissione per i Giusti ha esaminato “un’ampia massa di testimonianze orali e scritte” che però non indica e non cita, neppure a titolo esemplificativo. Non solo, ma si affretta a precisare di non avere fatto parte della commissione che ha votato l’inserimento di Bartali. Perchè allora non lasciare la parola a un membro della commissione? Perché attribuire un intento diffamatorio a un ricercatore che lui stesso riconosce essere “eccellente e stimato”? Assistendo dall’esterno a questo interessante confronto, non possiamo non fare nostra la conclusione di Sarfatti: “La storia della fabbricazione e distribuzione delle false carte di identità per gli ebrei clandestini a Firenze è lastricata di grandiosa umanità e terribili lutti. La prima non necessita di miti; i secondi esigono rispetto”. Israele, però, necessita di miti. Nel momento in cui la Knesset sta per approvare la legge fondamentale (basic law) che definisce una volta per tutte Israele Stato ebraico (come già anticipato nella dichiarazione di indipendenza del 1948), istituzionalizzando il suo essere uno Stato etnico-confessionale, è più che mai necessario fornire al mondo una immagine che non smentisca il mito dell’unica democrazia del Medio Oriente. Sino a quando i falsi miti potranno nascondere la realtà della pulizia etnica, dell’apartheid, del colonialismo di insediamento e del genocidio in corso? Milano,
marzo 2018
Qui trovate gli altri scritti sull'argomento: https://sites.google.com/site/parallelopalestina/fermiamo-le-ruote-dell-occupazione
(1) Hanno falsato completamente la verità di Giovanni Negro (2) Lettera di 32 ebrei italiani
5-5 A
questo link, il video
dell'intervento di
Mustafa Barghouthi
al Festival:
"Palestina terra mia",
tenutosi a Milano il
25/03/2018 in occasione
di IAW 2018:
4-5 da
P.M. Scienziati e
medici Italiani ed
Inglesi hanno
pubblicato questa
lettera sul British
medical Journal oggi
Se
googlate si avrà una
buona traduzione.
fate
girare se condividete
il contenuto
Scientists
and doctors form Italy
and UK wrote to BMJ
The Maiming Fields of Gaza
3-5 da G.L.
Su lazuccablog un mio pezzo abbrazzos gianni ( chi non vuole più ricevere per favore me lo comunichi scrivendomi “cancellami” grazie)
3-5 da C.T.Il sentore di antisemitismo nel discorso di Abbas non cambia il suo appoggio alla soluzione dei due StatiAmira Hass 2 maggio 2018, Haaretz Il discorso del presidente davanti al Consiglio Nazionale Palestinese ha rispecchiato il suo stile autoritario e il suo rifiuto di ascoltare le critiche. ********************************************************* Israele contro Iran: Venti di guerra a Gerusalemme – con il sostegno di WashingtonAmos Harel 1 maggio 2018, Haaretz Israele è determinato a estromettere l’Iran dalla Siria, ma se sbaglia i calcoli, Hezbollah e Hamas potrebbero accettare la sfida. Netanyahu è pronto a correre dei rischi – a… ******************************************************* L’obbedienza è la massima forma di patriottismoAmira Hass 1 maggio 2018, Haaretz Migliaia di richieste di permessi di uscita da Gaza rimangono ad ammuffire negli uffici israeliani, poiché la norma è che la Striscia di Gaza sia un campo di prigionia… ****************************************************** Rapporto OCHA del periodo 10 – 23 aprile 2018 (due settimane)La serie di dimostrazioni di massa, iniziate il 30 marzo nel contesto della “Grande Marcia del Ritorno”, è continuata a Gaza durante il periodo di riferimento [di questo Rapporto, cioè fino al 23 aprile] ****************************************************** Comunicato di Amnesty International per l’embargo delle armi dirette a Israele27 aprile 2018, Amnesty International Sulla base delle sue recenti ricerche, Amnesty International ha concluso che nel corso delle proteste della “Grande marcia del ritorno”, a Gaza l’esercito israeliano ha ucciso e ferito manifestanti palestinesi… ***************************************************** Le truppe israeliane hanno sparato prima alla gamba sinistra di un giornalista di Gaza, poi alla destra. E non si sono fermate qui.Gideon Levy e Alex Levac 27 aprile 2018, Haaretz L’amputazione della gamba sinistra di Yousef Kronz, 19enne fotografo di Gaza, avrebbe potuto essere evitata se Israele gli avesse permesso di ricevere cure mediche tempestive in… Zeitun è su Facebook Leggi tutto su zeitun.info
3-5 da A.M.
A iscritte/i,
amiche e amici
di Cultura è
Libertà
NON PERDETE
LA
Inaugurazione
della mostra
fotografica/percorso
storico, LA
PALESTINA
DELLA
CONVIVENZA, il
9 maggio dalle
19, a Roma
presso la Casa
del Cinema in
Largo Marcello
Mastroianni 1
- Villa
Borghese.
In occasione
dei 70 anni dalla
Nakba (catastrofe),
quando oltre
700.000
palestinesi
vennero espulsi
con la forza dalle
loro terre e case,
vogliamo con
questa mostra, di
immagini e testi,
far conoscere la
Palestina degli
anni precedenti il
1948, a partire
dall'Impero
Ottomano.
Vi aspettiamo!
locandina
allegata
3-5 da P.M. Care/i
grazie a contributi di
alcuni di voi abbiamo
spedito gia da 10 gg
4000 euro per medicine e
queste sono anche già
state tutte consegnate
in Gaza.
chi ha donato può
mandarmi la mail se ne
vuole traccia
Intanto MAP mi comunica
che sono senza piu
fondi, hanno mandato
tutto e comprato il
massimo possibile, e
che servono ancora
materiali per la
continua cura dei
pazienti e per quelli
che arrivano nuovi,
vi chiedo dunque se
possibile di attivare i
vostri canali di
colletta e donazioni
subito e se vi pare.
noi abbiamo (da inviare
ancora) altri 450 euro
e lo faremo oggi.
intanto guardate questo
articolo
https://www.aljazeera.com/
2-5 da M.L. Inoltro
un inquietante articolo
sulla campagna di
gambizzazione contro la
protesta palestinese
scaricabile dal link qui
sotto.
PCRF Italy Coordinator
1-5 da R.C. Ciao tutti, giro il comunicato che è stato pubblicato con foto e filmato sul sito F.P. COMUNICATO F.P. - Milano Un 25 aprile senza ipocrisia Parole chiare, per rispetto delle migliaia di partigiani comunisti, e non solo, assassinati dal fascismo e poi traditi dai diversi governi costituitisi dopo la Liberazione. Partiamo dalle motivazioni per cui noi del Fronte Palestina insieme a tante altre persone, abbiamo condiviso la scelta di contestare le bandiere criminali, pur consapevoli che sarebbero arrivate le solite vigliacche aggressioni da parte dei media assoldati dai sionisti, da parte delle comunità ebraiche in giro per il Paese, e che nessuno sarebbe venuto a sentire la nostra voce, le nostre ragioni. Secondo i dati diffusi dalle Nazioni Unite, 40 palestinesi sono stati uccisi e altri 5.511 feriti dal fuoco dei soldati israeliani durante le manifestazioni della Grande Marcia del Ritorno. Qualcuno ha scritto di questo? Qualche comunità ebraica ha preso le distanze da tali crimini? Non ci risulta pervenuta nessuna presa di distanza, anzi…. A Roma gli antisemiti della comunità ebraica si rifiutano di sfilare nel corteo dell’ANPI perché vi avrebbero partecipato anche i “palestinesi con bandiere e kefie”. Ecco, qualcuno si scandalizza per questa decisione? Ovviamente no, tutti gli occhi e lo sdegno vengono dedicati alla nostra scelta di contestare la presenza dichiaratamente sionista al corteo del 25 aprile. L’ANPI ha nel suo statuto, ma dovrebbe anche averlo nel suo dna, il sostegno alle lotte di liberazione dei popoli sotto occupazione. Invece certi dirigenti dell’Associazione dei partigiani vanno a braccetto con questi criminali e anche con il PD, dimenticando le varie dichiarazioni di soli 18 mesi fa, poco prima del Referendum costituzionale, quando gli attuali dirigenti strillavano: “I veri partigiani votano SI al Referendum”. ***** "Restiamo Umani" è inscritto col sangue sulla pelle della gente del popolo palestinese di Gaza, della Cisgiordania e della Diaspora. Chiediamo quale sia l’umanità di chi comodamente si apposta sopra un’altura, prende la mira e spara alla testa di un bambino, di una donna, di un uomo. Come sempre, quando gioca Israele, bisogna lasciar fare: essere "equidistanti". Anche se sparano sulle famiglie. Ma da tempo, i sionisti d'Israele, quelli nostrani e quelli arabi, non ingannano più nessuno. Sia chiaro: Fra le pietre e i carri armati, noi stiamo con le pietre. Fra i bambini uccisi e i soldati nascosti, noi stiamo con i bambini. Fra un popolo senza terra e un esercito occupante, noi stiamo con la Palestina!
Post Scriptum: Gli sciacalli hanno preso per buone le veline dei sionisti, accusandoci di aver fischiato i reduci dei campi di concentramento. Anche su questo vogliamo spendere poche parole chiare. Nessuno più di noi è antifascista, antisionista ed antinazista. Al contrario di altri, è nel nostro dna. Detto questo precisiamo che da parte nostra non c’è stata nessuna contestazione agli ebrei in quanto tali, nessuna contestazione ai reduci in quanto tali, come a nessun rappresentante dell’ANPI in quanto tale. Però se uno che rappresenta l’ANPI, che è ebreo o rappresenta i “reduci” e sostiene l’occupazione della Palestina, il genocidio dei palestinesi, il governo nazifascista dell’entità sionista, allora i fischi sono d'obbligo. Ed in questo caso li rivendichiamo a viso aperto. Come peraltro rivendichiamo a viso aperto la legittima Resistenza palestinese, in qualsiasi luogo ed in qualsiasi forma. Fronte Palestina Milano Da:
amiciziaitalo-palestinese-amici at googlegroups.com
<amiciziaitalo-palestinese-amici at googlegroups.com>
Inviato:
giovedì 26 aprile 2018
19:22
A: amiciziaitalo-palestinese-amici at googlegroups.com Oggetto: distrutto un uliveto nella valle del giordano |
Attachment:
Le forze di occupazione distruggono oliveto nella valle del giordano.pdf
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Since 30 March 2018, Palestinians civilians living as refugees and exiles in Gaza ever since they were driven out from Palestine have been gathering in mass, unarmed demonstration about their right of return to the homeland they lost in 1948. Confronted by the Israeli army, including 100 snipers, the toll of dead and wounded Palestinian civilians is mounting at a shocking rate as we write.
There is a background to this. Firstly, there is the ongoing impact of the 12 year long Israeli blockade of Gaza on the care and health of her people, and the degrading of its health services. The violence and destruction inflicted by Israeli military action in Operation Protective Edge in 2014 and Operation Cast Lead in 2008-9 marked a distinct turning point in the pauperization of Gaza, against a backdrop of an ever tightening blockade since 2006.That assault in 2014 killed over 2,200 civilians, a quarter of whom were children, wounded 11.000, destroyed 15 hospitals, 45 clinics and 80,000 homes.(1)
Since 2014 Israel has further tightened the passage of essential medicines and equipment into Gaza, and of the entry of doctors and experts from abroad who offer technical expertise not available locally. Gazan hospitals have been depleted of antibiotics, anaesthetic agents, painkillers, other essential drugs, disposables, and fuel to run surgical theatres. (2) Patients die while waiting for permission to go for specialist treatment outside Gaza. All elective surgery has been cancelled since last January 2018, and 3 hospitals have closed because of medication, equipment and fuel shortages (3). Medical personnel have been working on reduced salaries. Gazan health professionals find it almost impossible to get Israeli permission to travel abroad to further their training.The regular episodic military assaults on Gaza and the current targeting of unarmed demonstrators are part of a pattern of periodically induced emergencies arising from Israeli policy. The cumulative effects of the impact on healthcare provision for the general population have been documented in multiple reports by NGOs, UN agencies and the WHO. (4).This appears to be a strategy for the de-development of health and social services impinging on all the population of Gaza.
The current systematic use of excessive force towards unarmed civilians, including children and journalists, is provoking a further crisis for the people of Gaza. Since 30 March 2018, snipers firing military grade ammunition have caused crippling wounds to unarmed demonstrators.(5) As of 23 April 2018,5511 Palestinians, including at least 454 children, have been injured by Israeli forces, including 1,739 from live ammunition according to the Palestinian Ministry of Health in Gaza. As of April 27, the death toll has reached 48 and additional hundreds wounded.
Even the BBC has shown films of the deliberate shooting of people who were standing harmlessly or running away, including childrenand journalists (6). The sniper-fire is mostly not to the head, with most of the wounds to the lower torso and legs. Dozens have needed emergency amputation of either one or both legs, and a further 1,300 required immediate external fixations which will entail an estimated 7,800 hours of subsequent complex reconstructive surgery if the limbs are to be saved. This is calculated maiming. More may die or incur life-long disability because of the degraded state of health service sand the prohibition by Israel of the transfer for the seriously wounded (7). How is Gaza to survive this situation? And meanwhile, the many that have lost non-emergency healthcare because of the ongoing lack of medicines and energy will be joined by many more now that all scarce resources are going to life and limb saving efforts.
Whilst various UN and WHO agencies have condemned Israeli actions, Western governments have not uttered a murmur and thus bolster the impunity Israel seems always to have enjoyed in its treatment of Palestinian society. Others who seek to document and to draw attention to events like this, including in medical journals, are often subject to vilifying ad hominem attacks, as have journal editors (8). These are matters of international shame.
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Derek Summerfield, Institute of Psychiatry, Psychology & Neuroscience, King's College, University of London.
David Halpin, Retired orthopaedic and trauma surgeon. Member - British Orthopaedic Association.
Swee Ang, Consultant Trauma and Orthopaedic Surgeon ,Barts Health, London
Andrea Balduzzi, Researcher, University of Genoa, Italy
Franco Camandona, MD, OspedaliGaliera, Genoa, Italy
Gianni Tognoni, Mario Negri Institute, Milan, Italy,
Ireo Bono, MD, Onncologist, Savon, Italy
Marina Rui, PhD Università di Genoa, Italy
Vittorio Agnoletto, MD, University of Milan, Former MEP, Italy
(1) 50 days of death and ddestruction. Institute for Middle East Understanding. https://imeu.org/article/50-days-of-death-destruction-israels-operation-...
(2)
Emergency Delegation to the Gaza Strip. Physicians for Human Rights Israel.
http://www.phr.org.il/en/phri-emergency-delegation-to-the-gaza-strip-apr...
(3)
-https://www.middleeastmonitor.com/20180213-work-at-main-gaza-hospital-st... February 13, 2018
-http://www.aljazeera.com/news/2018/02/palestinians-die-israel-refuses-me...
(4)
-Unnecessary loss of life http://gisha.org/updates/8742
-Humanitarian Coordinator calls for protection of Palestinian demonstrators in Gaza alongside support for urgent humanitarian needs -https://www.ochaopt.org/content/humanitarian-coordinator-calls-protectio...
-Israel/OPT: Authorities must refrain from using excessive force in response to Palestine Land Day protests https://www.amnesty.org/en/latest/news/2018/03/israelopt-authorities-mus...
5) World Health Organisation Special Situation report- Gaza, Occupied Palestinian Territory.https://israelpalestinenews.org/who-special-situation-report-gaza-occupi...
6)
The Palestinian Day of Return: from a short day of commemoration to a long day of mourning K. Elessi 27 April 2018, Lancet
https://doi.org/10.1016/S0140-6736(18)30940-1
Civilians, health workers, journalists and children killed and wounded march 30-april 27, 2018
-http://www.msf.org/en/article/palestine-msf-teams-gaza-observe-unusually...
-Horrific injuries reported among Gaza protesters https://www.map.org.uk/news/archive/post/828-horrific-injuries-reported-... Palestinians killed and hundreds injured in Gaza during demonstrations along the fence https://www.ochaopt.org/content/four-palestinians-killed-and-hundreds-in...
-New MAP film from Gaza: health workers under attack
https://www.map.org.uk/news/archive/post/827-new-map-film-from-gaza-atta...
-Adalah& Al Mezan petition Israeli Supreme Court: Order Israeli army to stop using snipers, live ammunition to disperse Gaza protests http://www.mezan.org/en/post/22754/Adalah+%26+Al+Mezan+petition+Israeli+...
(7)
- https://www.ochaopt.org/theme/casualties
-https://mailchi.mp/phr/muwsh5pulz-991741?e=19b7f93641
(8)
Pressure on ‘The Lancet’ for Gaza letter another example of pro-Israel assault on freedom of _expression_ 11 novembre 2014 |Catherine Baker pour Mondoweisshttp://www.aurdip.fr/pressure-on-the-lancet-for-gaza.html?lang=fr
Competing interests: No competing interests