[Disarmo] Fwd: [noguerranonatogenova] Fwd: Campagna elettorale
- Subject: [Disarmo] Fwd: [noguerranonatogenova] Fwd: Campagna elettorale
- From: Luigi Guasco <luigiguasco6 at gmail.com>
- Date: Thu, 8 Feb 2018 20:31:17 +0100
Da: Marco Martini <alternativaliguria at gmail.com>
Date: 8 febbraio 2018 10:32
Oggetto: [noguerranonatogenova] Fwd: Campagna elettorale
A: NO GUERRA NO NATO Genova <noguerranonatogenova at googlegroups.com>
Da: Giuseppe Padovano <giuseppepadovano.gp at gmail.com
Date: 8 febbraio 2018 10:23
Oggetto: Campagna elettorale
A: Giulietto Chiesa <giuliettochiesa at gmail.com>, Ingroia Antonio <antonio.ingroia at gmail.com>
PER IL COORDINAMENTO NAZIONALE
L’INTERVENTO DEL CNGNN NELLA CAMPAGNA ELETTORALE
Riguardo ad alcune perplessità espresse da alcuni membri del Coordinamento nazionale, chiariamo che Il ruolo del Comitato No Guerra No Nato nella campagna elettorale non è quello di schierarsi o aprire trattative con determinate formazioni politiche, ma di spingere i singoli candidati di tutte le formazioni politiche a dichiarare pubblicamente la loro posizione su Nato e armi nucleari, cosa che quasi nessuno fa, con la conseguenza che nei dibattiti elettorali si parla di tutto salvo che di Nato e armi nucleari Usa in Italia.
Lo strumento operativo è quello pubblicato il 18 dicembre nella nostra pagina su Change. Esso è riproposto su scala nazionale nell’articolo pubblicato il 6 febbraio, il cui video è su Pandora TV.
Invitiamo tutti i membri del Coordinamento nazionale a intervenire in incontri pubblici, social e trasmissioni radio-televisive ponendo, esplicitamente a nome del Comitato No Guerra No Nato, le 2/3 domande ai candidati, così da far emergere i temi portanti della nostra Campagna.
Manlio Dinucci
Giuseppe Padovano
TRE DOMANDE AI CANDIDATI ALLE PROSSIME ELEZIONI POLITICHE
18 dic 2017 — Il Coordinamento nazionale del Comitato No Guerra No Nato invita ciascuno/a di voi – 30 mila sostenitori e sostenitrici dell’Appello per l’uscita dell’Italia dalla Nato, per un’Italia neutrale e sovrana – a porre ai candidati e alle candidate alle prossime elezioni politiche, indipendentemente dalla loro appartenenza politica, tre precise domande in incontri pubblici, social e trasmissioni radio-televisive:
• LEI È FAVOREVOLE ALL’USCITA DELL’ITALIA DALLA NATO? Risponda semplicemente Sì o No, motivando eventualmente il perché della sua scelta.
• LEI È FAVOREVOLE ALLA IMMEDIATA RIMOZIONE DALL’ITALIA DELLE ARMI NUCLEARI USA? Risponda semplicemente Sì o No, motivando eventualmente il perché della sua scelta.
Una terza domanda va rivolta ai candidati facenti parte degli attuali 243 parlamentari (v. elenco*) che, firmando l’Impegno Ican, si sono impegnati a promuovere la firma e la ratifica da parte del Governo italiano del Trattato Onu sulla proibizione delle armi nucleari:
• LEI È DISPONIBILE A UNA IMMEDIATA INIZIATIVA POLITICA, NELLA PROSSIMA LEGISLATURA, PER L’ADESIONE DELL’ITALIA AL TRATTATO ONU SULLA PROIBIZIONE DELLE ARMI NUCLEARI? Risponda semplicemente Sì o No, esprimendo eventualmente il suo parere sugli obblighi specifici derivanti dall'adesione al Trattato.
OBBLIGHI DERIVANTI DALL'ADESIONE AL TRATTATO ONU SULLA PROIBIZIONE DELLE ARMI NUCLEARI:
• immediata rimozione dal territorio italiano delle bombe nucleari statunitensi B-61, che già violano l’Art. 2 del Trattato di non-proliferazione ratificato dall’Italia, e non-installazione delle nuove bombe nucleari statunitensi B61-12 e di qualsiasi altra arma nucleare;
• uscita dell’Italia dal gruppo di paesi che – stabilisce la NATO – «forniscono all’Alleanza aerei equipaggiati per trasportare bombe nucleari, su cui gli Stati Uniti mantengono l’assoluto controllo, e personale addestrato a tale scopo»;
• uscita dell’Italia dal Gruppo di pianificazione nucleare della NATO, in base all’Articolo 18 del Trattato Onu che permette agli Stati Parte di mantenere gli obblighi relativi a precedenti accordi internazionali solo nei casi in cui essi siano compatibili col Trattato stesso.
REGISTRATE IN FORMA AUDIO/VIDEO O TRASCRIVETE LE RISPOSTE DEI CANDIDATI E FATECELE CONOSCERE
PER CONTATTI:
Coordinatore nazionale del CNGNN, Giuseppe Padovano,
cell. 393 998 3462
e-mail: giuseppepadovano.gp at gmail.com
*ELENCO degli attuali 243 parlamentari che, firmando l’Impegno Ican, si sono impegnati a promuovere la firma e la ratifica da parte del Governo italiano del Trattato Onu sulla proibizione delle armi nucleari:
Donatella Agostinelli, Roberta Agostini, Giorgio Airaudo, Luisella Albanella, Ferdinando Alberti, Tea Albini, Maria Amato, Ileana Argentin, Tiziano Arlotti, Massimo Artini, Marco Baldassarre, Massimo Enrico Baroni, Giovanni Barozzino, Tatiana Basilio, Sergio Battelli, Lorenzo Becattini, Eleonora Bechis, Silvia Benedetti, Marina Berlinghieri, Paolo Bernini, Massimiliano Bernini, Nicola Bianchi, Stella Bianchi, Fabrizio Bocchino, Antonio Boccuzzi, Lorenza Bonaccorsi,Alfonso Bonafede, Franco Bordo, Luisa Bossa, Chiara Braga, Paola Bragantini, Alessandro Bratti, Giuseppe Brescia, Beatrice Brignone, Marco Brugnerotto, Francesca Businarolo, Mirko Busto, Vanessa Camani, Azzurra Cancelleri, Salvatore Capone, Sabrina Capozzolo, Renzo Carella, Francesco Cariello, Paola Carinelli, Anna Maria Carloni, Elena Carnevali, Mara Carocci, Marco Carra, Ezio Casati, Vincenzo Caso, Laura Castelli, Andrea Cecconi, Susanna Cenni, Massimo Cervellini, Silvia Chimienti, Eleonora Cimbro, Tiziana Ciprini, Giuseppe Civati, Laura Coccia, Matteo Colaninno, Andrea Colletti, Vega Colonnese, Claudio Cominardi, Miriam Cominelli, Emanuela Corda, Maria Coscia, Celeste Costantino, Roberto Cotti, Paolo Cova, Emanuele Cozzolino, Filippo Crimì, Davide Crippa, Diego Crivellari, Gianni Cuperlo, Angelo D’Agostino, Giuseppe D’Ambrosio, Federico D’Incà, Umberto D’Ottavio, Francesco D’Uva, Marco Da Villa, Fabiana Dadone, Federica Daga, Matteo Dall’Osso, Giuseppe De Cristofaro, Diego De Lorenzis, Loredana De Petris, Massimo Felice De Rosa, Daniele Del Grosso, Michele Dell’Orco, Ivan Della Valle, Alessandro Di Battista, Chiara Di Benedetto, Luigi Di Maio, Manlio Di Stefano, Federica Dieni, Donatella Duranti, Marilena Fabbri, Mattia Fantinati, Daniele Farina, Stefano Fassina, Marco Fedi, Francesco Ferrara, Vittorio Ferraresi, Andrea Ferro, Roberto Fico, Massimo Fiorio, Vincenzo Folino, Cinzia Fontana, Paolo Fontanelli, Filippo Fossati, Riccardo Fraccaro, Nicola Fratoianni, Luca Frusone, Maria Chiara Gadda, Chiara Gagnarli, Filippo Gallinella, Luigi Gallo, Laura Garavini, Daniela Gasparini, Manuela Ghizzoni, Anna Giacobbe, Dario Ginefra, Silvia Giordano, Giancarlo Giordano, Andrea Giorgis, Maria Luisa Gnecchi, Marta Grande, Gero Grassi, Monica Gregori, Giulia Grillo, Giuseppe Guerini, Antonella Incerti, Florian Kronbichler. Giuseppe L’Abbate, Luigi Lacquaniti, Enzo Lattuca, Fabio Lavagno, Mirella Liuzzi, Roberta Lombardi, Marialucia Lorefice, Loredana Lupo, Patrizia Maestri, Andrea Maestri, Ernesto Magorno, Gianna Malisani, Matteo Mantero, Daniele Marantelli, Giulio Marcon, Raffaella Mariani, Umberto Marroni, Giovanna Martelli, Maria Marzana, Toni Matarrelli, Davide Mattiello, Alessandro Mazzoli, Gianni Melilla, Marco Miccoli, Salvatore Micillo, Corradino Mineo, Emiliano Minnucci, Margherita Miotto, Antonio Misiani, Michele Mognato, Sara Moretto, Delia Murer, Martina Nardi, Giulia Narduolo, Dalila Nesci, Nicodemo Oliverio, Giovanni Paglia, Erasmo Palazzotto, Annalisa Pannarale, Paolo Parentela, Oreste Pastorelli, Luca Pastorino, Serena Pellegrino, Caterina Pes, Daniele Pesco, Alessia Petraglia, Cosimo Petraroli, Ileana Piazzoni, Giuditta Pini, Michele Piras, Girolamo Pisano, Antonio Placido, Fabio Porta, Ernesto Preziosi, Stefano Quaranta, Lia Quartapelle, Stefano Quintarelli, Michele Ragosta, Roberto Rampi, Ermete Realacci, Franco Ribaudo, Lara Ricciatti, Gianluca Rizzo, Grazia Rocchi, Giuseppe Romanini, Paolo Nicolò Romano, Paolo Rossi, Anna Rossomando, Michela Rostan, Carla Ruocco, Giovanna Sanna, Francesco Sanna, Giulia Sarti, Mario Sberna, Emanuele Scagliusi, Gea Schirò, Chiara Scuvera, Samuele Segoni, Angelo Senaldi, Marina Sereni, Camilla Sgambato, Carlo Sibilia, Girgis Giorgio Sorial, Maria Edera Spadoni, Arianna Spessotto, Veronica Tentori, Patrizia Terzoni, Marietta Tidei, Angelo Tofalo, Danilo Toninelli, Davide Tripiedi,Mario Tullo, Tancredi Turco, Gianluca Vacca, Simone Valente, Andrea Vallascas, Franco Vazio, Liliana Ventricelli, Valentina Vezzali, Stefano Vignaroli, Alessio Villarosa, Sandra Zampa, Alessandro Zan, Giorgio Zanin, Pippo Zappulla, Filiberto Zaratti, Diego Zardini, Davide Zoggia, Alberto Zolezzi, Brando Benifei MEP.
L’arte della guerra
Nato e nukes non sono temi elettorali
Manlio Dinucci
Il Governo, che nel periodo elettorale resta in carica per il «disbrigo
degli affari correnti», sta per assumere altri vincolanti impegni nella
Nato per conto dell’Italia. Saranno ufficializzati nel Consiglio Nord
Atlantico, che si svolge il 14-15 febbraio a Bruxelles a livello di
ministri della difesa (per l’Italia Roberta Pinotti).
L’agenda non è stata ancora comunicata. È però già scritta nella
«National Defense Strategy 2018», che il segretario Usa alla Difesa Jim
Mattis ha rilasciato il 19 gennaio. A differenza dei precedenti, il
rapporto del Pentagono è quest’anno top secret. Ne è stato pubblicato
solo un riassunto, sufficiente comunque a farci capire che cosa si
prepara in Europa.
Accusando la Russia di «violare i confini di nazioni limitrofe ed
esercitare potere di veto sulle decisioni dei suoi vicini», il rapporto
dichiara: «Il modo più sicuro di prevenire la guerra è essere preparati a
vincerne una».
Chiede quindi agli alleati europei di «mantenere l’impegno ad aumentare
la spesa per potenziare la Nato». L’Italia si è già impegnata nella Nato
a portare la propria spesa militare dagli attuali circa 70 milioni di
euro al giorno a circa 100 milioni di euro al giorno. Praticamente
nessuno, però, ne parla nel dibattito elettorale.
Come non si parla del contingente italiano schierato in Lettonia a
ridosso del territorio russo, né dei caccia italiani Eurofighter Typhoon
schierati il 10 gennaio in Estonia, a una decina di minuti di volo da
San Pietroburgo, con la motivazione di proteggere i paesi baltici dalla
«aggressione russa».
Silenzio sul fatto che l’Italia ha assunto il 10 gennaio il comando
della componente terrestre della Nato Response Force, proiettabile in
qualsiasi parte del mondo «alle dipendenze del Comandante supremo delle forze alleate in Europa», sempre nominato dal presidente degli Stati uniti.
Ignorata la notizia che la Marina italiana ha ricevuto il 26 gennaio il
primo caccia F-35B a decollo corto e atterraggio verticale, il cui
personale verrà addestrato nella base dei Marines di Beaufort in
Carolina del Sud.
Questo e altro viene taciuto nel dibattito elettorale. Esso si concentra
sulle implicazioni economiche dell’appartenenza dell’Italia all’Unione
europea, ma ignora quelle politiche e militari, e di conseguenza anche
economiche, dell’appartenenza dell’Italia alla Nato sotto comando Usa,
di cui fanno parte (dopo la Brexit) 21 dei 27 stati della Ue.
In tale quadro non viene sollevata la questione delle nuove bombe
nucleari B61-12, che tra circa due anni il Pentagono comincerà a
schierare in Italia al posto delle attuali B-61, spingendo il nostro
paese in prima fila nel sempre più pericoloso confronto nucleare con la
Russia.
Per rompere la cappa di silenzio su tali questioni fondamentali dovremmo
porre ai candidati e alle candidate alle elezioni politiche (come propone il Comitato No Guerra No Nato)
due precise domande in incontri pubblici, social e trasmissioni
radio-televisive: «Lei è favorevole o no all’uscita dell’Italia dalla
Nato? Lei è favorevole o no alla immediata rimozione dall’Italia delle
armi nucleari Usa? Risponda Sì o No, motivando eventualmente il perché
della sua scelta».
Ai 243 parlamentari (tra cui spicca il candidato premier Luigi Di Maio),
firmatari dell’impegno Ican a far aderire l’Italia al Trattato Onu
sulla proibizione delle armi nucleari, dovremmo porre una terza domanda:
«In base all’impegno sottoscritto, Lei si impegnerà, nella prossima
legislatura, per la immediata rimozione dall’Italia delle bombe nucleari
Usa B-61, che già violano il Trattato di non-proliferazione, e per la
non-installazione delle B61-12 e di altre armi nucleari?».
(il manifesto, 6 febbraio 2018)
VIDEO SU PANDORA TV
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