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[Disarmo] appello ai parlamentari e rappresentanti enti locali:NO ALLE BOMBE NUCLEARI IN ITALIA
- Subject: [Disarmo] appello ai parlamentari e rappresentanti enti locali:NO ALLE BOMBE NUCLEARI IN ITALIA
- From: Luigi Guasco <luigiguasco6 at gmail.com>
- Date: Mon, 9 Oct 2017 19:54:54 +0200
NO ALLE BOMBE NUCLEARI IN ITALIA
APPELLO DEL COMITATO NO GUERRA NO NATO
Sono in fase di sviluppo negli Stati Uniti – documenta la U.S. Air Force –
le bombe nucleari B61-12, destinate a sostituire dal 2020 le attuali B61
installate dagli Usa in Italia e altri paesi europei.
La B61-12 – documenta la Federazione degli scienziati americani (Fas) –
non è solo una versione ammodernata della B61, ma una nuova arma
nucleare: ha una testata nucleare a quattro opzioni di potenza selezionabili,
con una potenza media pari a quella di quattro bombe di Hiroshima; un
sistema di guida che permette di sganciarla a distanza dall’obiettivo; la
capacità di penetrare nel terreno per distruggere i bunker dei centri di
comando in un attacco nucleare di sorpresa.
Le B61-12, che gli Usa si preparano a installare in Italia, sono armi che
abbassano la soglia nucleare, ossia rendono più probabile il lancio di un
attacco nucleare dal nostro paese e lo espongono quindi a una rappresaglia
nucleare.
Secondo le stime della Fas, gli Usa mantengono oggi 70 bombe nucleari
B61 in Italia (50 ad Aviano e 20 a Ghedi-Torre), 50 in Turchia, 20
rispettivamente in Germania, Belgio e Olanda, per un totale di 180.
Nessuno sa però con esattezza quante effettivamente siano le B-61,
destinate ad essere sostituite dalle B61-12.
Foto satellitari – pubblicate dalla Fas – mostrano che, per l’installazione
delle B61-12, sono già state effettuate modifiche nelle basi di Aviano e
Ghedi-Torre.
L’Italia, che fa parte del Gruppo di pianificazione nucleare della Nato,
mette a disposizione non solo il suo territorio per l’installazione di armi
nucleari, ma – dimostra la Fas – anche piloti che vengono addestrati
all’attacco nucleare con cacciabombardieri italiani sotto comando Usa.
L’Italia viola in tal modo il Trattato di non-proliferazione delle armi
nucleari, firmato nel 1969 e ratificato nel 1975, che all’Art. 2 stabilisce:
«Ciascuno degli Stati militarmente non nucleari, che sia Parte del Trattato,
si impegna a non ricevere da chicchessia armi nucleari o altri congegni
nucleari esplosivi, né il controllo su tali armi e congegni esplosivi,
direttamente o indirettamente».
L’Italia rifiuta allo stesso tempo di aderire al Trattato sulla proibizione
delle armi nucleari che, nonostante sia stato votato alle Nazioni Unite da
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una maggioranza di 122 Stati, viene boicottato e ostacolato in tutti i modi
dalla Nato di cui l’Italia fa parte insieme ad altri 28 Stati.
Chiediamo che l’Italia cessi di violare il Trattato di non-proliferazione e,
attenendosi a quanto esso stabilisce, chieda agli Stati uniti di rimuovere
immediatamente qualsiasi arma nucleare dal territorio italiano e rinunciare
a installarvi le nuove bombe B61-12 e altre armi nucleari.
Chiediamo che l’Italia aderisca contemporaneamente al Trattato sulla
proibizione delle armi nucleari, votato alle Nazioni Unite a grande
maggioranza, il quale impegna a non produrre né possedere armi nucleari, a
non usarle né a minacciare di usarle, a non trasferirle né a riceverle
direttamente o indirettamente, con l’obiettivo della loro totale eliminazione.
Liberare il nostro territorio nazionale dalle armi nucleari, che non servono
alla nostra sicurezza ma ci espongono a rischi crescenti, è il modo concreto
attraverso cui possiamo contribuire a disinnescare l’escalation nucleare e a
realizzare la completa eliminazione delle armi nucleari che minacciano la
sopravvivenza dell’umanità.
BOZZA DI MOZIONE PROPOSTA AI PARLAMENTARI E AI
RAPPRESENTANTI IN ENTI LOCALI
CONSIDERATO che – secondo i dati forniti dalla Federazione degli
Scienziati Americani (FAS) – gli Usa mantengono oggi 70 bombe nucleari
B61 in Italia (50 ad Aviano e 20 a Ghedi-Torre), 50 in Turchia, 20
rispettivamente in Germania, Belgio e Olanda, per un totale di 180.
CONSIDERATO che – come documenta la stessa U.S. Air Force – sono in
fase di sviluppo negli Stati Uniti le bombe nucleari B61-12, destinate a
sostituire dal 2020 le attuali B61 installate dagli Usa in Europa.
CONSIDERATO che – come documenta la FAS – la B61-12 non è solo
una versione ammodernata della B61, ma una nuova arma nucleare, con un
sistema di guida che permette di sganciarla a distanza dall’obiettivo, con
una testata nucleare a quattro opzioni di potenza selezionabili, con capacità
di penetrare nel terreno per distruggere i bunker dei centri di comando in un
attacco nucleare di sorpresa.
CONSIDERATO che foto satellitari, pubblicate dalla FAS, mostrano le
modifiche già effettuate nelle basi di Aviano e Ghedi-Torre per installarvi
le B61-12.
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CONSIDERATO che l’Italia mette a disposizione non solo il suo territorio
per l’installazione di armi nucleari, ma anche piloti che – dimostra la FAS –
vengono addestrati all’uso di armi nucleari con aerei italiani.
CONSIDERATO che l’Italia viola in tal modo il Trattato di
non-proliferazione delle armi nucleari, firmato nel 1969 e ratificato nel
1975, il quale all’Art. 2 stabilisce: «Ciascuno degli Stati militarmente non
nucleari, che sia Parte del Trattato, si impegna a non ricevere da
chicchessia armi nucleari o altri congegni nucleari esplosivi, né il controllo
su tali armi e congegni esplosivi, direttamente o indirettamente».
CONSIDERATO che l’Italia rifiuta, allo stesso tempo, di aderire al Trattato
sulla proibizione delle armi nucleari, votato alle Nazioni Unite da una
maggioranza di 122 Stati.
I PROPONENTI CHIEDONO AL GOVERNO DI
● Rispettare il Trattato di non-proliferazione delle armi nucleari e,
attenendosi a quanto esso stabilisce, far sì che gli Stati Uniti
rimuovano immediatamente qualsiasi arma nucleare dal territorio
italiano e rinuncino a installarvi le nuove bombe B61-12 e altre armi
nucleari.
● Aderire contemporaneamente al Trattato sulla proibizione delle armi
nucleari, votato alle Nazioni Unite a grande maggioranza, il quale
impegna a non produrre né possedere armi nucleari, a non usarle né a
minacciare di usarle, a non trasferirle né a riceverle direttamente o
indirettamente, con l’obiettivo della loro totale eliminazione.
PER CONTATTI:
Coordinatore nazionale del CNGNN, Giuseppe Padovano
cell. 393 998 3462
e-mail: giuseppepadovano.gp at gmail.com
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