scritta dopo la benvenuta adesione di Maurizio Acerbo -
segretario di Rifondazione Comunista
La crisi coreana è veramente seria e ci riguarda
tutti. Se i giocatori sbagliano le loro mosse
possiamo anche saltare tutti in aria con una guerra
nucleare. Lo ha appena detto Putin che in modo più
chiaro non si può.
Questo andrebbe capito da parte della gente,
anche in Italia; e va prospettato dal basso a
Guterres, il segretario generale delle Nazioni
Unite, anche dall'Italia, perchè si dia da fare come
istituzione ONU; e questo rischio mortale PER TUTTI
va, dal nostro punto di vista, messo prima delle
sottigliezze westfaliane (che lasciamo ai
diplomatici di mestiere).
Quindi quando scriviamo noi, cittadini comuni e
non ambasciatori, ci sta che violiamo i protocolli
diplomatici ed esprimiamo le nostre preoccupazioni
per come le sentiamo e le nostre proposte secondo le
modalità del buon senso comune.
Qui è una Cuba '62 alla moviola. E come allora si
deve subito arrivare non alla soluzione ideale
(dipende poi da quale ideale) ma ad un compromesso
pratico che eviti il peggio: la guerra nucleare.
Che è stata oltretutto esplicitamente evocata dai
giocatori in campo.
Come appunto successe nel 1962 tra USA e URSS.
Evitare la guerra nucleare viene prima. Prima di
stabilire chi abbia più ragioni o torti tra Kim
Jong-un, Trump, Xi Jin-ping, Abe o quanti altri.
E' questa l'esigenza che, ingenuamente (sic), ci
muove.
Per altri invece l'importante è denunciare "il
più cattivo" (dal loro punto di vista), sconfiggere
ad esempio - costi quel che costi - l'imperialismo
USA.
O dall'altra parte, "rimettere al loro posto i
musi gialli". O "fermare l'invasione musulmana". O
qualsiasi altra cosa.
Per noi, lo ribadiamo, viene prima la vita: prima
l'umanità, prima le persone. Di tutti i colori, di
tutte le fedi, di tutte le convinzioni.
Con la vita che continua ci sarà tempo e
possibilità di stabilire chi ha più ragione o più
torto. (Magari tutti gli schieramenti più
fanatizzati che oggi vorrebbero costringerci ad
arruolarci di qui o di la).
E quindi ci diamo da fare a spegnere il gas
aperto che sta invadendo l'ambiente che abitiamo
tutti, ormai sul procinto di esplodere per qualsiasi
scintilla, nel momento stesso in cui tutti i
dinosauri della Storia, ignorando la minaccia
concreta, continuano (e continueranno) a mettere in
primo piano le solite questioni di sovranità,
economiche o quanto altro di secondario.
La stampa mainstream dalle nostre parti
ovviamente ha individuato il nuovo "pazzo che
minaccia l'Occidente democratico".
E' un gioco che conosciamo ed abbiamo già visto
che la risposta migliore non è quella di giurare e
spergiurare sul fatto che i Saddam e i Gheddafi sono
in realtà mammolette, solo povere vittime innocenti.
Non è su questo piano che ci si deve mettere.
La credibilità tra la gente e tra gli attivisti
dello schieramento degli anti-USA a prescindere
spacciato per pacifista è arrivata, anche per questo
motivo, sotto i tacchi! Molti fatti lo testimoniano:
ad es. il fatto che a protestare contro la visita di
Trump a Roma fossero solo in tre.
Alcuni sul web invece insistono e persistono.
Oggi il campione dell'anti-imperialismo
minacciato dall'Impero USA è diventato Kim Jong-un
quindi da "dittatore", per costoro, diventa
"legittimo capo di Stato" ed i suoi programmi
nucleari si giustificano perciò per "legittima
difesa".
Non li ho ancora sentiti suggerire a Maduro (che
si difende da sé come immagine) di farsi la sua
Bomba atomica (in quanto anche esso minacciato dagli
USA). Ma aspettate un po' e ci arriveranno!
Ovviamente i veri pacifisti, comunisti libertari
inclusi, ma anche ambientalisti, radicali
democratici, femministe, eccetera, che lottano per
il disarmo e quindi contro l'Impero USA e contro
tutti gli imperi, non distinguono le bombe nucleari
"difensive" da quelle "offensive". E non vogliono
cacciare i dittatori, gialli rossi o neri che siano,
a suon di bombe semplicemente perché sanno che la
disobbedienza civile nonviolenta è un'arma molto più
potente.
I dittatori vanno chiamati con il loro nome ed è
la lotta popolare, non il cacciabombardiere
straniero, che se li deve scrollare di dosso.
Nella lista Disarmo di Peacelink abbiamo una
proposta che viene avanzata in alternativa alla
nostra di un negoziato complessivo con l'ONU
protagonista: la crisi coreana se la risolvano i
coreani tra loro cacciando prima gli americani (ma i
cinesi no?).
La proposta è totalmente IRREALISTICA
semplicemente perché la suddetta crisi non è affare
- purtroppo - dei soli coreani (magari) ma dietro ci
sono innanzitutto gli interessi di USA e Cina - si
fecero la guerra sul campo negli anni '50 con
milioni di morti (per lo più non loro) - ed è in
ballo tutto l'assetto geopolitico ed economico dei
mari cinesi.
Ricordando che anche tra Paesi asiatici nella
storia, non diversamente dagli europei, se le sono
sempre menate di brutto. E persino tra Paesi
comunisti "asiatici": il Vietnam comunista invase la
Cambogia comunista e la Cina comunista invase il
Vietnam comunista per dargli una "lezione":
praticamente sono vicende di ieri.
Morale della favola? "Buoni" e "cattivi" (a
seconda dei vari punti di vista), qui dovete
trattare, dovete trovare un compromesso e l'ONU deve
fare finalmente il suo mestiere, caro Guterres!
Il taglio energetico non sarà mai una proposta
ufficiale di qualsiasi mediatore e meno che mai la
nostra proposta di pacifisti: è quanto logicamente
prospetteranno i "compagni" cinesi per fare
sloggiare Kim Jong-un che è a capo di un regime che
si regge in piedi appunto solo grazie agli aiuti
di Pechino.
Oggi il giovanotto di Piong Yang che ha fatto
giustiziare lo zio generale a colpi di cannone viene
esaltato da qualcuno come un difensore della libertà
dei popoli oppressi così come abbiamo rischiato di
scambiare Trump come un campione di pacifismo
(fortunatamente ho potuto costatare che negli stessi
USA la buona maggioranza della popolazione ormai lo
considera "un prepotente ed un disturbato mentale").
Informo però tutti gli accaniti "difensori del
mondo libero" o gli
"anti-imperialisti=anti-americani" di tutte le
latitudini che la nostra lotta ha reso ormai fuori
legge tutte le armi nucleari (legalmente il percorso
sarà completato 90 giorni dopo il prossimo 20
settembre) e che da ora potremo impegnarci con più
"carte" e più slancio per eliminarle OVUNQUE E DA
PARTE DI CHIUNQUE: le americane, come le cinesi,
come le russe, eccetera.
Le nordcoreane devono forse fare eccezione?