Re: [Disarmo] Israele - Italia collaborazione militare



Hai fatto bene a ricordare le analisi del Comitato Nessun M346 a Israele.
In effetti io sono uno dei suoi attivisti.
L'altro giorno, nel sintetizzare il titolo dell'articolo di Dinucci, avevo fatto un madornale errore sul satellite spia.
Mi aveva deviato il sottotitolo, il poco tempo è cattivo consigliere.
Grazie a te e a Rossana, per le correzioni.
Devo dire che al momento non ci sono conferme dell'uso bellico (bombardamenti) da parte di M346, anche se la possibilità materiale c'era.
Con le nuove installazioni sullo stesso la probabilità che ciò accada si moltiplica.
Elio

Il 4 ago 2017 14:06, "jure LT" <disarmo at peacelink.it> ha scritto:

----Messaggio originale----
Da: "Filippo" <filippo at bi.org>
Data: 04/08/2017 7.49
A: <reteromanapalestina@googlegroups.com>

Forse eravate già informati (casomai vai su http://nessunm346xisraele.blogspot.it/2012/ , che c' è tutto):

sulla cessione allo "stato ebraico" (autodefinizione) di 30 caccia M346 "da addestramento" prodotti a Varese il comitato "NO-M346 a Israele" fece alcune manifestazioni e convegni, a partire dal 2012, ed alcuni suoi membri presentarono una denuncia-esposto alla Procura di Varese, la cui proposta di archiviazione, con la nostra opposizoone, ancora attende in quella Procura.

Ricordo che i primi due velivoli furono consegnati ad Israele 2-3 giorni DOPO l' inizio del massacro autodefinito "Margine Protettivo" da chi lo perpetrò, nel luglio-agosto 2014.

Critica ai movimenti: tanta sacrosanta  attenzione per le bombe RWM prodotte in Sardegna e vendute all' Arabia Saudita che ci massacra yemeniti, e ben poco per 30 caccia con cui Israele già bombarda soprattutto (ma non solo) palestinesi, e che dichiaratamente le servono per addestrarsi all' uso dei futuri F35 a capacità atomica a largo raggio. Potrebbero sganciare, senza particolari aiuti americani,  anche su qualsiasi capitale europea e su buona parte di quelle africane ed asiatiche, cappitttto mmi haiiii?

Qui sotto una nota recente sugli M346 "addestratori". Ciao filippo


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capacità dell’M-346 “Lavi”

MARTEDÌ 18 LUGLIO 2017 17:20:38


L’Aeronautica israeliana ha effettuato, dopo un’intensa campagne di prove, modifiche chiave mirate a far avanzare le capacità operative dei suoi addestratori avanzati M-346 “Lavi”. Gli upgrade – fa sapere la forza armata –  riguardano in particolare un “program block update”, che permette al velivolo (il primo aereo di 30 è arrivato in Israele tre anni fa per preparare piloti e WSO-Weapon System Operator), di caricare munizioni per l’addestramento e serbatoi esterni. I test sugli aggiornamenti al velivolo di Leonardo sono stati condotti dal Flight Test Squadron della IAF, situato sulla base di Tel-Nof. 
“Abbiamo realizzato il maggior numero di ore su questo velivolo tra tutti gli operatori e l’esperienza acquisita ci ha permesso di migliorare l’influenza del jet sulla formazione dei nostri piloti”, ha detto il colonello Roten, capo test pilot del Fligh Test Squadron. L’M-346 Lavi è arrivato in Israele in configurazione “empty”, priva cioè di carichi esterni ed ha superato i voli di valutazione condotti dalla IAF per assicurare la piena prontezza operativa della macchina e dei suoi sistemi, secondo gli standard di sicurezza dell’aeronautica israeliana. Come parte delle prove, lo Squadron preposto ai test ha valutato fattori in grado di influenzare il comportamento del velivolo, specie in scenari complessi, come il combattimento aria-aria e manovre di attacco. 
Il programma di integrazione ha previsto un update graduale dell’avionica. “Il velivolo è così avanzato che tutte le sue funzioni sono digitalizzate”, spiega la IAF, precisando che dopo i voli di collaudo sui caccia aggiornati le informazioni rilevanti sono state condivise per istruire l’academy ad operare con l’ultimo blocco di aggiornamenti. Con questi update il velivolo può inoltre caricare bombe BDU-33 e serbatoi staccabili per prolungare l’autonomia di volo (oltre l’ora e 15 minuti della configurazione “classica”). 
“Questo tipo di capacità – fa saper ancora la IAF – consentono di massimizzare il processo di addestramento e avvicinano il Lavi al livello tecnologico delle piattaforme operative che gli allievi piloti andranno a volare”. Con gli aggiornamenti il 346 della IAF ha inoltre acquisito funzioni di network, che gli consentono di gestire in simultanea più sistemi d’arma, come missili e bombe.  Israele ha intenzione di proseguire su questa strada e di procedere a nuovi avanzamenti hardware e software, “per migliorare drammaticamente l’addestramento degli equipaggi”. “L’obiettivo finale del sistema – ha detto Omer, Deputy Commander del "Flying Tiger" Squadron – è quello di collegare tutta la componente aeronautica e di effettuare missioni di addestramento congiunte con tutta la divisione caccia”.
Eva Lami 

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