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[Disarmo] R: Luci e ombre sulle armi nucleari
- Subject: [Disarmo] R: Luci e ombre sulle armi nucleari
- From: "alfonsonavarra at virgilio.it" <alfonsonavarra at virgilio.it>
- Date: Tue, 11 Jul 2017 12:48:00 +0200 (CEST)
- Reply-to: "alfonsonavarra at virgilio.it" <alfonsonavarra at virgilio.it>
Non si riesce proprio, da parte di alcuni, ad uscire da un orizzonte ristretto e nazionalistico delle lotte, con obiettivi che, visti dalle reti internazionali esistenti, farebbero cadere le braccia. Le più grandi conquiste sono oggi dei movimenti alternativi globali: disarmo nucleare, giustizia climatica. Ovviamente con luci ed ombre, nel senso che aprono strade da percorrere tutte in salita con i vecchi poteri che lanciano giu' massi per ostacolare. Manca del tutto il terzo grande movimento globale: quello contro la disuguaglianza. Non sono infatti i rituali controvertici a sostituire la lotta INTERNAZIONALE per obiettivi come il salario minimo universale (che deve valere dagli USA al Biafra, nello spazio di un certo numero di anni) o il bancor al posto del dollaro, principale strumento della finanziarizzazione globale... >----Messaggio originale---- >Da: "rossana123" <rossana123 at fastwebnet.it> >Data: 9-lug-2017 6.32 AM >A: <disarmo at peacelink.it> >Ogg: [Disarmo] Luci e ombre sulle armi nucleari > >Trattato Onu. Si deve pretendere che l’Italia osservi il Tnp, definito >dal governo «pilastro del disarmo», ossia pretendere la completa >denuclearizzazione del nostro territorio nazionale > >di Manlio Dinucci > >In base a tale consapevolezza, i 122 stati che l’hanno votato si >impegnano a non produrre né possedere armi nucleari, a non usarle né a >minacciare di usarle, a non trasferirle né a riceverle direttamente o >indirettamente. Questo è il fondamentale punto di forza del Trattato che >mira a creare «uno strumento giuridicamente vincolante per la >proibizione delle armi nucleari, che porti verso la loro totale >eliminazione». Ferma restando la grande validità del Trattato – che >entrerà in vigore quando, a partire dal 20 settembre, sarà stato firmato >e ratificato da 50 stati – si deve prendere atto dei suoi limiti. Il >Trattato, giuridicamente vincolante solo per gli stati che vi >aderiscono, non proibisce loro di far parte di alleanze militari con >stati in possesso di armi nucleari. Inoltre, ciascuno degli stati >aderenti «ha il diritto di ritirarsi dal Trattato se decide che >straordinari eventi relativi alla materia del Trattato abbiano messo in >pericolo i supremi interessi del proprio paese». Formula vaga che >permette in qualsiasi momento a ciascuno stato aderente di stracciare >l’accordo, dotandosi di armi nucleari. > >Il limite maggiore consiste nel fatto che non aderisce al Trattato >nessuno degli stati in possesso di armi nucleari: gli Stati uniti e le >altre due potenze nucleari della Nato, Francia e Gran Bretagna, che >possiedono complessivamente circa 8000 testate nucleari; la Russia che >ne possiede altrettante; Cina, Israele, India, Pakistan e Nord Corea, >con arsenali minori ma non per questo trascurabili. Non aderiscono al >Trattato neppure gli altri membri della Nato, in particolare Italia, >Germania, Belgio, Olanda e Turchia che ospitano bombe nucleari >statunitensi. L’Olanda, dopo aver partecipato ai negoziati, ha espresso >parere contrario al momento del voto. Non aderiscono al Trattato >complessivamente 73 stati membri delle Nazioni Unite, tra cui emergono i >principali partner Usa/Nato: Ucraina, Giappone e Australia. Il Trattato >non è dunque in grado, allo stato attuale, di rallentare la corsa agli >armamenti nucleari, che diviene sempre più pericolosa soprattutto sotto >l’aspetto qualitativo. In testa sono gli Stati uniti che hanno avviato, >con rivoluzionarie tecnologie, la modernizzazione delle loro forze >nucleari: come documenta Hans Kristensen della Federazione degli >scienziati americani, essa «triplica la potenza distruttiva degli >esistenti missili balistici Usa», come se si stesse pianificando di >avere «la capacità di combattere e vincere una guerra nucleare >disarmando i nemici con un first strike di sorpresa». Capacità che >comprende anche lo «scudo anti-missili» per neutralizzare la >rappresaglia nemica, tipo quello schierato dagli Usa in Europa contro la >Russia e in Corea del Sud contro la Cina. La Russia e la Cina sono >anch’esse impegnete nella modernizzazione dei propri arsenali nucleari. >Nel 2018 la Russia schiererà un nuovo missile balistico >intercontinentale, il Sarmat, con raggio fino a 18000 km, capace di >trasportare 10-15 testate nucleari che, rientrando nell’atmosfera a >velocità ipersonica (oltre 10 volte quella del suono), manovrano per >sfuggire ai missili intercettori forando lo «scudo». > >Tra i paesi che non aderiscono al Trattato, sulla scia degli Stati >uniti, c’è l’Italia. La ragione è chiara: aderendo al Trattato, l’ Italia >dovrebbe disfarsi delle bombe nucleari Usa schierate sul suo territorio. >Il governo Gentiloni, definendo il Trattato «un elemento fortemento >divisivo», dice però di essere impegnato per la «piena applicazione del >Trattato di non-proliferazione (Tnp), pilastro del disarmo». Trattato in >realtà violato dall’Italia, che l’ha ratificato nel 1975, poiché impegna >gli Stati militarmente non-nucleari a «non ricevere da chicchessia armi >nucleari, né il controllo su tali armi, direttamente o indirettamente». >L’Italia ha invece messo a disposizione degli Stati uniti il proprio >territorio per l’installazione di almeno 50 bombe nucleari B-61 ad >Aviano e 20 a Ghedi-Torre, al cui uso vengono addestrati anche piloti >italiani. Dal 2020 sarà schierata in Italia la B61-12: una nuova arma >Usa da first strike nucleare. In tal modo l’Italia, formalmente paese >non-nucleare, verrà trasformata in prima linea di un ancora più >pericoloso confronto nucleare tra Usa/Nato e Russia. > >Perché il Trattato adottato dalle Nazioni Unite (ma ignorato >dall’Italia) non resti sulla carta, si deve pretendere che l’Italia >osservi il Tnp, definito dal governo «pilastro del disarmo», ossia >pretendere la completa denuclearizzazione del nostro territorio nazionale. > > >--- >Questa e-mail è stata controllata per individuare virus con Avast antivirus. >https://www.avast.com/antivirus > > >Lista Disarmo >Per iscriversi o cancellarsi dalla lista: >http://www.peacelink.it/mailing_admin.html
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