[Disarmo] Il voto del 7 luglio per proibire le armi nucleari: 122 si, 1 astenuto, 1 contrario. Corea del Nord assente



da parte di Alfonso Navarra


Riguardo il Trattato per proibire le armi nucleari adottato il 7 luglio, la piú grande vittoria di sempre del pacifismo mondiale (il che non significa affatto che si sia giá raggiunta la terra promessa del disarmo e della pace), per la fretta e per mezzi di fortuna impiegati, è stata spedita dal sottoscritto, in alcuni casi, una bozza del comunicato dei disarmisti esigenti pre voto e non la sua versione corretta post voto.

Nella versione prebollita prima del voto (erroneamente inviata ad alcuni destinatari come file allegato al posto del vero comunicato finale) non ci sono dati precisi (non potevano esserci poichè non disponiamo del dono della preveggenza!) sul risultato finale: 122 si, 1 voto contrario e una astensione. Si parla solo di circa 140 partecipanti.

Nella bozza c' è anche un accenno alla Corea del Nord che era un semplice promemoria da sviluppare e completare nel testo finale: poteva anche lasciare intendere che la Corea del Nord fosse presente ai lavori della Conferenza e invece si accennava solo al fatto, poi esplicitato nel vero comunicato, che il 23 dicembre 2016 all'Assemblea generale dell'ONU la suddetta Corea aveva votato perchè si tenesse la Conferenza di New York appena conclusasi.

Chi ha ricevuto la bozza invece che il vero testo riceva le mie scuse ed è pregato di pubblicare, se lo ritiene, il testo vero del comunicato finale, qui di seguito riportato:


COMUNICATO STAMPA DEI DISARMISTI ESIGENTI - NEW YORK | 7 luglio, 2017

CONTACT Alfonso Navarra +39 – 340-0736871 alfiononuke at gmail.com www.disarmistiesigenti.org



L' era atomica sta per finire.

Oggi all'ONU si è varato un Trattato per proibire gli ordigni nucleari:


Oggi alle ore 11 circa i governi, che si sono riuniti a New York in una Conferenza ONU (decisa dall’Assemblea generale il 23 dicembre 2016) hanno deciso un passo storico, con 122 si, 1 voto contario, 1 astenuto: varare un Trattato per proibire gli ordigni nucleari.


Le armi nucleari, dichiarate ufficialmente fuori legge, questa la sostanza del testo adottato, ora dovranno essere effettivamente eliminate (da quando ovviamente sará completato il processo di ratifica con almeno 50 Stati depositanti).

E’ – passare dalla nuova leggeinternazionale al conseguente disarmo - il compito solenne che si sono assunti i circa 100 rappresentanti della societá civile internazionale, organizzati in ICAN, che hanno partecipato direttamente ai lavori della Conferenza. Si è riusciti a migliorare la bozza iniziale del testo di Trattato, presentato dalla presidente Elayne Whyte Gómez, rappresentante del Costa Rica. Ma ancora parecchio resta da fare e si vedrá di rimediare con gli appuntamenti futuri, in cui sará possibile emendarlo, ad esempio sulle questioni del nucleare civile e della possibilitá di recesso.

Il Trattato di Non Proliferazione, che legittima gli arsenali delle potenze nucleari, dovrá ora essere assorbito da questa nuova cornice giuridica “proibizionista”: verrá attuato quanto previsto dal suo – del TNP - art. 6 che prevede “trattative in buona fede per arrivare ad un effettivo disarmo totale”.

Il prossimo appuntamento è fissato sempre a New York nel 2018 con una Conferenza ONU di alto livello (risoluzione71/71 del 15 dicembre2016) : potrá essere l’occasione di un primo compromesso tra Stati non nucleari e Stati nucleari: USA, Russia, Cina, Gran Bretagna, Francia, India, Pakistan, Israele non hanno partecipato a questa Conferenza e per il momento non riconoscono il nuovo strumento giuridico. (Paradossalmente la Corea del Nord, anche essa assente qui a New York, aveva invece appoggiato il 23 dicembre 2016 la conferenza per il bando nucleare).

Anche l’Italia, ligia alla “condivisione nucleare NATO”, non si è fatta viva: il nostro impegno è, premendo dal basso, di fare cambiare atteggiamento al governo italiano, a partire dalla discussione prevista al Senato il prossimo 18 luglio.

E’ nell’interesse di tutti che il mondo sia liberato dalla minaccia nucleare: la guerra atómica puó scoppiare persino per caso, per incidente o per errore. Un piccolo scambio di missili, provocando l’inverno nucleare, puó in ogni caso provocare una catástrofe di immani proporzioni con centinaia di milioni di morti nel corso degli anni.



Alfonso Navarra, portavoce dei Disarmisti Esigenti, presente alla Conferenza di New York dichiara:

“Abbiamo un sogno che con New York, dopo Parigi, dove si è varato l’accordo globale sul clima, puó da oggi diventare realtá . Vedere l’Umanitá unita contro le minacce che attentano alla sua sopravvivenza: apparati nucleari ed effetto serra. Si tratta di camminare, con la nonviolenza, per realizzare una socitá intrínsecamente pacifica; di cooperare nella lotta contro le diseguaglianze economiche e nel programa costruttivo della conversione energetica rinnovabile. Con questo spirito e con questi obiettivi diamo appuntamento alla COP 23 di Bonn, che proseguirá il lavoro di Parigi. Noi ci adoperemo a Bonn per la sintonía con quanto deciso a New York”.